SKINNY JEANS [ChanBaek]

Crazy About You

Baekhyun deglutí, era nervoso, elettrizzato; finalmente Chanyeol lo avrebbe trascinato ancora più in fondo.
"Ciò che non cambia è che tu debba essere punito" quelle parole gli rimbombavano nella mente.

"Sono andato in cartoleria oggi.." disse il più alto sorridendo, tirò fuori dallo zaino un pacchetto nuovo di puntine, "Alza la manica della maglia, devi provare quello che passo ogni volta che ho una crisi."
Il ragazzo non esitó nemmeno un secondo e liberò il suo avambraccio dalla stoffa inutile. Pur odiando il dolore e avendo una soglia di sopportazione molto bassa non poteva fare a meno di fremere per l'anticipazione di avere il suo gigante che gli forava la pelle.

"Channie mi ami ancora?" chiese il bassino mentre guardava l'altro avvicinarsi a lui con la puntina. Non sapeva cosa aspettarsi realmente e quando i due furono abbastanza vicini prese la mano libera del gigante e si sentí protetto. "Farei di tutto per te" pensó.
Il più alto gli strinse la mano sorridendo, mentre con l'altra fece appoggiare l'avambraccio del suo amato sulla scrivania, cosí da poter avere un punto di appoggio.
"Prendi un respiro" Disse mentre lo vide tremare.
Il bassino prese un respiro e dopo poco sentí la punta metallica forare la sua candida pelle.

Non era doloroso, non era sgradevole, era stupendo. Sentiva il proprio corpo come attraversato da scariche di piacevole dolore, si sentiva vivo finalmente, come ogni istante passato con Chanyeol. Baekhyun era vivo.
"Aah... Channie" Sussurrò.
Il gigante lo bació, dolcemente, lentamente, come il più basso fosse un lavoro d'arte prezioso e fragile. Le loro dita si intrecciarono, così come le loro lingue.

Nessuno dei due aveva gli occhi aperti durante il bacio, non avevano bisogno di vedere, non avevano bisogno di parlare, non avevano bisogno di spingersi oltre.
Era perfetto cosí, un secondo sospeso nel tempo e nello spazio. Roma. Seul. New York. Città del Capo. Non importava.
Che ora del giorno fosse, addirittura, che giorno fosse. Non importava.
A nessuno dei due interessava, poiché finalmente erano insieme.

Le labbra che si sfioravano, lingue che si accarezzavano diffondevano sensazioni inebrianti, come parole.

Chanyeol e Baekhyun si stavano dicendo "Ti amo", ma nel loro modo unico. Come due stelle binarie, che orbitano intorno ad un fulcro, il loro amore, indivisibili amanti cosmici legati da forze superiori e invisibili. Si scambiano materia, legandosi, intrecciandosi, attraendosi a vicenda; si illuminano l'un l'altra schiarendo il cammino nello spazio oscuro, ed, eventualmente, questo rapporto unico è la causa della loro stessa morte.

Da quel giorno il centro gravitazionale dei due ragazzi era diventato proprio il loro amore, nulla poteva separare le loro anime. E fu così che con il passare delle settimane Baekhyun si allontanò sempre più dagli amici e dal proprio fidanzato. Lui e Chanyeol trascorrevano il tempo risucchiati nella loro pazzia, nel loro amore, nel loro universo.

Nessuno era più importante di Chanyeol.

-

"Baek questo venerdí usciamo, è da due settimane che non passiamo un po' di tempo insieme, scompari sempre, salti anche la scuola" Disse Kyungsoo seccato.
"Scusami, ero con Chanyeol" Rispose sbadatamente Baekhyun.
"Due settimane passate con lui passate a tradire il tuo ragazzo, sai almeno per certo che sia stato lui a rubarti i pantaloni?" Chiese il primo evidentemente arrabbiato, mentre progettava di uccidere il suo migliore amico con il nuovo coltello della sua collezione.
" Ha la nostra foto, quella che non trovavo più... " Sussurrò imbarazzato il più alto.
L'amico lo guardò esterrefatto, non si spiegava cosa stesse succedendo: "Chiariscimi un dubbio. Tu lo sai e non lo trovi inquietante, ti ha stuprato e sei tranquillo, sei cambiato totalmente e non ti preoccupi più di nessuno che di lui.... Baekhyun, ti voglio bene, sei il mio migliore amico, ma devi essere sicuro di quello che fai. Non vorrei che-" il gufo fu interrotto.
" Lo amo... Lo amo più di me stesso... Ora basta, chiamiamo tutti e sta sera usciamo. Ok? " il più alto tagliò corto mentre arrossí violentemente.