25.

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Pov's Caroline

Violet sta fissando un punto fisso da mezz'ora mentre pensa a qualcosa.
Sicuramente dev'essere molto importante visto che sembra essere totalmente assente.
Vorrei tanto sapere cosa le riempie i suoi pensieri.

"Violet tutto bene?"chiedo schioccando le dita di fronte a lei.

"S-si..perché?"chiede tornando a guardarmi.

"Non lo so sembravi nel tuo mondo"

Lei sorride e risponde "Stavo solo..
ecco... pensando a una cosa, sai non avrei mai pensato di essere qua con te un giorno"

E a chi lo dici.

"Già, non l'avrei mai detto anch'io " rispondo.

Ho sempre pensato a Violet come una ragazza viziata e con tutto quello che voleva nella vita.

"Ora stai meglio?"chiedo" l'effetto della droga è svanito?"

"Si, era una piccolissima dose, ormai dev'essere uscita dal mio corpo"

"Bene allora è meglio se torniamo in palestra " dico mostrandole l'orologio sul mio polso.

Violet annuisce e dopo aver bevuto un po' d'acqua ci dirigiamo in palestra.

"Stai meglio vero? Se non ti senti bene possiamo andare in ospedale"dico quando ormai stiamo per arrivare davanti alla palestra.

"Sto bene Caroline, fidati" sorride.

"È meglio se stai in panchina e se non ti senti bene dimmelo"

Ho paura che magari l'effetto della droga non sia sparito del tutto e che stia ancora male.

Quando sto per aprire la porta della palestra per entrare Violet mi blocca la mano.

"Aspetta!"dice.

Mi volto verso di lei e la guardo aspettando che dica qualcosa.

"Ecco ..io ...mmhh... io volevo..."

"Si..?" La incito.

" volevo solo dirti.. g-grazie" dice sorpassandomi e lasciandomi lì.

Sbaglio o Violet mi ha appena ringraziato?

Stai sognando.

Mi dó un pizzicotto per svegliarmi ma a quanto pare non sto sognando.

Prova a darti uno schiaffo, magari così ti svegli.

Mi schiaffeggio la guancia più volte.

"Se volevi essere picchiata potevi anche dirlo sai"

Oh no.

Ci mancava solo lui oggi.

Damon.

Mi volto lentamente e lo vedo con la fronte sudata e un asciugamano sulle spalle, è appogiato al muro.

Perfino quando suda è bello, questa è un'ingiustizia bella e buona.

Faccio finta di non averlo sentito e cerco di entrare in palestra anche se la mia strada viene bloccata dal suo muscoloso braccio che mi vieta di passare.

"Dov'eri finita?" chiede come se gli importasse davvero.

"Non sono affari tuoi" rispondo cercando di passare.

"Devi sempre essere così scontrosa con me?"

Come, prego?

Non gli rispondo neanche e vado a destra cercando di passare ma si sposta anche lui.

Dangerous Love Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora