Capitolo 19: Uno Assetato

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"Grazie mille, Taehyung." sorridesti calorosamente al ragazzo dai capelli scuri. "Mi sono davvero divertita questa sera."

Per colpa di uno sfortunato destino, l'auto di Taehyung era guasta, e si era anche rifiutata di accendersi. Aveva lasciato la macchina nell'area parcheggio, decidendo che sarebbe andato a prenderla il giorno dopo, e aveva dovuto pagare il controllore per poter lasciarla lì tutta la notte.

Avevate preso un taxi, e solo in quel momento Taehyung si era accorto di aver dimenticato il portafoglio.

Entrambi eravate dovuti tornare a piedi al ristorante, e avevate dovuto cercare in tutta la zona riservata per poi scoprire che il portafoglio era rimasto tutto il tempo nella tasca del sua tasca dello smoking. Sfortunatamente per te, ormai era mezzanotte passata, e siccome non c'erano taxi, entrambi avevate dovuto camminare per l'intero tragitto.

Non era esattamente ciò a cui pensavi quando si parlava di una lunga passeggiata romantica.

"Ne sono felice." ti sorrise in risposta, camminando di fianco a te con le mani nelle tasche. "Sono sicuro di essermi divertito molto più di te."

"Non è vero," mettesti giocosamente il broncio, colpendolo con la spalla.
"Ho avuto ogni briciolo di divertimento che hai avuto anche tu."

Rise.

Il vento fresco soffiò contro la tua pelle nuda, facendoti rabbrividire. Notandolo, Taehyung si tolse la giacca per appoggiartela intorno alle spalle.

Scuotesti la testa, cercando di rifiutare. "Avrai freddo!"

"Ne hai più bisogno tu di quanto ne ho io." protestò. "Perché è in primo luogo colpa mia se siamo qui, e comunque, è l'obbligo del gentiluomo dare alla signora la propria giacca." Sorrise pronunciando la seconda frase.

Sorridesti. "Davvero, però, non è necessario, Taehyung."

"Insisto."

Ti arrendesti, sorridendo semplicemente scuotendo la testa mentre ti stringevi la sua giacca attorno alle spalle, annusando il suo profumo.
Sapeva di colonia alla menta.

Taehyung ti notò annusare, e sorrise. "È di Gucci, se lo vuoi sapere così disperatamente."

Ridesti, cercando di nascondere il tuo rossore parlando. "Eccoci."

"E' troppo presto," riflettè il ragazzo, mentre ti accompagnava all'entrata.

"Troppo presto?" lo deridesti. "Taehyung, è letteralmente l'una di notte."

"Preferirei che potessi stare fino al mattino con me." Taehyung sorrise, avvicinando il suo viso al tuo mentre si girava. "E che potessi alzarti tra le mie braccia."

Sorridesti dolcemente alle sue parole, sentendo un calore salire attraverso la gola. "Tae..."

"Non sto scherzando, T/N," disse con un tono basso, avvicinandosi abbastanza così che potessi sentire il suo respiro caldo a contatto con la tua pelle. "Sarebbe fantastico alzarsi con te accanto."

Lo vedevi arrivare, ma nulla, nemmeno le ore passate a baciare Jimin potevano prepararti per quello che stava per accadere.

Le soffici labbra di Taehyung si appoggiarono alle tue, e ogni pensiero sul freddo pungente lasciò la tua testa, sopraffatta dal calore delle mani di Taehyung sul tuo viso. Ti alzasti in punta di piedi, spingendoti all'interno del suo caldo petto, mentre lui ti stringeva anche di più, muovendo perfettamente armoniosamente le labbra con le tue.

Ti sentisti come se stessi finalmente baciando la tua cotta delle superiori, uno di quei baci rubati di fronte alla porta d'ingresso mentre i tuoi genitori erano addormentati.

How to be a hoe || Traduzione italianaWhere stories live. Discover now