Capitolo 20

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<< Ragazzi! >> ci raggiungono al tavolino, Sara, MJ e Liz e, poggiando le buste per terra, si siedono con noi.
<< Avete finito i vostri acquisti? >> chiede Ned.
<< Si, appena un minuto prima che mi mandassi il messaggio, Pet >> mi sorride Liz accanto a me e ricambio anche io con lo stesso sorriso. Cerca la mia mano sul tavolo e la prende, mostrando, un po' troppo, l'amore che prova nei miei confronti. Subito intorno tavolo si crea un'aria di tensione e subito mi sento in dovere di ritirare la mano per prendere il menù. Arriva il cameriere << Ragazzi, cosa ordinate? >>
Risponde Michelle << Cinque cioccolate Spidey >> .
Ebbene sì! Hanno dato il mio nome ad una delle cioccolate migliori del posto. Questo è successo un paio di mesi fa.
Sara mi lancia uno sguardo perplesso dall'altra parte del tavolino,  con un sorrisetto come per chiedere spiegazione ed io rispondo con delle spallucce e inarcando le sopracciglia.
Sposto lo sguardo dietro di lei, dove c'è un cartello pubblicitario tecnologico, dov'è proiettata l'immagine di una tazza è una riproduzione di me, o meglio Spider-Man, che si cala da una ragnatela...una riproduzione non proprio fedele all'originale! Il rosso del costume non è per niente uguale a quello vero: è più sbiadito!
<< Ragazzi, non trovate anche voi che Spider-Man sia fighissimo? >> mi giro verso Liz che ha parlato e appoggia entrambi i gomiti sul tavolo e con i palmi delle mani sostiene il suo mento. << Questo non vuol dire che non ti amo, Pet! Però lui è fighissimo! >>
<< L-lui o lei: non sappiamo la sua vera natura>> mento io.
<< Adiamo, Peter! Lo sanno tutti che Spider-Man è un ragazzo!
Lo dice anche il suo nome!>>
<< Vogliamo parlare di Spider-Girl?! È fortissima anche lei! >> si intromette Sara onorando la sua doppia immagine.
Io leggermente scuoto la testa, abbassando lo sguardo e ridendo, chiudo leggermente gli occhi.
<< Nah, per me è solo un'intralcio che gli sta alle calcagna, e che gli ha copiato il nome! >> afferma Liz e vedo incupirsi lo sguardo di Sara che diventa serio, rendendo gli occhi delle piccole fessure: so per certo che si è offesa. Non posso fare a meno che ridacchiare durante questa scena!
<< Me lo ha dato Stark il nome >> capisco benissimo ciò che dice sotto voce, con il mio senso sviluppato dell'udito.
Il cameriere porta le cioccolate calde in delle tazze bianche col logo del bar, con sopra panna montata e marshmallow.
<< Mmmh! Che buone! >> dice Michelle mentre annusa il tutto.
Io affondo il mio muso nella panna e bevo un po' della delizia che ho in mano.
Ad un certo punto scoppia una risata unisona, inaugurata da MJ che mi indica senza dire una parola.
Io non capisco il motivo ed è Liz ad informarmi
<< Vieni qua! >> si avvicina a me con un fazzoletto e mi pulisce i baffi di panna che solo ora ho notato. << Quanto sei carino! >> esclama lei. D'istinto mi pulisco la bocca con il dorso di una mano: credo di essere diventato rosso come un peperone...DANNATE GUANCE MULTICOLORE!

Abbiamo finito di bere la nostra cioccolata calda, e tra una chiacchiera e l'altra, sono arrivate le 20:00 e ci alziamo dalle sedie attorno al tavolino. Ormai il centro commerciale brulica di persone che si affrettano ad ultimare i regali natalizi, mentre prima non c'era quasi nessuno: in effetti la gente lascia la propria casa durante la sera, per farsi una passeggiata tranquilla con la famiglia, anziché, passeggiare con la frenesia di chi ancora lavora e corre da una parte all'altra probabilmente in ritardo.
Ci avviamo verso l'uscita, quando si presenta il senso di ragno.
Cosa c'è adesso?
Mi giro.
Il mio corpo si muove da solo e prendendo i miei amici, per istinto li faccio cadere a terra, con me per evitare che si facciano male con i detriti di un'esplosione a pochi passi da noi.
Sento i miei amici tossire per il fumo e subito mi rialzo guardando in alto, cercando di scovare qualcosa tra il grigio. Mi guardo intorno per assicurarmi che gli altri stiano bene ma vedo che Liz non c'è: sarà scappata, senza di me, appena esplosa la bomba.
Guardo Sara, rispondendo al cenno del capo.
Corro più veloce che posso tra la folla agitata e urlante e raggiungo un angolo nascosto. Qui posso togliermi i vestiti, che attacco al muro con una ragnatela. Metto la maschera ed esco dal nascondiglio, lanciandomi con le ragnatele verso il punto X.

Spider-Man [in revisione]Onde histórias criam vida. Descubra agora