Lo vedo nei suoi occhi come vorrebbe appartenere alla sezione A e non B, come vorrebbe avere le loro stesse possibilità e sbocchi professionali.
Mi rattristo nel sapere già che l'unico motivo per cui i servi vengono istruiti alla Morin, è solo per comodità.

Vogliono sei servi istruiti e non stupidi, senza fare alcun conto dei nostri sentimenti e desideri. È davvero crudele non permetterci di coltivare le nostre passioni come tutti.

Ed è ancora più triste sapere che non posso fare nulla per cambiare ciò.

Il mio cellulare vibra di nuovo.
Sarà ancora Erik che non avrà capito come fare il tema.

«Stai facendo qualcosa di importante donna impegnata?»
-Damon

Damon. Sorrido senza accorgermene neanche.

«Assolutamente si»rispondo.

«E come mai stai al telefono se sei impegnata?»

«Perché non sto capendo niente di matematica»ammetto.

«Ti aiuto io»

Cosa?

«Come dire che sei bravo in matematica Damon Piers»scrivo.

«È una sfida?»risponde e già mi immagino il suo sorrisetto malizioso.

«Se la vuoi vedere così»

«Apri la porta»scrive all'improvviso.

La porta? Perché mai dovrei aprire la porta di camera mia?

Mi alzo dalla sedia e aprendo la porta scorgo un Damon con in mano il cellulare e due ciambelle.

"Vuoi?"chiede indicando le ciambelle.

"Dovevi dirlo prima che avevi del cibo"rispondo prendendone una e facendolo entrare.

Chiudo la porta mentre addento una ciambella.

"Te l'hanno mai detto che hai la grazia di un elefante?"dice mentre mi guarda mangiare.

"Perché? Cos'ha la mia grazia che non va?"dico con la bocca piena di cibo.

"Assolutamente nulla camionista ubriaco"mormora.

"Sei venuto per darmi del camionista o cosa? Sai, dormivo anche senza"dico mentre vedo che si siede con tutta comodità sul mio letto.

"Calma calma, fammi vedere matematica"dice.

Sorrido ironicamente.
Andiamo chi vuole prendere in giro? Damon e la matematica? Non riesco neanche ad immaginarli.

"Come vuoi, ma vedi che non mi offendo se non riesci"dico porgendogli il libro.

Damon mi lancia un'occhiataccia prima di concentrarsi completamente sui problemi del libro.

Non lo sento parlare per tipo 5 minuti.

Cerco di soffocare una risata mentre mi siedo davanti a lui sulla mia sedia.

A momenti penso mi farà pena.

"Mi passi un foglio e una penna?"chiede.

"Ai suoi ordini"dico balzando giù dalla sedia.

Appena gli porgo il foglio e la penna, inizia a scrivere senza fermarsi.

"Non sei obbligato, tanto per ricordartelo"dico.

Damon appena finisce alza la testa verso di me.

"Tieni"dice porgendomi il libro e sdraiandosi sul mio letto chiudendo gli occhi.

Dangerous Love Where stories live. Discover now