08: Work Overseas

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Jimin e Hoseok sono così esuberanti e divertenti che è quasi impossibile non divertiti con loro.

Visto che i due uomini sono molto impegnati, ti hanno portato in un ristorantino vicino al negozio e ti hanno offerto il pasto, il tutto è stato reso infinitevolmente migliore dalla loro compagnia.

Impari che Hoseok trabocca di energia e ottimismo. Se un umano potesse rappresentare il coniglietto della Duracell, Hoseok sarebbe perfetto. La sua risata, il suo sorriso e la sua allegria sono così contagiosi che sulla tua faccia non spunta mai un cipiglio. Tutto quello che sai fare è sorridere e ridacchiare, riflettendo il fascio luminoso della sua personalità come la Luna riflette il Sole.

Jimin, invece, è più dolce e affascinante dell'amico più alto. Quando superi la sua corazza da cascamorto, spessa com'è, è la persona più gentile che tu abbia mai incontrato. Ride ad ogni battuta che fa Hoseok e complimenta, senza mai fermarsi, sia te che il maggiore.

Dopo aver finito di mangiare, sei dell'umore migliore in cui tu sia mai stata da mesi, forse anni. Forse la tua vita intera.

C'è qualcosa in loro che è così carismatica, così affascinante, che la persona con cui parlano non può fare a meno di sentirsi speciale e voluta bene.

Comunque, l'atmosfera bellissima, gioiosa e fantastica in cui siete, si spezza nell'esatto momento in cui metti di nuovo piede nel negozio di tatuaggi.

Perchè Jungkook saluta Mina che esce dalla porta.

"Oh, meraviglioso," Hoseok mormora sotto voce, imprecando. "Un esemplare di cagna si sta avvicinando."

Mina, coperta da vestiti troppo sottili e stretti per la stagione, cammina disinvolta verso la porta, oscillando i fianchi, facendo tintinnare i tacchi esagerati sul pavimento ad ogni passo.

"Ecco dove sono i miei dispersi,"  sorride falsamente quando vede Jimin ed Hoseok. "Mi siete mancati."

Jimin abbassa la testa dietro di te, nascondendo una smorfia. Lasciando Hoseok nelle sue grinfie.

"Mina. Vedo che te ne stai per andare," Hoseok sbuffa, il sorriso è spento e falso, nulla in comune con la luminosità di quello genuino. "Che bello vederti. Ciao."

"Hey!" Mina lo chiama, ma Hoseok la ignora e si affretta ad entrare nel negozio, seguito da te e Jimin poco dopo.

Dentro, Jungkook è appoggiato al bancone con le braccia conserte. Nel secondo in cui la porta si chiude dietro voi tre, le sue spalle si rilassano e appassisce suo tavolo.

È vestito in modo leggero oggi, con jeans, stivali e un maglione color vinaccia fatto all'uncinetto, il quale contrasta impeccabilmente con i suoi capelli neri luccicanti. Il capo d'abbigliamento a maniche lunghe riesce a coprire tutti i tatuaggi sulle braccia, lasciando scoperto solo un po' di nero sulle clavicole e il collo, insieme alla croce sulla guancia.

"Giuro," Jungkook brontola, spostando un po' di ciocche nere dai suoi occhi. "A volte non riesco a fare a meno di immaginare di infilzarle l'occhio con la macchina per tatuaggi quando entra."

Jimin approva, borbottando, levandosi il cappotto per rivelare un maglione bianco panna sotto. Con un brivido, inizia a guardare un punto distante. "Ricordo la prima volta che l'ho tatuata. Penso stesse davvero cercando di afferrarmi le pa-"

"Basta così!" Una voce calda sbuca dal nulla, fermando Jimin a metà della frase audace.

"C'è una maledettissima ragazza di fronte a te, Jimin, è forse questo il modo in cui vuoi parlare?"

Vi girate tutti per vedere la fonte della voce,  rimanendo a bocca aperta quando vedete l'uomo in piedi sull'uscio della porta, illuminato da dietro dal sole del pomeriggio.

Blood Ink [Italian Translation]Where stories live. Discover now