Capitolo 13

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Nico si riteneva un pazzo.
Oh dei, che stupido idiota era stato.
Baciare così Will Solace... roba da matti.
Appena le labbra di Nico si scontrarono con quelle del medico, le guance del figlio di Ade si tinsero di rosso intenso, peggio addirittura di un peperone.
Non sentiva il ragazzo ricambiare, le loro bocche erano semplicemente incollate, e già il corvino sentiva crescere dentro di se tanta, tanta agitazione.
Lentamente però, molto lentamente, il più piccolo percepì la mano calda di William sulla propria guancia color cremisi, e il suo cuore cominciò a ballare la samba.
Le labbra del biondo si mossero sotto le proprie, come per cercare una posizione più comoda, per poi dischiudersi e cercare di approfondire quel bacio inaspettato.
Nico non ci capì più niente, l'unica cosa che fece fu solo lasciar andare un lieve sospiro, per poi accettare la lingua di Will che picchiettava insistentemente sui propri denti, chiedendo l'accesso.
E fu allora che quello strano contatto si trasformò in un bacio vero e proprio, con le loro labbra che si muovevano all'unisono, le dolci carezze di Will che toccavano, anzi, sfioravano appena il viso di Nico, come se il dottore temesse di fargli male, di essere troppo rude.
E invece Nico lo reputava perfetto.

Appena le loro labra si staccarono, la prima cosa che Nico fece fu abbassare il capo, imbarazzato come non mai, e portarsi le mani sul viso, come a nascondersi.

Will nel frattempo lo osservava stupefatto, non si sarebbe mai aspettato un gesto tanto audace quanto stupendo da parte sua, specialmente dopo ciò che era successo quella mattina.
Fece un respiro profondo, chiudendo gli occhi meditabondo, poi gli prese la mano e la tenne tra le proprie, in un gesto che volle essere di affetto e approvazione.
Aprì nuovamente gli occhi, e le sue labbra si incresparono di un dolce sorriso che lasciò totalmente stupefatto il nostro corvino.

-Che c'è?- chiese il biondo, mordicchiandosi il labbro inferiore dall'agitazione provata in quel momento.
-Ho fatto qualcosa di sbagliato?- mugugnò ancora, avvicinandosi un po a Nico e guardandolo con i propri occhioni azzurri, chiari e preziosi come zaffiri, mentre ancora teneva la sua mano.

Nico non poté far altro che ricambiare la stretta, e scosse il capo in risposta alla sua domanda, abbassando poi lo sguardo sulle loro mani intrecciate.
Sorrise appena nel constatare che la mano di Will era davvero molto più grande e forte della propria, ma che comunque il biondo la teneva con così tanta dolcezza e delicatezza che pareva portasse guanti di velluto.

-Nico? Va tutto bene? Cos'è quel sorrisino?-
Will gli si avvicinò un altro poco, inclinando il capo di lato e osservando il dolce sorriso dell'altro.

-Cosa sono tutte queste domande? Che c'è Solace hai paura che scappi?-
Chiese allora Nico, alzando lo sguardo sul ragazzo, ancora sorridente.

Will aveva davvero paura che il ragazzo potesse scappare. Aveva capito il proprio errore, voleva rimediare, ma non si aspettava di certo un bacio da parte del corvino.
Il figlio di Apollo aveva peccato di egoismo, pensando che Nico ricambiasse il suo profondo affetto, e quando aveva visto il ragazzo baciare quel Jackson, si era sentito sprofondare.
Ma ora invece era li, con la mano intrecciata a quella del figlio di Ade, si erano scambiati un lungo e amorevole bacio, tutto stava andando alla perfezione.
Dei, vi prego, fate in modo che questo ragazzo non mi lasci più.

-Si, sinceramente ne ho paura.-
Sussurrò allora Will, in risposta alla domanda che Nico gli aveva posto, senza però poter evitare che un piccolo sorriso gli increspasse le labbra carnose.

-Non vado da nessuna parte.-
Ammise allora Nico, guardandolo e sorridendo alla sua affermazione, appoggiando il capo alla spalla del ragazzo e chiudendo gli occhi, rilassandosi grazie al calore della mano dell'altro e ai raggi del sole che filtravano sottili attraverso le foglie degli alberi.

-Anche perché ora che ti ho qui accanto a me non mi sfuggirai tanto facilmente, caro Di Angelo.-
Will lo osservava come incantato, i capelli così scuri dell'altro, le palpebre socchiuse, le sue labbra lievemente piegate in un sorriso, quell'espressione rilassata sul viso che gli donava così tanto, ma che purtroppo non si vedeva spesso, anzi quasi per niente.
Quello che sentì uscire dalla bocca del ragazzino fu solo un lieve mugolio, misto tra il divertito e il finto infastidito, poi, dopo qualche minuto di silenzio, udì il respiro dell'altro farsi regolare, e sorrise con tanta, tanta dolcezza.
-Non avevi già dormito abbastanza, raggio di sole?-
Chiese allora William a bassa voce, per non svegliarlo, prima di lasciargli un tiepido e dolce bacio tra i capelli, e tenerlo tra le proprie braccia come per proteggerlo, per fargli da scudo contro ogni male, come fin dall'inizio si era ripromesso.

ZALVE
SCUSATE PER IL RITARDOH
Spero che comunque gradiate il capitolo :333
Lolllll è quasi finita la storiellah
Poi faccio la seconda
Meibi *-*
Gnagna

Will: *porge una rosa nera a Nico con fare puccioso*

Nico: *guarda Will e sgrana gli occhi* Maria Di Angelo io esco.

Okay basta.
Alla prossima ¤-¤

Doctor's Orders || SolangeloOnde histórias criam vida. Descubra agora