9. Aiutami...

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Charlotte quando l'amica chiuse la chiamata si sentì morire dentro. Non voleva piangere, non davanti a tutti. Si alzò semplicemente da tavola <devo andare!> disse ma Stark le prese un braccio e la fermò <mi cara tu sei appena arrivata qua e finché non ci conosciamo meglio non te ne vai!>
Charlotte trovata simpatico Stark ma non in quel momento. Doveva andare. Victoria era in pericolo e non poteva perdere tempo.
<sono seria, devo andare!> disse lei guardando l'orologio. Non aveva tempo da perdere e Tony gliene stava facendo perdere molto.
<stai bene?> le chiese Wanda.
Charlotte stava per scoppiare.
<la mia migliore amica è dentro la palestra che sta andando a fuoco e non ho intenzione di rimanere ferma qua a non fare nulla!> spiegò cercando di mantenere la calma.
Inutile dire che fallì miseramente.
<okay> Bucky si alzò e si diresse verso la figlia, aveva notato qualcosa nei suoi occhi quando aveva parlato della sua migliore amica <noi andiamo alla palestra> disse infine il padre
<vengo con voi> si alzò Steve per poi essere seguito da Sam, Wanda e Nat.
Tony ci impiegò un po' per capire che stava succedendo ma si alzò pure lui.

Una volta raggiunta la palestra tutto era in fiamme.
C'erano moltissime persone a guardare ciò che stava succedendo, persone che si abbracciavano quando i pompieri portavano fuori le persone intrappolate dentro.
Tutti tranne Victoria.
Le fiamme erano quasi spente.
Di Victoria ancora nulla.
Si fece coraggio e corse dentro la palestra nonostante le grida di Nat.
<Charlotte è entrata!> disse Nat all'auricolare.
No. Bucky doveva aver capito male. Sua figlia non poteva appena aver tentato una missione suicida. Invece sì.
L'aveva fatto.
<fermo!> disse Steve a Bucky quando cercava di entrare.

Il fumo le faceva girare la testa ma non mollava.
Aveva salito almeno quattro piani e di Victoria ancora nulla, più saliva e più il fumo aumentava.
<Char...> la chiamò la ragazza che era chinata a terra.
<Victoria!> la ragazza le corse incontro.
La aiutò ad alzarsi e si posò il suo braccio sopra la sua spalla.

Erano uscite dall'uscita posteriore.
Nat vedendole le corse in contro gridando qualcosa all'auricolare.
Poco dopo tutti gli altri le raggiunsero.
Bucky corse contro alla figlia mentre Nat e Wanda sostenevano Victoria.
Aveva inalato molto fumo ma non era ridotta male.
Stark le disse che poteva rimanere al complesso finché non si fosse ripresa.
Wanda le prestò dei vestiti e si lavò.

<sei impazzita?> chiese Bucky alla figlia interrompendo il silenzio che si era formato nella sala.
<dovevo fare qualcosa...> rispose lei.
Aveva rischiato di rimanerci secca ma la sua migliore amica era più importante.
<Charlotte...saresti potuta morire...> le disse Sam
<No, lei sarebbe potuta morire...> rispose riferendosi a Charlotte.
<I pompieri avreb...> Sam fu interrotto da Charlotte <non dirmi che l'avrebbero trovata perché non era vero, ho fatto ciò che dovevo>
<una piccola eroina abbiamo qui> disse sarcastico Stark.
Charlotte sbuffò.
<vado a vedere come sta...> e andò da Victoria.

