Parte 35

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LAUREN

E' passata una settimana da quando Camila mi ha lasciata. La settimana più brutta della mia vita. Sto andando a lavoro anche se non ho davvero voglia di lavorare. Normani e Ally mi hanno costretta ad uscire dal mio appartamento. Sono così stanca, sia fisicamente perchè non dormo più e mangio molto poco, sia mentalmente. Le mie amiche mi hanno detto che neanche lei è venuta a lavoro,forse aveva bisogno di staccare un po'. Chissà se riuscirò a riconquistarla,in fondo è la mia segretaria e dovremo stare insieme per una buona parte della giornata. Io devo riconquistarla,non posso continuare così.

Sono appena arrivata al mio piano e lei non è alla sua scrivania,forse arriverà più tardi visto che è molto presto.

Preparo un caffè nel mio ufficio e mi siedo ad aspettarla. Ho bisogno di vederla.

Tutti gli impiegati sono arrivati ma lei no e l'ansia inizia ad impossessarsi di me.

"Lauren" Ally entra nel mio ufficio"In questi giorni ti è arrivata un sacco di posta.Tieni"

"Perchè non arriva?"

"Chi?"

"Camila" lei abbassa la testa"Sai qualcosa che non so?"comincio ad agitarmi

"Devo andare Laur" non faccio in tempo a rispondere che va via

Mi siedo alla mia scrivania e comincio a dare un occhiata alle numerose lettere che sono arrivate in questi giorni...una di queste attira subito la mia attenzione, così la apro e inizio a leggere.

Camila si è licenziata.

"Cazzo!" colpisco forte la scrivania e mi alzo per correre alla sua postazione.

E' tutto in ordine, comincio ad aprire ogni cassetto ...niente. Di suo non c'è più niente.

"Non può essere vero" gli occhi cominciano ad inumidirsi

"Lauren ci dispiace" dice Normani alle mie spalle

"Voi lo sapevate?"annuiscono"Perchè non mi avete detto nulla?"

"Stavi troppo male e-"

"Non avete avuto il coraggio di dirmelo"finisco la frase. Ally cerca di confortarmi ma la blocco"Lasciatemi in pace" torno nel mio ufficio e sbatto la porta, liberando il mio pianto.

***

CAMILA

Sto leggendo degli annunci sui giornali,ho bisogno di lavorare per potermi mantenere. Ho mandato la lettera di licenziamento due giorni dopo l'accaduto. Chissà come l'ha presa. La penso sempre,ogni istante. Mi manca troppo ma proprio non riesco a perdonarla. In questa settimana mi ha chiamato tantissime volte e scritto messaggi che non ho letto per non stare ancora più male. Non mi fido più di lei e quando qualcuno perde la mia fiducia difficilmente la riconquista...molto difficilmente. Si, sono orgogliosa. Mi ha ferita nel profondo e non lo dimenticherò mai. 

E' assurdo come un attimo prima la tua vita sembra così meravigliosa, sembra un sogno e un attimo dopo la vedi sgretolarsi davanti ai tuoi occhi e tu non puoi fare nulla. La vedi frantumarsi e tu sei inerme. I pezzi ti cadono addosso e fanno davvero male,non fisicamente, ma nell'animo...e non passa facilmente quel dolore. 

Ecco che cosa è successo quella sera. Io ero ferma lì mentre guardavo la mia favola giungere alla fine troppo presto. 

E nonostante tutto solo lei potrebbe confortarmi...strano vero?

"Camila"

"Dimmi Dj"

"Usciamo un po'?" annuisco e vado a prepararmi

Un grande amore.//CAMREN//Where stories live. Discover now