Capitolo 19

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"Ethan, moriremo?" domando con le lacrime agli occhi a mio fratello. Lui mi guarda tristemente e prova a sorridermi "No Amanda. Lo sai bene che ne usciremo tutti più forti di prima". Io subito scuoto la testa velocemente e dico quasi gridando "Non è vero Ethan. Papà non è più qui con noi e senza di lui non ce la faremo" "Ma cosa stai dicendo. Pensi che lui vorrebbe sentire questo da te? Pensi che gli piacerebbe vederti così? Lui vuole che continuiamo a vivere come abbiamo sempre fatto" prima che possa finire la frase lo blocco "Ovvero continuando a scappare? Io ti giuro che un giorno mi vendicherò e quei branchi là fuori si pentiranno di tutto". La solita nube scura inizia a fluttuare attorno a me facendomi svegliare.

Come al solito faccio un gran respiro e mi asciugo velocemente le lacrime che mi sono scese lungo il viso. Questa volta, però, al mio fianco c'è qualcuno a sostenermi, Klaus. Appena apre gli occhi, a causa dei miei respiri profondi, mi stringe a sé facendomi sentire finalmente parte di qualcuno o di qualcosa. Pensavo che quando mi sarei svegliata lui non sarebbe stato al mio fianco e che si fosse pentito di ciò che aveva, avevamo fatto. Invece è qui che mi abbraccia, provando a farmi stare meglio.

Appena i miei respiri tornano normali lo ringrazio e lo guardo attentamente negli occhi. Non smetterò mai di ripetere che sono bellissimi, ma qualcosa sembra cambiato in lui. Sembra più felice, sembra che si sia liberato di quell'oscurità che lo tormentava.. Pensando a ciò mi alzo velocemente dal letto e, fregandomene della presenza di Klaus, mi alzo la maglietta. Appena vedo la mia pancia spalanco gli occhi. Il livido e il dolore sono scomparsi, dentro di me sento di nuovo quella forza che tanto mi piace, quella forza di cui mi nutro, di cui vivo. Alzo lo sguardo su Klaus e vedo che è a bocca aperta. Io so che è solo grazie a lui se ora sto bene. I miei occhi iniziano a inumidirsi e in meno di un secondo inizio a piangere. Klaus subito si alza dal letto e stringe il mio viso tra le sue mani. Prima che possa dire qualcosa lo bacio. E' un bacio tranquillo, dolce, ma pieno di emozioni indescrivibili a parole. Appena ci stacchiamo sussurro un "Grazie". Lui non capisce così continuo a parlare "E' solo grazie a te se sono guarita e ora ti devo tutto. Tu hai fatto uscire da me quelle emozioni che non provavo da tantissimi secoli e per questo sei molto importante per me adesso". Lui corruga la fronte e dice "Scusami, ma non sai quello che stai dicendo". Io mi stacco da lui e lo guardo in modo confuso. "Tu mi ami dal primo giorno che mi hai visto" dice con un sorrisetto "E se volevi baciarmi bastava chiedere" continua mettendo le sue mani attorno alla mia vita. Prima che possa baciarmi qualcuno bussa alla porta così lui si stacca da me e scompare dalla stanza. 

Vado ad aprire la porta e davanti a me si presenta Rebekah in tutta la sua bellezza. Spontaneamente la stringo a me lasciandola senza parole. "E' morto Klaus?" domanda lei facendomi ridere "Non credo che ne saresti felice" continua. Mi stacco da lei e la guardo sorridendo "Sto bene. Sono guarita". Lei spalanca gli occhi e, non credendomi, mi alza la maglia. "Ma sei stupida?" le domando abbassandola. Come avevo fatto io poco fa, lei mi stringe a sé gridando di gioia. "Sta sera daremo una festa in onore del tuo ritorno" dice "E prima che tu possa dire qualcosa, non diremo che la festa sarà per te" continua alzando gli occhi al cielo. "Se farai veramente così, sono d'accordo. Ora mi faccio un bagno e vengo giù" dico con un sorriso stampato in volto.

 Ora mi faccio un bagno e vengo giù" dico con un sorriso stampato in volto

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La luce nell'oscurità ~The OriginalsWhere stories live. Discover now