Chapter 18

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(Scusatemi per gli eventuali errori di battitura.)

"Scendete." Stefan afferma con il suo sguardo cupo e privo di sensazioni in questo momento. Perchè è così freddo?

Non sarà mica perchè sono ci sono io e Enn? No no no, non va bene. Non voglio essere un peso per lui.

Scendo rapidamente dalla macchina rischiando sia di cadere che sbattere la testa a causa della fretta per andare dietro al Signorino Lee.

"Stefan!" Urlo, mettendomi dietro di lui appoggiando le mani alle ginocchia con il fiatone e i battiti a mille.

Faticavo di meno quando facevo il riscaldamento a scuola in Educazione Fisica. Davvero. La tua scarsa attività fisica, Kayla.

Il ragazzo robusto pieno di tatuaggi difronte a me, rivolge uno sguardo stranito a me con un sopracciglio alzato.
Mi ricompongo cercando di respirare normalmente.

"Stefan, sei sicura non siamo un pes-" Mi interrompe mettendomi una mano sulle labbra in modo da zittirmi.

"Se ti ho portato a casa mia, presuppongo tu non porti nessun fastidio. Smettila, e fai scendere tua sorella." Dice entrando dentro casa sua, il quale solo esternamente riserva lusso.

"Halo! La porta serve per accedere alla casa, non per restare incantata solo all'esterno." Dice Enn passando accanto ed entrando dentro anche lei.

Sorpasso la soglia della porta, iniziando a pensare dove dovrò dormire io stasera.

"Potrà essere un'impresa difficile, ma dobbiamo e dico dobbiamo, fare una pizza." Dice Stefan levando la maglia e mettendone un'altra di colore arancione fluo. Un'evidenziotore.

"Non sarebbe meglio prenderla quì vicino?" Chiede Enn, con fare da sapientone.

"No, rendiamo le cose più difficili." Risponde, afferrando la farina in uno dei suoi sportelli.

"Non è il mio stile." Afferma mia sorella disgustata storcendo il naso.

"Per stasera lo sarà. Mi dispiace" Ride Stefan, mette allegria.

Rido anche io, per poi mettermi accanto a lui e miscelare i vari ingredienti.

"Notte." Sghignazza Enn andando al piano di sopra, come se fosse casa sua.

"Prima porta a destra." Urla il ragazzo accanto a me riferendosi chiaramente a mia sorella.

Dopo pochi minuti noto che Stefan afferra un pugno di farina, con un sorriso beffardo.

"Non me la rovescerai addosso." Dico guardandolo negli occhi.

"No, forse ho esagerato un pò con la farina" Guarda le sue mani colmi di farina.

"Ma cosa dici? È un tua impressione" Rispondo ironica cercando di rimanere seria.

"Mi prendi per il culo?" Domanda con occhi che emanano aria di sfida.

"No." Afferro un'uovo rompendolo  agli astremi della ciotola, schizzamdogliene un pò sulla maglia.

"Tu dici?" Lancia la farina che poco fa teneva in pugno sporcando la mia amata maglietta rosa.

"Hey!" Mi lamento sbuffando, Stefan mi fece un'occhiolino in risposta e io gli mostrai il dito medio.

Stefan riprese a preparare l'impasto con un sorriso divertito e io mi allontanai da lui.
Appoggiate al tavolo c'era la scatola con le uova, oh carissimo Stefan, non dovevi sporcarmi la mia adorata maglietta.

Afferrai un uovo e mi avvicinai di soppiatto alle sue spalle, lui iniziò a fischiettare una canzone e io senza pensarci due volte rompei l'uovo sulla sua testa provocando un tonfo.

Feci per toccare l'uovo sulla sua testa ma lui mi bloccò i polsi e mi avvicinò a lui, sbattei contro il suo possente corpo e i nostri occhi si incontrarono. Non seppi resistere, l'istinto era più forte della ragione.

Allacciai le braccia al suo collo e lo baciai, Stefan sembrò tibutante all'inizio ma poi ricambiò. Mi cinse i fianchi e allacciai le gambe ai suoi fianchi. Stefan mi appoggiò al bancone della cucina noncurante che Enn potesse scendere da un momento all'altro e vederci

Stefan si staccò e dalla mia bocca fuoriuscì un lamento, lo attirai ancora a me e quest'ultimo ne sembrò contento.

Domani te ne pentirai

Ignorai la vocina nella mia testa e morsi il labbro inferiore a Stefan volendo approfondire il contatto ma lui non me lo permise. Si allontanò di scatto, entrambi con il respiro affannoso e io con le guance leggermente rosse.

Stefan mi guardava confuso e io scesi con un balzo, ero a disagio, lo ammetto. Perchè un momento prima sembrava volermi divorare a adesso è come se vorrebbe restarmi lontano.

"Prendi un pò d'acqua." Parla Stefan. Come fa a parlare dopo quello che è appena successo? Mi sorprende questo suo modo di fare senza alcuna vergogna.

Faccio come mi dice senza far uscire parole dalla mia bocca, come una bimba che hanno appena rimproverato senza alcun ritegno.

"Dove la metto?" Sussurro non sapendo che farmene, Sembro facilmente somigliante a una mongola. In fondo lo sei. Sempre d'aiuto eh?

"Versane un pò nel bicchiere" Dice con un tono duro e deciso.

"Stefan, io non ho f- " Dico, ma si gira incrociando il suo sguardo cupo.

<<Siediti e zitta.>> Dice indicandomi lo sgabello.

Vado a sedermi, osservandolo mentre cucina la pizza. Dio se è perfetto.
Prende un fazzoletto e inizia a pulirsi i capelli che ho sporcato io con l'uovo poco fa.

"Non sarebbe meglio-" Mi blocco autonomamente, quando mi accorgo che potrei risultare invasiva.

"Fare un shampoo? Si, faccio tutto dopo.>> inforna la pizza, per poi ripulire tutto lo sporco sulla cucina.

Nonostante il tempo che impiega per pulire e riordinare ciotole e posate riesce a essere puntuale e a finire in anticipo anche quando non ancora la pizza non sia pronta.

"Vado a fare una doccia." Va di sopra senza degnarmi di uno sguardo e lasciarmi lì come una perfetta rincoglionita da quello che sta succedendo intorno a me.

Passa un pò di tempo, se dovrei definire  i minuti che sono passati da quando lui è salito saranno dieci o quindici minuti.

Il forno emette un solo ticchettio, la pizza è pronta! Ho una leggera fame, leggera starebbe a indicare che ti divoreresti anche il tavolo? Anche.

Mi alzo dallo sgabello il quale sono stata seduta per oltre mezz'ora e apro il forno. L'odore della pizza mi invade le narici offrendomi un profumo per niente sgradevole.

Prendo due piatti, due forchette e due coltelli. Insieme a acqua, fazzoletti e bicchieri.

Impiatto una fetta di pizza per ogni piatto versando dell'acqua nei due bicchieri. 

Nel frattempo, Stefan non è ancora sceso, mangio da sola o lo aspetto? Mangio da sola, no, poi risulto troppo maleducata.

"Mi hai aspettato per tutto questo tempo?"

Powerful [COMPLETA] ||Stephen James.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora