Capitolo 7

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"Non ci posso credere!" mi grida Jessica nell'orecchio. Appena mi sono "svegliata" ho dovuto chiamarla e raccontarle di ciò che è successo ieri sera.. "Jessica. Abbassa un pò la voce. Comunque non c'è nulla a cui credere, semplicemente Klaus non vede l'ora di uccidermi. Tutto qui" dico tranquillamente ma poco sicura di me. "Si si tutte scuse. Apparte che non può neanche ucciderti, ma questi sono piccoli dettagli, molto piccoli. Voglio proprio sapere cosa succederà quando lo scopriranno" dice abbassando il tono della voce "Cosa vuoi che accada? Loro pensano che nessuno e niente possa più ucciderli, ma non sanno che in circolazione c'è una streghetta malvagia con un grosso potere. Se mi daranno fastidio, non mi creerò problemi e li ucciderò" dico annoiata "Amanda non farlo. Lo sai che li amo, ti prego" continua lei fingendo di piangere. "Dai basta fare storie. Ora devo proprio andare. Mi vieni a trovare?" "Vedrò..se mi prometti che non ucciderai nessuno vengo subito" mi risponde gioiosa. "Basta. Ciao" dico per poi concludere la chiamata. Secondo me se conoscesse nel profondo la sua amata famiglia Mikaelson non li amerebbe più. Lei non è mai stata una grande amante delle persone oscure..io sono l'eccezione.

Mi aggiro per Bourbon Street in cerca di una preda. Ora che mi guardo in torno, mi rendo conto, dopo anni e anni, che questa strada è la mia preferita di New Orleans. Quella più felice, ma nel profondo la più oscura, o quasi. Qui a New Orleans, il luogo che brulica maggiormente di strani esseri è il Quartiere Francese. Sento un buon profumo così mi guardo attorno e vedo un povero ragazzo che si guarda attorno molto spaesato, finalmente ho trovato del buon cibo. Mi avvicino a lui e gli domando se ha bisogno di aiuto. Lui si gira verso di me molto spaventato, ma appena vede che sono una ragazza innocua mi sorride "Finalmente qualcuno di affidabile" dice molto felice. Quasi mi dispiace che fra un pò sfrutterò la sua vulnerabilità a mio piacimento. "Penso di essermi perso. Stavo andando a Bienville Street ma eccomi qui" continua ridendo. "Non è molto lontano. Ti accompagno io" dico iniziando a camminare. Mi nutrirò di lui, ma lo lascerò vivere, poi lo soggiogherò e potrà continuare a vivere la sua vita felice. Mi addentro in un vicolo fingendo che sia una scorciatoia. Appena sono sicura che non ci sia nessuno nei dintorni mi avvento sul suo collo. Come pensavo, il sapore è ottimo. Mi fermo dopo pochi secondi e gli dò il mi sangue. Lo soggiogo e me ne vado. Questo giochetto è diventato una monotonia ormai. Quasi mi annoia.

Torno in Bourbon Street e incontro Adam. "Buongiorno Adam, da quanto tempo" dico abbracciandolo "Bonjour mon amour" mi saluta lui. Mi piace un sacco il nostro rapporto. Nonostante ci sia solo amicizia, abbiamo un legame davvero forte. Quello che mi piace di più sono i complimenti che ci facciamo. "Senti splendore. So che ti ho chiesto di vederci di più eccetera. Ma in questi giorni sono davvero impegnato. E, appunto, ora sono proprio di fretta. Scusami" dice tristemente. Mi sta decisamente nascondendo qualcosa "Lo sai vero che non puoi nascondermi nulla. Se volessi ora potrei leggerti la mente. Ma dato che sono una brava ragazza, non lo faccio. Comunque stai tranquillo. Chiamami quando non hai impegni" dico fiera di me "Grazie splendore. Ti chiamo più tardi" dice stampandomi un bacio sulla guancia e correndo via. Io sovrappensiero mi mordo il labbro inferiore e sorrido compiaciuta. Perché mi sono scelta un amico così figo? "Tesoro attenta che sbavi" mi dice un bellissimo esemplare di Klaus. Ma è possibile che mi segua ovunque? E' assurdo. "Klaus scusa se te lo dico ma mi hai rotto. Dovresti smetterla di seguirmi. Se mi vuoi vedere scrivimi pure perché lo so benissimo che ti sei procurato il mio numero" dico girando i tacchi e andandomene. Lo sento ridacchiare e poi compare al mio fianco "Tesoro, tu ti illudi troppo. Comunque sono venuto da te per dirti, con grande tristezza, che il tuo amato Kol se n'è andato" dice sorridendo. Da un lato sono molto felice per lui, ma dall'altro sono davvero arrabbiata. Avrebbe almeno potuto salutarmi. Klaus notando il mio sguardo un pò confuso, ovviamente, fa una battutina "oh, non lo sapevi. Forse a Kol non importavi poi così tanto". Io alzo subito lo sguardo alzando le sopracciglia e guardandolo malissimo. Spero che ciò che dirò gli farà male. "Sai, caro Niklaus. Sei così solo che vivi dei sentimenti e delle emozioni degli altri. Perché sai benissimo che tu non proverai mai sulla tua pelle il sentimento dell'amore". Detto ciò, finalmente lui si ferma così posso camminare per la mia strada.

Mi ritrovo nel solito bar con la solita bottiglietta di vodka in mano. Perché non ho nulla da fare nella mia bellissima vita? Ciò che ho detto prima a Klaus è davvero ridicolo. Sono la prima che non proverà più quel bellissimo sentimento. Il mio telefono vibra dopo secoli. Oddio, qualcuno si ricorda della mia esistenza.

Da Kol: penso che mio fratello sia venuto a "parlarti". Mi dispiace. Avrei dovuto salutarti, ringraziarti. Non potevo farmi vedere da nessuno, se sapessero che Davina è viva penso che vorrebbero ucciderla nuovamente. Per favore,non parlarne con nessuno. L'unico che lo sa è il suo amico Josh. Scusami per tutto. 

Beh, almeno mi ha scritto un messaggio. Davvero matura la cosa. Non penso che se veniva a salutarmi qualcuno avrebbe saputo di Davina.. ovviamente era solo una scusa. Dato che sono una persona matura penso di dovergli rispondere..

A Kol: devo essere sincera, il tuo modo di fare mi ha davvero offesa. Nonostante ciò spero che tu possa essere felice con Davina, divertitevi. Non ti preoccupare, da me non verrà fuori nulla. 

Che noiosa è la mia vita? Pensavo di divertirmi qui a New Orleans.. "La bottiglia di vodka non funziona?" mi domanda il barista. Pure a questi livelli mi devo abbassare. "Oramai ne ho bevuta così tanta che mi fa più effetto l'acqua frizzante" dico facendo un sorriso "Per oggi offre la casa. Cosa desidera?" mi domanda il ragazzo ridendo "Il cocktail più forte". Ora che lo guardo bene, è davvero giovane. Carino, ma troppo piccolo per me. "Piacere comunque, mi chiamo Josh" dice sorridendo. Coincidenze? "Piacere, Amanda" dico stringendogli la mano. A rovinare il bellissimo silenzio che si era creato è Klaus che entra dalla porta gridando furiosamente il mio nome. "Cosa vuoi ora?" dico girandomi e rimanendo a bocca aperta. Per terra c'è Adam pieno di sangue sul viso e sul corpo. "Klaus, fossi in te non lo farei" dice Adam sputando qualche goccia di sangue. "Amanda, pensavo mi conoscessi. Hai osato sfidarmi? Questo è ciò che devi pagare" dice Klaus prendendo Adam per il collo e mettendogli una mano nel petto. Io mi stupisco ogni secolo di più dei vampiri in circolazione, ma Klaus..non pensavo che mi sottovalutasse in questo modo. Quasi sbadigliando faccio un leggero movimento con la mano scaraventandolo contro il muro. Volevo mantenere la recita per un pò..pazienza. Con uno schiocco delle dita faccio scomparire Adam, non ho intenzione di vederlo morire. "Tu, schifosa streghetta" dice con una faccia disgustata "Se pensi di potermi battere in qualche modo, sappi che stai perdendo solo tempo" continua alzandosi e correndo verso di me. Per ora mostrerò solo la mia parte da strega. "Scusa Josh se rovinerò qualcosa in questo magnifico bar. Giuro che sistemo tutto" gli dico. Stringo la mano in un pugno, prendendo totalmente tra le mie dita la vita di Klaus. Non ho intenzione di ucciderlo, voglio fargli capire che sono molto di più di ciò che pensa. Stringo sempre di più la mano, facendogli mancare il respiro. "Morirai" prova a dire ma con nessun risultato. Lentamente mi avvicino a lui e gli sussurro con un sorrisetto "Mi sottovaluti, tesoro" e detto ciò lo faccio cadere a terra, con il collo rotto. "E' stato un piacere" dico inchinandomi "Ma io ti amo. Finalmente qualcuno che sfida questo vampiro svitato" dice Josh sorridendo pieno di gioia. "E' meglio se non ti fai trovare qui al suo risveglio" dico sorridendo. Prima di uscire dalla porta schiocco le dita e sistemo i danni che ho creato all'interno del bar. Finalmente una serata con dell'azione.

Appena arrivo a casa mia corro nella mia stanza a vedere come sta Adam. "Tutto bene?" gli domando appena entro "Certo, tranquilla" "Tranquilla? Tranquilla? Non so se te ne rendi conto che avrebbe benissimo potuto ucciderti" dico arrabbiatissima. Lui si alza dal letto e viene verso di me, prendendomi il viso tra le sue mani "Ehi, stai tranquilla. Sono qui, sono vivo e sto benissimo. Vuoi le prove?" mi domanda con un sorrisetto "Ma stai zitto stupido" rispondo io sedendomi sul letto. "Senti Amanda, lo sai bene che prima o poi me ne andrò pure io. Mi possono uccidere e con molta facilità" prima che possa continuare lo blocco "Non dire queste cose. Sei un vampiro o no? Hai vissuto per secoli o no? Mi hai insegnato a vivere veramente? Tu sei fortissimo, in ogni senso possibile. Non ho mai conosciuto un vampiro come te, circa. E fidati, di vampiri ne ho conosciuti. Dopo ciò che ha provato a farti Klaus fidati, non la passerà liscia. Se ci prova ancora io ti giuro che lo uccido. Non si può permettere di toccare le persone a me care. Potrei benissimo fare lo stesso a lui.." dico riflettendo. "Amanda lascia perdere. Se ti crea disturbo schiocca le tue magnifiche dita e puff. Ciao ciao Niklaus Mikaelson" dice sorridendo.

Io non riesco proprio a capire.. a Klaus ho detto soltanto la verità, non capisco perchè abbia dovuto rompere ad Adam.

La luce nell'oscurità ~The OriginalsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora