17. Hail Hydra

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"Resta qui" le aveva detto Visione prima di andare a controllare cosa stava succedendo. Si. Ma glielo aveva detto circa un'ora fa. Charlotte era chiusa nella sua stanza sotto ordine di Visione ma sapeva che qualcosa non andava.
Si fece coraggio, prese una mazza da baseball e pian piano uscì dalla sua stanza cercando di fare il meno rumore possibile.
Il complesso era una base sicurissima, forse più del Pentagono e dell'Area 51 messi assieme ma forse non così sicura se qualcuno era riuscito ad entrare.

Sentì dei rumori dietro di lei.
Si girò puntando la mazza in alto <Visione!> urlò <avrei potuto ucciderti!> disse andando incontro all'amico.
<non con quella> disse lui indicando la mazza.
Charlotte sorrise leggermente.
<qualcuno è entrato> disse poi il più grande <dobbiamo nasconderci, devi nasconderti> disse poi correggendosi.
<e lasciarti morire? No, non se ne parla, Visione no!> Charlotte si stava agitando moltissimo, non voleva che Visione affrontasse tutto da solo.
<non c'è tempo> rispose lui più calmo.

Già, non c'era tempo.
Visione si trovò intrappolato in una rete di fili elettrici che non riusciva a superare e Charlotte guardava in faccia il suo aggressore, che, nascosto da un passa montagna nero lasciava intravedere gli occhi, un colore che a Charlotte era noto ma che non riusciva a riconoscere. Riconosceva però il corpo di una donna.
<Charlotte, tu vai...> disse Visione con le poche forze che aveva.
Lei lo guardò supplicante, non voleva lasciarlo da solo ma lui la costrinse ed iniziò a correre.

Andò nell'atrio: un'enorme sala fatta di vetri, Charlotte pensò che se avesse urlato il suo aggressore avrebbe fatto in tempo ad aggredirla lo stesso.
Fece qualcosa che non pensò di essere capace di fare. Ruppe i vetri col pensiero della mente e, si rese conto che riusciva anche a controllarli. Si girò di scatto e li puntò verso l'aggressore.
<togliti il passa montagna> disse lei più sicura di se <se non vuoi morire trafitta da dei piccoli pezzi di vetro>.
<ma come siamo perspicaci> disse la donna togliendosi il passa montagna e lasciando scivolare i lunghi capelli rossi sulle spalle <sorpresa?>
<Vic...Victoria?> disse lei cercando di convincersi che era tutto un sogno.
<in persona>
<come...Vic?> chiese Charlotte con le lacrime agli occhi.
<non sorprenderti così tanto tesoro... la mia famiglia segue te e tuo padre da moltissimi anni, secondo te chi ha causato la prima esplosione in Russia? > le chiese come se lei sapesse già la risposta < sapevo che te e tuo padre vi sareste ritrovati, così abbiamo inscenato un diversivo,  la squadra a salvare New York mentre tu qui sola soletta. Ora verrai con noi...mia cara.>
<noi?> Charlotte non aveva nemmeno la forza di ribellarsi che qualcuno la prese per le spalle e le mise un fazzoletto davanti alla bocca. Poi svenne.
<Hail Hydra> sentì pronunciare dalla rossa poco prima di svenire completamente.

- - - - - -
<Visione!> gridò Stark una volta che lui e il team entrarono nel complesso e videro vetri spaccati e oggetti rovesciati.
<Charlotte!> gridò invece Steve quando il suo occhio cadde su tutti i vetri per terra.
I ragazzi si agitarono.
Nessuno dei due rispondeva e toni fu il primo ad iniziare a cercare Visione e Charlotte per il complesso.

Trovò visione per terra ricoperto da un mucchio di fili elettrici che assorbivano il suo potere <qualcuno l'ha portata via, mi dispiace Signor Stark...> disse senza forze.
Wanda lo aiutò ad alzarsi e lo accompagnò nella sua stanza da letto.
<Hanno Charlotte.> disse Stark rientrando in salone sedendosi al tavolo dove tutti erano.
<Cosa?> chiese Natasha <e Visione?>
< hanno teso una trappola a Visione così da potersi occupare più liberamente di Charlotte...> rispose Stark.
Bucky sapeva già che qualcosa sarebbe successo alla figlia dal momento che aveva abbandonato il complesso per aiutare gli altri in centro a New York.
Si alzò da tavola sotto lo sguardo triste, arrabbiato e sorpreso di tutti.
Steve cercò di seguirlo ma fu fermato da Natasha che gli disse che sarebbe stato inutile andare a parlarci perché le cose adesso non potevano tornare normali.
Steve sospirò.

<Charlotte...> disse Bucky appoggiandosi alla ringhiera una volta sul balcone <verrò a prenderti figlia mia...te lo giuro> infine tirando fuori la pistola e caricando il grilletto.

La figlia del Soldato d'Invernoحيث تعيش القصص. اكتشف الآن