- É sempre bello passare del tempo con voi - ci disse Alex, pronto per andare a casa.
- Con lei di piú, immagino - rise mia nonna, dandomi un colpetto sul braccio con il gomito.
Alex, imbarazzato come me, sorrise e basta, grattandosi la nuca.
- Tu la devi smettere di mettere la gente in imbarazzo. - dissi alla nonna - Poi non viene piú a trovarti -.
- Dubito che non venga piú. Ha provato la mia torta... - si gongolò.
Alzai gli occhi al cielo.
- Va bene, prof, ci rivediamo quando torneremo a scuola - lo salutai.- Ma che diavolo fai? - chiese la nonna, guardandomi male.
- Lo sto congedando - mi accigliai.
- Sei... Prendi la giacca e vai ad accompagnarlo. Tu e l'educazione proprio non andate d'accordo! - mi sgridò.
- Non c'é bisogno - disse Alex.
- Certo che ce n'é bisogno. E poi un paio di scale non le fanno male -.
Alzai di nuovo gli occhi al cielo.
- Aspetta, vado a prendere la giacca - dissi al castano.Dopo aver preso il giaccone rosso e, dopo altri ringraziamenti e saluti vari, stavamo scendendo le scale.
- Vorrei averla io tua nonna - disse, prendendomi la mano.
- Alcune volte te la lascerei. Ma solo alcune volte... - sorrisi.
- Jane, comunque non ho il tuo numero -.
- Lo vuoi? - chiesi.
Lui annuí.
- Dammi il tuo costoso IPhone - mi porse ciò che gli chiesi e in men che non si dica aveva salvato il mio numero.
- Grazie, mio dolce zuccherino - rise.
Arrossii leggermente, sorridendo.
- Di nulla, mio dolce... - ma che cavolo stavo dicendo? - Snickers? -.
Rise.
- É un meraviglioso complimento - mi accarezzò la guancia, dandomi un dolce bacio in fronte.Prima o poi sarebbe arrivato quel bacio. Ne ero sicura.
- Ah, un'altra cosa... - si ricordò, guardandomi sorridente - Il mercoledi avrai lezione con i tuoi ex compagni di classe -.
Lo guardai sorpresa e felice.
- Veramente?! - chiesi esaltata.- Te lo giuro. Mi é arrivato l'orario di scuola ieri e per piú di tre mesi starai con loro il mercoledi. Poi andranno in stage per due mesi, ma che importa -.
Saltellai. Ero cosí felice.
- Ma tu come lo sai? - chiesi.- Ho la quarta panettieri da un mese, dato che l'altro prof di matematica se n'é andato -.
Socchiusi gli occhi, fissandolo male.
- Ci provano con te? - ero leggermente gelosa.- Chi non ci proverebbe con me - rispose ovvio.
Sbuffai, ma sorrisi.
- Comunque non mi importerebbe piú di tanto. Sono preso da qualcun altro - mi guardò sorridendo.
- La smetti di mettermi in imbarazzo? - risi come un'oca. Mi aveva pur detto che pensava solo a me - Quindi conosce Emily, Glenn e Frank? -.
- Esattamente. Anche Julie, Desireé, Simon e gli altri -.
- Simon?! - quasi urlai. Bastardo. Aveva detto che non avrebbe fatto il quarto anno.
- Sí. Un casinista che la metà basta e avanza - rise.
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Math's Hater || Alex Gaskarth
RandomMatematica: odiata da tutti, capita da pochi. Lei non la sopportava, lui la insegnava.