Tutto per niente

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Riesco a salire solo due gradini, quando il suo braccio mi afferra per la vita.
"Che fai, lasciami!" Mi divincolo ma è come resistere ad una morsa.
Mi sistema di nuovo sulla cassa e afferra il volto.
"Non ci provare, ti prenderesti un calcio nelle palle" lo avverto, intuendo le sue intenzioni.
"Tranquilla, non ti tocco. Non sia mai che ti sciupo. Dai, fatti un altro paio di tiri." Mi porge la canna, la prendo e aspiro.
La testa si fa sempre più leggera e una strana euforia mi invade.
"Perché picchi le persone?" Devo togliermi la curiosità.
"Perché è quello che so fare meglio. Non ci crederai, ma sono campione di MMA. Un giorno, forse, ti racconterò come tutto è iniziato."
"E lavori in un'officina meccanica, hai mille risorse, serpe."
"Ah, ah, ah, spiritosa. Io sarò anche una serpe, ma tu non sei di certo da meno. Potrei definirti una vipera."
Gli faccio una pernacchia, scoppia a ridere.
"Dovresti davvero fumare più spesso, sei molto divertente." Si complimenta.
"Come no! Divertirti è la mia missione primaria." Non mi piace farmi vedere così calma e disponibile, si può mettere in testa strane idee conoscendo il tipo che è.
"Magari divertimi no, ma..." gli tappo la bocca, per frenare uno dei suoi viscidi discorsi.
"Non incominciare! Sei un asso nel buttare tutto alle ortiche, sai?"
"Hai una fissa per gli insulti, bambolina. Prima mi dai del rifiuto umano, poi dici che sono compromesso seriamente, che ti faccio schifo e adesso pure del disfattista. Senza contare che mi hai dato del finocchio. Hai proprio un debole per me." Ma sorride, per nulla offeso.
"Mica è colpa mia se sei uno stronzo. Venire da due mondi diversi acuisce l'ostilità tra noi, non posso farci nulla." Mi giustifico.
"Beh, a dire il vero potresti. Se la smettessi di guardarmi come una merda con le gambe, ti renderesti conto che sono un essere umano anche io. Il fatto che sia povero non dovrebbe qualificarmi come persona, ti pare?" Argomenta con convinzione.
"In un universo perfetto sarebbe così. Ma viviamo in questo. Da che mondo è mondo le differenze ci sono, così come i limiti invalicabili. Ed io ti ho già concesso troppo. Ma una cosa puoi farla, non picchiare James e proverò a rivalutarti."
Scendo dalla cassa, gli passo accanto e... mi afferra di nuovo, baciandomi.
Sa di fumo e dentifricio, ha le labbra morbidissime e bacia da dio. La sua lingua invade la mia bocca costringendomi a rispondere al bacio. Le mani percorrono tutta la mia schiena, scendono sui fianchi e stringono la presa. Mi tira verso il suo corpo massiccio, sodo e caldo. Mi lascio andare, solo per poco, solo per una volta. Infilo le mani sotto la sua camicia, toccando con mano quell'ammasso roccioso che sono i suoi addominali.
Per un riflesso incondizionato serro le gambe, l'eccitazione sta aumentando a dismisura adesso che si è messo a giocare con il mio labbro inferiore. Lo succhia e mordicchia, facendomi andare in tilt. Gli metto le mani tra i capelli e prendo l'iniziativa, ricominciando a baciarlo.
Un mugolio mi scappa, prima che abbia la decenza di trattenerlo.
"Cazzo." Sibila staccandosi.
Rimango per un attimo inebetita e un po' contrariata, ma me ne renderò conto più tardi.
"Sei esattamente come immaginavo. Fredda fuori ma bollente dentro." Non scherza, non stavolta. Il suo viso è serio come la morte. Ma non dura molto, la sua naturale stronzaggine viene in superficie.
"Una scopata sarebbe il top. Così ci leviamo il pensiero."
Le parole hanno il potere di svegliarmi. La serpe velenosa che è in me rialza prepotentemente la testa.
"Nelle tue fantasie. Ti ho concesso di baciarmi solo per farti desistere dal volerti battere con Jimmy. Di certo se devo scopare con qualcuno, quello non sei tu. Ah, prima che mi scordi, perfezionerei la tecnica se fossi in te. Sei un po' scarso, Cobra."
Non attendo che mi insulti o altro, volto le spalle e salgo di corsa la rampa, tornando dal mio gruppo, al sicuro.
Le ragazze sono ancora qui fuori, quando le richiamo per andare via.
Devono aver capito che sono agitata, accidenti a me, per cui non mi contraddicono.
"Ehi, va tutto bene?" La solita Allison che si preoccupa sempre.
"Sì. Uno scambio di battute con quel miserabile. Nulla di che. Non ne vuole sapere di ritirarsi, ha deciso di combattere contro James, nonostante abbia cercato in ogni modo di convincerlo. È una testa di cazzo, fatta e finita."
"Scusa, Luna, ma non è un incontro pilotato? Di cosa ti preoccupi?" Naomi proprio non ci arriva.
"Di cosa mi preoccupo, dici. Beh, direi che sono in pena per il fatto che quel ragazzo è viscido, bugiardo e falso come Giuda. Credi davvero che una mazzetta basti? No, te lo dico io. Si è messo in testa di dare una lezione al mio ragazzo, anche se hanno concordato il contrario. Non è di certo uno che mantiene la parola data, quel puttaniere." Vediamo se adesso le schiarisco le idee.
"Non ci avevo pensato. In effetti il tuo ragionamento non fa una piega. Cosa c'è di meglio se non intascarsi un sacco di soldi e pestare un povero disgraziato." Alleluia, ce l'ha fatta.
"Ma Jimmy non aveva fatto lezioni di arti marziali?" Si intromette Jen, col solito candore.
"No, non è vero. Ha mentito per fare bella figura e ha pagato Cobra per falsare l'incontro. Dato che ci sarei stata anche io, voleva darmi prova delle sue abilità, anche se dubito che lo faccia per me. La sceneggiata è a beneficio degli spettatori, dei ragazzi altolocati che ha invitato." Non riesco a trattenermi.
"E tu vuoi stare con uno così? Scusa se te lo dico, ma puoi avere di meglio Luna." Naomi gira il coltello nella piaga.
"Con chi voglio stare non è affar vostro. Limitiamoci a tacere e a tornare a casa, va bene?" Non è una richiesta, è un ordine.
Alla fine cedono, abbassando il capo e zittendosi. Saliamo in auto e di gran carriera torniamo a casa.

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