Capitolo 13

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<< Ehi, Bimbo Ragno! >> mi richiama <<mi è venuta un'idea >> dice Sara aprendo il vano motore di un'automobile.
<< Se con la batteria di una delle auto, riuscissimo a creare un varco abbastanza grande da far uscire tutti? >> dice prendendo in mano le pinze della batteria.
<< Hai ragione! >> vedo accanto a lei.
<< Si! Due a zero per Spider-Girl! Io la mente, e tu il braccio! >> dice con aria spavalda.
<<Non esageriamo ora, però >> ridacchio.
Punta il polso verso dei pilastri. << Perfetto! Ho finito le ragnatele! >> dice passandosi una mano sulla faccia coperta.
<< Te le ricaricherò domani a scuola >> la avviso aiutandola con i fili.

Riusciamo a creare il varco tra la melma verde e facciamo uscire le persone.
Stiamo per uscire anche noi ma...
<< Non così in fretta >> ci richiama una voce familiare e robotica -e no, non è Tony Stark nell'armatura Metallica da Iron Man-.
Ci giriamo lentamente. Troviamo... l'AVVOLTOIO?! COSA?!
<<Tu...>> dico con acidità attivando in me la "modalità difesa".
<< Ciao, Pedro, da quanto tempo che non ci si vede! Come stai?! >> Adrian Toomes alza la maschera in metallo davanti al viso e cammina verso di noi con le ali meccaniche dietro la schiena.
<< Il mio nome è Peter e ora che ti vedo, molto male. >>
Si fa una risatina <<Molto divertente, Spidey>> rimarca le lettere dell'ultima parola.
<< Oh, ma chi è lei? >> sposta lo sguardo su Sara << la tua valletta o una tua fan sfegatata? >> ridacchia.
<< Per la cronaca, signor "Hounbruttogustonelscegliereuncostume" , io non sono né la valletta né la fan sfegatata di nessuno...tranne di Shown Mendes....ma di certo non del Bimbo Ragno! >> dice avanzando verso di lui, poi puntando un dito contro di me.
Adrian ridacchia.
<< Coraggiosa la ragazzina >> va verso di lei che resta ferma. Sono pronto ad agire: non voglio che si faccia male, e scommetto che è qui per me.
Il senso di ragno. Sta per succedere qualcosa.
<< Patetica. >> l' Avvoltoio spiega le ali e con la forza la scaraventa contro una colonna del ponte. Corro verso di lei e salto ma, con tutta la potenza che ha usato Adrian, non riesco ad evitare l'impatto. Il pilastro cede e trascina Sara fuori dalla struttura anche se coperta da bava verde, infatti crea un varco nella sostanza.
D'istinto mi lancio fuori anche io, prendendola al volo con un braccio e con l'altro sparo una ragnatela verso la struttura che mi permette di dondolarmi e arrivare dall'altro lato. Poggio i piedi su un pilastro alto che sorregge il ponte, tengo Sara in braccio che ha perso i sensi.
La guardo: è così dolce e vulnerabile... così bella...
<< Bimbo Ragno >> la voce di Stark mi richiama dai miei pensieri.
<< Bel lavoro. Ora portiamola alla torre. >> detto questo, se ne vola via.
Bene, dovrò portarla io lì a quanto pare.
La tengo e mi lancio, dondolandomi per i palazzi.

Sono qui, nella Stark Tower ad aspettare che Sara si svegli. Sono seriamente preoccupato per lei: è da più di 30 minuti che sta qui, su questo letto.
<< Ho visto quello che hai fatto oggi >> mi giro e vedo Tony che cammina verso di me con le mani in tasca del costoso pantalone.
<< Cosa intende? >> chiedo spostando lo sguardo su Sara.
<< Hai salvato quelle persone, senza fare danni e hai salvato anche lei, si vede che c'è un certo....feeling tra voi due>>
<<secondo lei si risveglierà >> chiedo guardando un punto fisso sul letto.
<< Lo sta già facendo >> indica con un cenno del capo, lei che apre lentamente gli occhi.
<< Sara! >> mi alzo dalla poltrona accanto al letto e mi siedo invece su di esso.
<< Ciao..Bimbo Ragno >> dice un po' debole.
<< Questa volta mi hai fatto aspettare tu >> sorrido.
<< Stavo sognando degli unicorni >> ridacchia sistemandosi e mettendosi seduta, in questo la aiuto.
<< Immagino >> sorrido.
Ancora. Quella sensazione di leggerezza, sospensione e incatenamento. Mi avvicino lentamente a lei senza staccare i miei occhi dai suoi. Rimaniamo un attimo così ma squilla il mio cellulare.
<<Dovresti rispondere...>> mi avvisa lei.
Mi riprendo dai pensieri <<Ah...s-si...g-giusto..>> prendo il cellulare e vedo che sul display appare il nome di mia Zia.
<< Peter?! Dove sei finito?! >>
<< Sto bene zia >> dico alzandomi dal letto.
<< Ritornate subito a casa! >> detto questo riattacca.
Sospiro << Pronta a tornare nelle grinfie di zia May incazzata? >> dico sorridendo.
Lei ridacchia e annuisce.

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