Capitolo 6

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<< Secondo giorno di scuola a New York! >> esclama saltellando verso la cucina.
<< Buongiorno ragazzi! >> dice May mettendo i pancake nei piatti.
<< Buongiorno zietta >> mi siedo a tavola.
<< Oggi è un giorno speciale! Vero Peter? >> chiede May.
<< Mh? >> alzo la testa con la bocca piena e sporca di sciroppo d'acero.
<< Buon compleanno Peter caro! >> mette sulla tavola una piccola torta con 16 candeline sopra.
<< Oh! Non sapevo che fosse il tuo compleanno! Tantissimi auguri!! >> esordisce  Sara.
<< Oh..Ehm...grazie >> mi pulisco la bocca e sorrido timidamente.
<< Coraggio soffia sulle candeline! >> esclama May.
<< Tanti auguri a teeeeee.... >> Sara comincia a cantare una canzoncina, suppongo in italiano, che si avvicina molto ad "Happy Birthday To You" : è davvero carina!
Soffio sulle candeline.

<< Bleh!>>
<< Cosa c'è che non va, Peter? >> Siamo sul marciapiede verso la scuola e si ferma di colpo guardandomi con i suoi occhi che adesso paiono color cioccolato.
<< Guarda..>> la faccio voltare e indico un qualcosa di viscido su un tombino che cola nei buchi.
<< Cos'è? >>
<< Non so>> dico avvicinandomi <<ma credo che non veda l'ora di farsi analizzare dal laboratorio della scuola.>>
Prendo una provetta dallo zaino e mi piego raccogliendo un po' di quella robaccia.
<< Seriamente porti nello zaino delle provette? >> si lascia scappare una risatina.
<< Ognuno ha... le sue fissazioni. >> ....

3ª ora: chimica, l'ora perfetta per analizzare il "Il Vomito di Elfo" nel laboratorio -nome inventato da Ned nell'ora di letteratura-.
Non bado a ciò che dice il professore. Sono troppo concentrato con questa cosa.
Cerco di analizzarne i contenuti.
<< Allora? Hai scoperto qualcosa, Einstein dei poveri? >> sussurra a un punto Sara.
<< Ah...ah... molto divertente...comunque non proprio: sappiamo che proviene da una fogna... e può essere che... >>
<<... e scommetto che Parker ci dirà il nome di questo elemento. >> il professore si è accorto che non stavo ascoltando. Diamine...
<< Il 56º elemento>> mi sussurra per fortuna Ned.
<< Bario, metallo alcalino terroso. >> rispondo io.
<< Giusto, continuando con la spiegazione... >>
<< Grazie amico >> gli faccio segno di un pugno che ricambia. << Sempre pronto>> continua lui.
<< Come facevi a saperlo? Io non avevo nemmeno capito a pieno la domanda! >> sussurra Sara.
<< Conosco tutta la tavola periodica a memoria, è semplicissimo! >> rispondo.
<< Parli sul serio? >>
<< Ehm.... s-si.... >> mi gratto dietro la nuca abbassando lo sguardo, scommetto che le mie guance adesso sono di colore rosso.
<< Secchione! >> ridacchia sotto voce. 
Faccio una smorfia. << Continuando con il Vomito di Folletto, credo che... >> continuo a spiegarle la mia teoria.

Essere un genio della scienza non è per niente male!
Grazie al mio piccolo/grande cervello siamo riusciti a rintracciare la provenienza della sostanza verde, che come previsto si trovava dentro le fogne.
<< Oh, ma che schifo! >> dico tappandomi il naso e sventolando la mano per cercare di mandar via il cattivo odore, che nonostante la tuta, riesce ad entrare nelle narici.
<< Oh! Non sei mai stato a casa mia nella stagione dei cavoli. Le mie narici sentono ancora quell'odore che si sente per tutta casa della nonna... bleah...>>
Ridacchio.
<< La nonna riempie la cucina di cavoli e broccoli e...>>
<< Sh-sh-sh... >> la zittisco un attimo. << C'è qualcosa che non va... >>
<< Ho sbagliato qualche parola? >> chiede lei portandosi l'indice sulle labbra coperte dal tessuto.
<< No.... guarda lì.>> Indico il muro sporco della stessa sostanza che si trovava stamattina sul tombino.
<< Caren, rilevi qualcosa? >>
Nessun rilevamento. A quanto pare nessuno si trova in questo tunnel.
<< chi è Caren? >>
<< oh! È la voce del mio costume! >> picchietto col dito indice sul tessuto sulla mia testa. << Non ha rilevato niente purtroppo...>>