<Vic, posso entrare?> le chiese bussando contro la porta del bagno
<certo, entra> le sorrise Vic. Era già vestita, asciugata e profumata. Non si direbbe che aveva appena rischiato la vita.
Entrambe uscirono dal bagno e quando furono in corridoio Vic prese per il polso Charlotte che la fece voltare.
<grazie.> le sussurrò attirandola a se.
Charlotte si sentiva in imbarazzo.
<figurati, dovevo> le sorrise.
Victoria si era avvicinata ancora di più, ora i loro respiri si facevano sempre più intensi.
Poi successe ciò che successe.
Victoria posò un dolce bacio sulle labbra di Charlotte.
Lei si lasciò andare.
Continuarono a baciarsi e non si accorsero nemmeno della presenza di Nat e Steve.
<ehm..> Nat si schiarì la voce.
Ora la cosa era terribilmente imbarazzante.
<volevamo sapere come stavi.> disse Steve riferendosi a Victoria <ma a quanto pare stai bene> continuò Nat.
Loro due erano tremendamente in imbarazzo.
Pure Nat e Steve iniziarono a sentirsi a disagio.
<Steve...> disse Charlotte <vorrei dirlo io a mio padre...>
Steve sorrise e la rassicurò.
Le due scoppiarono in una risata.
<ti amo, Charlotte Barnes > disse Victoria incrociando gli occhi in quelli di Charlotte.
<ti amo, Victoria Hudson> disse Charlotte con tutta la sicurezza che aveva in se perché alla fine era vero, le due si erano sempre amate, dal primo bacio che si erano date quando stavano giocando a Truth or Dare, quando dormivano assieme alla notte e quando facevano le stupidaggini che quasi tutti fanno.
Si guardarono per un momento che sembrava infinito poi tornarono dagli altri facendo finta che nulla successo.

Stavolta era Victoria a sentirsi in imbarazzo.
Durante il tragitto Charlotte le aveva spiegato che aveva ritrovato suo padre e Victoria era felicissima per lei.
Victoria adorava vedere Charlotte felice.
<allora, Merida> prese la parola Tony rivolgendosi a Victoria <come stai?>
<bene grazie> rispose lei.
Si sentiva lo sguardo di Bucky addosso ma non ci fece caso.
Si sedette affianco a Charlotte che le stava ancora stringendo la mano.
<è già la seconda volta che succede in meno di una settimana> prese la parola Wanda <chi può essere?>
<qualche organizzazione terroristica?> chiese Steve.
<ma non ha senso...>disse Tony.
<il terrorismo non deve avere un senso...>lo informò Bucky. In quelle parole provava molto dolore e Charlotte se ne accorse perché gli sorrise subito.

<io dovrei ritornare a casa....>disse Victoria timidamente.
<la accompagno>Charlotte si propose.
<lascia stare la porto io >disse Tony facendomi l'occhiolino.
<non intrometterti Stark, lascia che vadano da sole.> Charlotte difese Nat, e lei la guardò piena di riconoscenza.
<sta attenta...>disse Bucky a Charlotte.
Lei gli sorrise e le due ragazze uscirono dal complesso. Si fecero la strada tutta a piedi, sotto le luci di New York, era bellissimo e molto romantico allo stesso tempo.
Le due ragazze non parlarono durante il tragitto ma gli sguardi che si lanciavano valevano molto più di semplici parole.
Una volta sotto casa di Victoria, Charlotte si avvicinò per abbracciarla e Vic, subito dopo la baciò.
<a presto> disse Vic prima di entrare a casa.
<a presto> rispose l'altra.

Charlotte si incamminò da sola verso il complesso, iniziava ad essere notte fonde, il cielo prima azzurrino si stava facendo sempre più scuro.
Prima però decise di passare per casa a prendere qualche vestito di ricambio. Tony le aveva detto che poteva restare al complesso tutto il tempo che voleva e Charlotte ne era infinitamente riconoscente.
Quando entrò in casa però si accorse che non era sola.
Due uomini le si piazzarono davanti e uno dietro che chiuse la porta.
<la figlia del soldato...>disse uno in un accento russo.
<sei cresciuta bambolina>rispose l'altro.
Charlotte non capiva nulla, non capiva cosa stesse succedendo.
Sapeva solo che si trovava in un mare di guai.
Urlò. Urlò il più forte che poteva. I vetri si infransero e gli uomini caddero a terra mezzi svenuti. Corse fuori di casa ma un furgone la bloccò, un uomo dietro di lei la colpì con un pezzo di metallo e le fece perdere i sensi.
Ora era definitivamente in trappola.
Sperava solo che Victoria avesse sentito il suo urlo.
Il suo urlo poteva raggiungere i 10km e Victoria abitava solo 3km lontana da lei, poteva sperare.
Ciò che non sapeva era che per ora, nessuno si era accorto della sua assenza.

La figlia del Soldato d'InvernoWhere stories live. Discover now