54.

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Povs Caroline

Spero vada davvero tutto bene. Damon è riuscito ad andare con il signore poco fa e io sto cercando di intrattenere la festeggiata e la madre, così che non disturbino Damon con il suo piano.

"Scusa"dico allarmata facendo cadere uno dei tanti regali addosso ad un invitato il quale si volta verso di me e mi aiuta a raccoglierlo.

"Tranquilla, lavori qui o sei amica della festeggiata?"chiede non appena ci alziamo da terra.

"No io son-"

Questa voce.. mi è stranamente familiare. Guardo attentamente il ragazzo che ho davanti e la prima cosa che noto è il sorriso, un sorriso rassicurante, uno di quelli di cui ti puoi fidare ciecamente. E' davvero strana come cosa perchè anche se non l'ho mai visto in vita mia, ho una sensazione... qualcosa mi dice di averlo già visto, non so come spiegarlo.

"Scusa ma per caso.. ci siamo già incontrati da qualche parte?"

"Non credo di aver mai visto una bellezza del genere altrimenti me ne sarei ricordato, no?"sorride.

Annuisco sospetta e appena cerco di andarmene per la mia strada, questo mi blocca prendendomi per il braccio.

Mi volto verso la sua parte cercando di capire cosa possa volere.

"Scusa.. ma sono curioso, come ti chiami?"chiede con una strana scintilla negli occhi.

"E tu, come ti chiami?"chiedo a mia volta.

"L'ho chiesto io per prima"risponde

Devo pensare a qualcosa,cercare di ottenere del tempo, perchè ovviamente non posso dire il mio vero nome altrimenti salterà la copertura con Damon.

"Non dico il mio nome agli sconosciuti"dico cercando di staccarmi dalla sua presa.

"Ma io non sono uno sconosciuto"dice questa volta con un tono un po' più serio di prima, come se ci fosse un filo di verità in ciò che dice.

"Ah no?"chiedo.

"L'hai detto tu che ti sembravo familiare e ora che ci penso anche tu mi sembri familiare"

"Stai giocando a qualche gioco perverso?"chiedo cercando di capire le sue intenzioni.

Lui ride divertito e scuote la testa sospirando.

"Okay, facciamo che se mi regali un ballo... ti dirò qualcosa in più su di me"

Ora sono molto tentata dal ridergli in faccia.

"Qualcosa in più tipo cosa? Sai non sto cercando di sedurti, non sono interessata a te come ragazzo... solo..- sbuffo cercando di riorganizzare il mio pensiero senza ferire nessuno- mi sembra di averti già conosciuto da qualche parte e mi dà fastidio non riuscire a ricordare qualcosa"dico svuotando tutto ciò che mi passa per la testa. L'ultima cosa che voglio è un tipo che ci provi con me in questa situazione.

"Mi incuriosisci sempre di più sai?"dice guardandomi con desiderio negli occhi, e non desiderio carnale... è come se volesse qualcosa da me, qualcosa che io non so di avere a quanto pare.

"Non credo, sono una ragazza semplice che deve andare ad aiutare con questo"dico indicando il pacco da regalo che ho in mano e che pesa sempre di più.

Lui sorride e senza il minimo sforzo me lo prende e lo mette sopra la sua spalla.

Io per riuscire a tenerlo in mano devo usare tutta la mia forza vitale e poi lui in neanche mezzo secondo lo prende senza sbattere ciglio e lo posa sulla sua spalla... okay, Caroline.. devi andare in palestra.

"Facciamo che ti aiuto con questi e tu mi concedi un ballo.. va bene?"chiede sorridendo.

"Facciamo che tu mi aiuti, mi dici come ti chiami e perchè mi sembra di averti già visto e silenziosamente te ne vai?"rispondo cercando di sembrare il più convincente possibile.

"Sei davvero una bella tipa"ride divertito.

"Perchè ridi? Io sono serissima"

"Solo un ballo.. ti prego, non te ne pentirai"dice inumidendosi le labbra.

Incrocio le braccia al petto valutando la situazione..

voglio davvero capire chi sia, e perchè ha un'aria così familiare.. quindi cosa sarà mai un balletto..?

"Ti dirò qualcosa che sicuramente ti aiuterà con i tuoi ricordi, ci stai?"chiede ancora.

Annuisco ottenendo un suo smagliante sorriso in cambio.

"Coraggio, finiamo qua..così possiamo avere tutti e due ciò che vogliamo"dice mettendo il regalo in cima allo scaffale senza il minimo sforzo.



"Si"mormoro cercando di ignorare la strana sensazione che ho ogni volta che lo guardo.

Povs Damon

"Eccolo qui ti piace,dal vivo è ancora più bello. Puoi notare tutti i particolari da vici-"

"Si molto bello, ora o mi dici che fine ha fatto Melanie o non esiterò a ficcarti questa pallottola in testa"dico con la pistola puntata sul suo cranio.

"C-Calmati... io n-non"balbetta alzando le mani in segno di resa.

"Continua a camminare e portami nel tuo studio, sono sicuro che lì ci sarà qualcosa"dico freddamente spingendolo.

Lui annuisce e cammina fino ad una porta, dopo di che la apre e quando siamo dentro tre uomini mi puntano la pistola contro.

"Pensavi davvero di ingannarmi in questo modo?" dice "Chi sei e perchè vuoi Melanie?"

Sorrido squadrandolo dalla testa ai piedi.

"Se non dici ai tuoi uomini di mettere giù le pistole, dirò a qualcuno di sparare a tua figlia o a tua moglie... o aspetta.- dico facendo finta di pensare-perchè non a tutte e due?"

"E pensi che me la beva?"dice alzando il tono di voce.

Piano piano estraggo il cellulare dalla tasca e dico "Permettimi di mostrarti che non sto scherzando per niente"dico duramente.

"Pronto Edward... c'è qualcuno che pensa io stia giocando.. puoi-"

"Certo che si fratello"risponde Edward capendo al volo e mettendo la fotocamera esterna.

Ruoto il telefono verso l'uomo che ho davanti, il quale sbianca immediatamente e con un'espressione impaurita ordina ai suoi uomini di mettere via le loro pistole.

"Che cosa vuoi?"chiede.

"Ora possiamo ragionare.."dico sorridendo soddisfatto.





Dangerous Love Where stories live. Discover now