Continuiamo a camminare seguendo l'acqua che provoca delle onde come piccoli tsunami.
Si sentono dei rumori strani come ferro battuto provenire da più in fondo.
In più il "Vomito di Folletto" continua ad essere sempre più presente sulle pareti.
<< Dobbiamo creare un piano. >> batto il pugno sulla mano aperta. << Io sul soffitto e tu per terra e... >>
<< Peter... >>
<< Si lo so, non è un gran piano, ma... >>
<< Peter... >> indietreggia indicando una cosa sopra di me. Mi tocco la testa e guardo poi le dita, imbrattate della stessa sostanza verde viscidosa.
Guardo in alto e trovo, nel semi-buio, degli occhi gialli che mi fissano e che poi provano a venirmi addosso.
Io cerco di scansarmi. DANNATO SENSO DI RAGNO NON FUNZIONANTE!
Lancio una ragnatela sul soffitto e mi tiro su appiccicandomici.
<< Corri! >> ordino alla mia compagna e comincio a fare lo stesso anche io dopo aver fatto un salto e aver toccato terra.
Prendiamo due strade diverse e sento una specie di ruggito.
Continuo a correre e non mi fermo.
Dopo poco esco dal tunnel in cui mi trovavo e finisco in uno spazio dove ci sono più entrate.

Ora dove vado?

Mi guardo intorno.
Sento ancora dei rumori di artigli sulle tubature, probabilmente provenienti da quella cosa.
<< Caren, dove vado? >>
Non riesco ad individuare vie di fuga, il segnale qui è assente.
Mi giro ancora una volta e all'improvviso mi trovo la figura di Spider-Girl che mi travolge.
<< UHO! >> inciampiamo e cadiamo per terra rotolando.
Mi ritrovo sopra di lei.
Si crea un aura di leggerezza e sospensione, come se mi sentissi libero e allo stesso tempo incatenato nei suoi occhi, che ancora una volta riesco ad intravedere dietro le lenti nere... ma veniamo subito interrotti perché mi arriva un pugno sul fianco che mi fa sbattere ad uno dei muri.
Mi rialzo subito.
<< Chi sei?! >> che domanda inutile che ho fatto...non me lo dirà mai: CONTINUA COSÌ PETER!
Lo provo a bloccare alla parete con delle ragnatele e in questo mi aiuta anche Sara, ma con nostra grande sorpresa si libera e corre verso di noi.
<< Cosa c'è?! "Mamma Vomito" non ti ha dato la pappa?! >> lo provoco.
Lancio una ragnatela e prendendolo dal corpo, lo butto contro il muro.
Sara si fionda su di lui cominciandolo a colpire con pugni e calci ma la scaraventa per terra.
<< Spider-Girl! Tutto okay?! >>
<< Si, non preoccuparti>>
Non voglio che si faccia male.
Vado contro di lui e con le mie forze lo scaravento contro il pavimento: impara a toccare i miei amici.
Nel mentre cerco di riempirlo di pugni però, il mostro mi graffia, rovinando la mia tuta e causando dei tagli più o meno profondi sul mio petto. Bruciano.
Per fortuna arriva Sara che mi prende e si dondola su una ragnatela arrivando ad un'entrata per uno dei tunnel.
Cerco di trattenere il dolore ma dalla mia bocca credo che stiano uscendo delle lamentele, perché dice:
<< Non preoccuparti, Bimbo Ragno, ci penso io a te >> .
Si assicura che uscendo dal tombino siamo abbastanza vicino a casa mia, ma nascosti ed esce, ritornando sulla strada...

Spider-Man [in revisione]Where stories live. Discover now