Chapter 13

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-"Hai cambiato idea?" La voce delicata di Sasha mi fa distogliere dai miei pensieri e concentrare la mia attenzione su di lei e le sue parole.

La osservo con sguardo sufficiente.
"Si lo so è molto strano, ma ho deciso di spendere un po' di tempo con i miei amici idioti" Affermo e le faccio un occhiolino, a cui lei risponde con visibile stupore.

-"Posso aiutarti? Magari potrei migliorare le tua scarse abilità culinarie." Chiedo appoggiandomi al piano cottura di marmo e stringendo le braccia al petto.

-"Piuttosto che sparare delle clamorose battute, potrebbe essere d'aiuto se tu andassi a prendere dell'aceto in cantina." Hayes toglie le parole ad Ann -che erano quello che avrei preferito sentire- mentre con due posate mescola l'insalata.

-"Non so dove io debba andare per raggiungere la cantina, grande genio." Schiocco le dita e alzo le sopracciglia come se fosse un affermazione ovvia.

-"Ti dico indice si trova, così quando ti servirà andarci, saprai dove recarti." Si alza Stefan che mi invita a seguire i suoi passi.

Inutile dire che a quelle parole il mio cuore perde un battito, come se avesse detto qualcosa di sensazionale.
Andiamo verso la cantina dove domina il buio più totale e avverto la sensazione di angoscia invadermi e logorarmi lentamente.

-"Vi pulite il culo con i soldi e poi non avete una fottitissima luce?" Chiedo in presa la panico; qualcosa di cui ho sempre temuto sono gli spazi piccoli e il buio.

-"L'hanno spaccata Aaron e Nash giocando a Baseball." Anche se la situazione dentro di me si faceva più che critica quella battuta mi permise di ridere.

-"Spero solo tu non l'abbia fatto di proposito solo per avermi vicino."
Deglitisco e fatico a parlare a causa della poca distanza.

-"Smettila, Stefan." Il suo respiro sfiora le mie labbra facendomi rabbrividire.

-"Come se non ti piacesse." Mi mette una ciocca dietro l'orecchio o poi si allontana afferrando l'aceto.

-"Non andare veloce, non vedo nulla." Sussurro allungando le mani in avanti.

-"Stringi la mia mano." Lui afferra la mia mano e dopo circa due minuti siamo nuovamente al punto di partenza.

Stefan mi da l'aceto che poi passo ad Hayes, lui mi fa un occhialino e con un cenno indica Stefan, alzo gli occhi al ciclone e ritorno al fianco di Ann.

Pranzammo e poi ci dirigemmo verso le gare e Poker d'Assi.

-"Bello, ho vinto io, dammi il mazzetto" Dico rivolgendomi a Aaron, lui da gentiluomo lancia le carte che si dispargono per tutto il tavolo.

Per ringraziarlo alzo il dito medio sussurrando.
-"Fottiti, Aaron." Con un leggero sorriso di soddisfazione.
-"Altri 146 punti per Kayla, Sasha segnala sul figlietto" Dice Stefan.
-"Ragazzi, si sono fatte le 3 a.m. facciamo una partita a Poker?" Domanda Alvaro.
Afferro le carte da Poker e le Fiches accanto a me.

Aaron alla fine della seconda partita decise di andare via e dirigersi verso un eventuale gara clandestina, dove trovammo gran parte del gruppo.

***

Abbiamo poi deciso di vincere contro quei perdenti a Poker e forse poi poter tornare a casa.

-"Bene, adesso possiamo andare a casa." Mi alzo e insacco le mie 610 Fiches.
Tutti vanno via e spengono le luci per poi ognuno andarsene con le proprie macchine.

Che bella serata.

Sasha ci propone di restare nel capannone, avvisandoci che insieme a lei ci sono anche Alvaro, Nash e Stephan.
Senza fare troppe storie io e mia sorella accettiamo prendendo subito posto nei letti.

Inutile dire che non sono riuscita a prendere sonno, a differenza di Enn che a breve potrebbe iniziare a russare.
Decido di alzarmi e andare in cucina a prendere un po' d'acqua.

Quando sto per girarmi la mia acqua di rovescia a terra a causa di un palo piazzato in un luogo in cui non doveva essere piazzato.

"Sono le cinque del mattino, che cazzo fai con dell'acqua in mano?" Riesco a riconoscere subito quel tono di voce così basso nella speranza di no  svegliare nessuno.

"Mi faccio il bidet. Ma secondo te? Bevo." Alzo gli occhi al cielo.

Guardo il bicchiere ormai vuoto ma lui mi alza il volto appoggiando le dita sotto il mio mento.

"Le tue risposte sempre pronta mi fanno sempre un certo effetto." Per l'ennessima volta butto giù il groppo che mi si era formato alla gola e i miei occhi scendono sulle sue labbra carnose.

Le appoggia delicatamente sulle mie, infila la sua lingua dentro la mia bocca non prima di avermi chiesto l'accesso.

Mi spinge verso la cucina dove poi mi ci fa sedere.
Mi divarica le gambe e si posiziona tra di esse provocandomi mille sensazioni.

Lo avvicino ancora di più a me e lui tira il mio labbro inferiore.
La sua mano mi accarezza la coscia e poi la stringe provocandomi un dolce dolore.

Decido di fare un primo passo iniziando a baciare il suo collo e a tornare dolcemente i suoi capelli.

Lascio una scia di baci umidi lungo tutta la sua mandibola, lui risponde avvicinando il suo corpo ancora di più al mio e ansimando.

Mi stacco e lui sembra essere così desideroso.
Le sue labbra sono bagnate e poi quello inferiore viene stretto delicatamente tra i suoi denti.

-"Decido di non toccarti per adesso, Foxer." Prima di andare via mi ruba un ultimo bacio e poi mi lascia con il fiato sospeso.

Powerful [COMPLETA] ||Stephen James.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora