Capitolo 12: Accappatoio

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Il respiro ti si smorzò in gola.

Taehyung stava mugolando contro le tue spalle, tenendoti forte con le lunghe dita, per le braccia. I suoi soliti grandi occhi erano serrati, come le labbra, come se stesse provando dolore.

Cosa che non stava accadendo.

"C-Cosa?" ti sentisti in un qualche modo spaventata quando provasti a girarti per guardarlo.

Taehyung ti afferrò di nuovo, bloccandoti dal fare qualsiasi movimento. Scosse velocemente la testa in corti e rigidi movimenti. "P-per piacere... n-non f-farlo"

I tuoi occhi si spalancarono, e una spaventosa sensazione ti passò in corpo.
"Ma perché?"

Poi sentisti qualcosa di duro sbattere contro la tua coscia.

Oh.

Ora eri tu quella a dare di matto.

Le mani di Taehyung tremavano mentre si teneva a te. Mai, nella sua intera carriera da playboy, era stato in una tale situazione.

L'unica cosa di cui eri riconoscente, era il fatto che gli altri fossero addormentati, e Namjoon concentrato sulla guida.

L'ultima mezz'ora fu un inferno per entrambi.

Stavi seduta immobile come fossi una statua, trattenendo a tratti il respiro, cercando di fare meno movimenti possibile e pregando mentalmente tutti gli dei che conoscevi.

Taehyung era addirittura più immobile di te, respirava profondamente, cercando di non eccitarsi troppo, e pregando anche più dei.

Fu il primo a sospirare di sollievo quando l'auto si fermò alla cancellata d'ingresso.

Mentre Namjoon parlava alla guardia, voi due vi guardaste negli occhi, concordando silenziosamente di non menzionare nulla, di quanto successo, tra i ragazzi.

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Saltasti giù per prima, impaziente di scappare da quell'imbarazzante situazione, e iniziasti a svegliare gli altri. Nel frattempo Taehyung prese la più grande valigia che potesse trovare (quella di Jin) e se la tenne davanti in modo da nascondere il suo amico.

Jimin fu il penultimo a svegliarsi, seguito da uno scontroso Yoongi.  Gli occhi del ragazzo dai capelli argentati notarono subito la gigantesca borsa che teneva in mano Taehyung, e poi la tua faccia nervosa. Fece due più due, e sorrise compiaciuto tra se e se.

Catturasti il suo sorrisino, e gli rivolgesti un'occhiataccia, come poteva permettersi di ridere in quel modo di una tua sventura?
Beh, sventura anche di Taehyung, ma per te era molto più problematico siccome dovevi vivere assieme a quello sfacciato diavolo-dai-capelli-argentati.

Quando tutti ebbero disfatto i bagagli, Jimin catturò la tua attenzione, rivolgendoti uno sguardo significativo, chiedendoti di seguirlo.
Tu, nonostante fossi confusa, facesti quanto chiesto.

Ti accompagnò fino al salone, che era vuoto: gli altri erano già tutti in piscina. Non li avevi ancora visti, siccome eri dovuta andarti a cambiare.

Jimin si sistemò l'accappatoio bianco che stavi indossando, girandosi intorno per vedere se ci fosse qualcuno e rivolgendoti un grande sorrisetto. "Lo hai eccitato per davvero!"

Le linee dei suoi perfetti pettorali erano in piena vista, la scollatura dell'accappatoio correva a formare una 'v' fino al suo ombelico. Non ti servivano altre distrazioni.

Arrossisti. "Non l'ho fatto apposta! Ed è stato imbarazzante!"

"Certo che lo è stato." alzò gli occhi al cielo. "Probabilmente non hai mai fatto venire un'erezione prima d'oggi."

How to be a hoe || Traduzione italianaWhere stories live. Discover now