Chapter 21

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Preme il grilletto senza pietà con uno sguardo duro, per poi arrivare alla delusione che la pistola che tiene stretta nella sua mano, è priva di munizioni.
Apre la bocca in segno di devastazione.

Stefan mi guarda come per dire di scappare, afferro inaspettatamente, da parte del nemico, la pistola girandola nelle sue stesse mani, provocandogli un dolore al polso, la quale faccio un giro completo di 360° proseguto da uno scrocchettio causato dalle ossa, ormai rotto.

Cappuccetto nero, tormentato dal dolore inestimabile e tenue provocato dal suo polso, riceve una gomitata al volto da parte di Stefan, accasciato completamente a terra senza nessuna forza in corpo, se non quelle delle gambe.

Lo osservo attentamente cercando di capire se il corpo potesse assomigliare a qualcuno che io già conosca, elimini lo strato di tessuto che gli ricopriva la faccia, rivelando un uomo a me sconosciuto.

-"Conosci?" Domando in un sussurro a Stefan, concentrato a decifrare il volto dell'uomo lacerata dalla forte gomitata ricevuta sullo zigomo da lui stesso.

Lo afferra dal collo premendo con forza le tonsille, si avvicina al suo orecchio sussurrandogli :
-"Hai esattamente dieci secondi prima che perdi completamente la vita, se non mi dici la tua identità."

-"Jumase Manson, 41 anni, vengo da Hollywood" Dice con voce tremante e straziante.

-"Manson?" Ripete Stef, mentre lascia cadere a terra la testa dell'uomo.

-"Occupati di Gemello L.E.L" Dice con un tono duro e deciso.

-"Ricevuto capo." Rispondo ironicamente raggiungendo Gemello L.E.L. tremendamente pallido in faccia.

Magari con dello zucchero, la sotuazione potrebbe migliorare.
Ma lo zucchero dov'è? Bella domanda.

Mentre guardo i pavimenti completamente sporchi e neri, con dei piccoli fori, alzo lo sguardo ritrovandosi davanti il Mr. SonoTuttoMuscoli.

Mi guarda negli occhi, con lo sguardo abbassato all'altezza del mio viso, che mi scruta gli occhi, come se non lo avesse mai visti.
Il tempo non passa mai, più lui è vicino a me, più vedo le sua labbra attaccate alle mie.

-"Stef, non farlo." Scuoto la testa, riferendomi al fatto di non volerlo baciare, Anche se lo desidero con tutto il cuore, ma non voglio illudermi per un semplice bacio.

-"Come Se tu non lo desidererassi. Non prendermi in giro, si vede anche lontano un miglio, che desideri tutto ciò che io possiedo fisicamente." Sussurra, lasciandomi indifferente alla sua frase.

Mi bacia chiedendomi l'accesso con la lingua, che anche con controvoglia accetto, io lo voglio, ma c'è qualcosa che mi dice di non farlo.
Ma, come si dice? Il lupo perde il pelo, ma non il vizio.

Appoggia la punta dell'indice al mio mento, approfondendo di più il bacio, la quale io indietreggia sempre di più, talmente il mio cuore martella, come se volesse uscire e essere libero dalla gabbia toracica.

Quando avverto di non poter respirare più a causa del bacio molto prolungato, cerco di respirare, senza staccarmi dalle sue labbra, esso esce più come un gemito che un senso di non poter respirare.

Stefan, avvertendo questo, falso, gemito, rallenta il bacio lasciando una piccola fessura per respirare, il quale io tappo subito riavvicinandolo nuovamente a me.
Quest'ultimo fa un lieve sorriso, facendomi avvicinare lentamente al muro.

Una, finta, tosse interrompe il momento, facendo girare di scatto Stefan, che guarda stranito Gemello L.E.L. impegnato a osservarci da seduto.

-"Finito?" Chiede guardandoci con un sorriso malizioso.

Powerful [COMPLETA] ||Stephen James.Where stories live. Discover now