17.

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"Vieni Caroline, Siediti vicino a me" dice mia madre indicando la poltrona.

Mi siedo e intanto sorseggio la buonissima cioccolata calda.
"Ti piace figlio mio?"chiede mia madre riferendosi alla cioccolata.

"Oh s-si è deliziosa, grazie mille signora Night " dice timido.

Dopo dovrò parlare con lui,
"Non darmi del lei, dammi pure del tu. Mi hai portato mia figlia e dio solo sa quanto mi sia mancata quindi se vuoi puoi considerarmi come una tua seconda mamma" risponde sorridendo.

Mia madre è sempre stata così con qualsiasi persona mi sia stata d'aiuto in qualcosa.
Ma Damon sembra quasi spaesato e stupito.

Sorride e guarda mia madre con occhi pieni di gioia.
"Va bene ... m-mamma" dice quasi in un sussurro.

"Allora dimmi, Caroline ha già ficcato il naso in qualcosa?"

La cioccolata mi va di traverso.

"Oh non immagina quanto"

Ehi ci sono anch'io!

"È sempre stata così .... sfacciata ecco"

Sfacciata?

"Mamma!" La sgrido.

"Se vuoi ti faccio vedere.."

Ti prego fa che non siano le foto
Ti prego ti prego ti prego

"..le sue foto di quando era piccola.
Aveva due guanciotte rosse tenerissime!"dice con sguardo nostalgico.

"Non credo sia interessato" cerco in qualunque modo di evitare questa catastrofe.

Quelle foto dovevo bruciarle quando ne avevo avuto l'occasione.

"Certo perché no?"sorride lui.

Perché? Perché a me?
Maledico mentalmente quelle stupide foto.

"Vado a prenderle aspettate..." dice piena di felicità uscendo dal salotto.

Colgo l'occasione è gli dó un calcio più forte del dovuto.

"Ahia! Ma dico sei impazzita?!"Si massaggia il punto dolorante.

"Perché vuoi vedere le mie foto?!"esclamo.

"Perché si"

"E che risposta è 'perché si'"Mi lamento.

Lui non fa in tempo a rispondere che entra mia madre con in mano un vecchio album fotografico.

Sembrerà incredibile ma quell'album è immortale.
Esiste dai tempi dell'infanzia di mia madre e ancora ora è intatto e sembra pure nuovo.
Scommetto che delle streghe ci hanno fatto un incantesimo.
Ne sono sicura.

Damon inizia a sfogliare le pagine e a commentare ogni singola foto con mia madre.

Passano le foto più imbarazzanti da quelle con il mio orsacchiotto Wandi a quelle mentre piango perché un bambino mi aveva spinto a terra facendomi cadere il gelato sui miei vestiti.
Lui ride praticamente sempre.
È tutto rosso sulle guancie.

"Insomma avevo la bimba più bella del mondo" dice mamma con occhi felici.

"Oh si proprio bella " commenta Damon cercando di non scoppiare scoppiare a ridere di nuovo.

Io lo ammazzo.
Definitivamente.

Mia madre assume un'aria triste non appena vede una foto.
Quella di mio padre.

"John"mormora accarezzandola lentamente.
Le scende una lacrima dagli occhi che subito si asciuga.

Papà. Ecco chi può farla piangere ... Papà.

"Se solo fosse qui con noi ora...
dove sei finito John...Dove sei?" Dice a bassa voce senza staccare gli occhi dalla foto.

Ormai non c'è. Quell'uom se n'è andato alla mia nascita mamma, devi accettarlo. Non c'è più.

Questo avrei voluto dire ma ho preferito stare zitta sperando che mamma cambiasse argomento.

"Caroline ti sarebbe piaciuto... è proprio come te... Tu non lo consci ma-"

"Appunto.
Io non lo conosco mamma e mai l'ho conosciuto quell'uomo"

Un silenzio profondo irrompe in casa dopo le mie parole.

Prima che possa dire ancora qualcosa e rovinare tutto decido di uscire per prendere un po' d'aria.

Vado sul vecchio davanzale e mi siedo.

Odio quando fa così, quando finge che quell'uomo sia qualcuno d'importante.

Perché deve sempre tirarlo fuori e giustificare le sue azioni?
Lui non ha fatto altro che farci soffrire in continuazione.

Lui non c'è e non ci sarà mai.

Forse delle volte mi immagino una vita in cui lui è accanto a noi. Magari io frequento una bella scuola e non sono una serva dei Piers.
Magari mamma sarebbe più felice e non avrebbe quelle crisi di pianto la notte prima di dormire.

Magari non era previsto tutto ciò.

"Gli occhi"

Damon.

"Cosa hai detto?" chiedo non capendo.

Si siede accanto a me e inizia a tirare dei sassi sulla strada.

"Ho detto 'occhi' " risponde come se mi stesse dicendo ehi Caroline 1+1 fa 2.

"E perché?
Ho capito che stai impazzendo ma adesso raggiungi livelli estremi"

"Hai detto che non conosci tuo padre "

"Già e allora?"

"Invece un po' lo conosci"

Okay è impazzito.

"Hai la febbre? " chiedo toccandogli la fronte.

Lui sbuffa e mi blocca la mano con la sua che al confronto sembra un minion.

"Tuo padre un po' lo conosci sei tu che non vuoi ammetterlo"

Cerco di togliere la mano ma lui la tiene stretta a sé.

"I tuoi occhi sono quelli di tuo padre. Marroni cioccolato. Marroni terra.
Quel marrone dolce... quel marrone terra, quello delle foglie d'autunno,quello dei tronchi degli alberi. Quel marrone dà sicurezza anche alla persona più insicura e fragile del pianeta.
E quel marrone ce l'avete solo tu e tuo padre.
Quindi tu- dice toccandomi la fronte- un po' lo consci tuo padre... dopotutto"

Rimango immobilizzata.
Il mio cuore sta battendo all'impazzata e le mie guance sono sicura staranno andando a fuoco.

Non pensavo potesse dire certe parole e fare certi ragionamenti. Non pensavo sapesse essere dolce.

Il modo in cui ha descritto il colore dei miei occhi mi ha lasciata letteralmente senza parole.
Non sarei riuscita a dire due parole sui miei occhi, li ho sempre trovati dei comuni occhi marroni.

"Io un po' conosco papà..."mormoro con un filo di speranza nella mia voce.

"Si Caroline, tu lo conosci.
Devi solo imparare a guardare meglio le cose" dice lasciandomi finalmente la mano.

Devo guardare meglio le cose.
Anche se questo non cambia il fatto che io non perdono mio padre.
Però è come se ora il dolore verso di lui si sia un po' alleggerito, lo sento meno pesante sul mio cuore.

Mi porto una mano al petto e sorrido.

"Pensi ancora che sia pazzo?" Sorride.

"Il pazzo più intelligente del mondo" ridacchio.

"Ovvio" dice fiero di sé.
"Peró questo pazzo vuole finire quella buonissima cioccolata, entriamo?" Si alza e mi dà una mano.

Annuisco stringendogli la mano e rientriamo in casa insieme.




































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