Capitolo 12

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Nico si svegliò facendo una smorfia, con la sensazione di essere osservato da qualcuno.
Aprì piano gli occhi, ancora impastati di sonno, stropicciandoseli e sbadigliando senza alcun ritegno.
Inizialmente rimase semplicemente appoggiato all'albero, ancora seduto, a guardare l'acqua che si era fatta più scura -infatti era già sera- e non si accorse di essere avvolto in una coperta arancione acceso.
Quando si rese conto che qualcosa non quadrava, vedendo quello strano colore (che, tra parentesi, non avrebbe mai indossato) aggrottò le sopracciglia.
Si guardò attorno finalmente vigile, guardingo, come se si aspettasse di vedere la persona che gli aveva posizionato quella mostruosa roba sulle gambe.

-Ti sei svegliato, finalmente?-

Nico sentì una voce dolce e gentile provenire da dietro di se. Gli ricordava qualcuno, quella voce.
E quando capì a chi apparteneva, ormai era troppo tardi.
Una testa bionda già si stava avvicinando a lui.
Quei capelli... oh dei, quei capelli erano così belli che Nico stentava a crederci. Aveva una voglia matta di passarci le mani in mezzo, voleva carezzarli, arrivare a tirarli un poco per vedere quel viso angelico fare una smorfia divertita.
Voleva sentire quelle labbra articolare parole amorevoli per lui, solo per lui, voleva che lo baciassero, e voleva che quegli occhi azzurri e cristallini non si staccassero dal proprio viso.
Tuttavia, non ebbe il coraggio di guardare William negli occhi.
Aveva paura che fosse ancora arrabbiato, nonostante il tono con la quale si era rivolto a lui; un tono che lasciava trasparire infinita tenerezza.

-Si...-
Dovette prendere fiato subito dopo questa breve, monosillabica parola. Il suo viso si tinse di rosso, voleva sprofondare, sotto terra, arrivare dal padre e non tornare più su.
-Si, mi sono svegliato...-
Ripeté, pentendosene subito dopo, pensando di essere parso come uno stupido.

Vide con la coda dell'occhio Will che si sedeva accanto a lui, a gambe incrociate, i gomiti sulle ginocchia e appena appena sporso verso Nico.
Il ragazzo biondo sembrava in qualche modo più sereno, molto più sereno di qualche ora prima, e vedere il piccolo sorriso che Will aveva dipinto sulle labbra riuscì a calmare un poco anche il cuore palpitante del corvino, che fece un respiro profondo nel tentativo di tranquillizzarsi.

-Lo vedo. Bene. Spero che tu sia ben riposato, Nico, e spero che tu stia meglio.-

Il sorriso di William si allargò un poco.
Era passata qualche ora da quando Percy aveva lasciato la sua cabina, e a partire da quel momento il biondo si era sdraiato sul letto, a meditare, a pensare a tutto ciò che aveva sbagliato, arrivando così alla conclusione che sarebbe andato a scusarsi con Nico. Lui doveva scusarsi col suo Nico.
Come aveva potuto pretendere di essere lui il suo unico grande amore?

-Senti...-

Vide il figlio di Ade quasi sussultare. Forse era nervoso quanto lui, forse Will gli interessava davvero, e forse anche lui stava avendo una specie di guerra interiore... forse.

-Nico.-

William prese finalmente una decisione, e allungò una mano grande e abbronzata, per afferrare quella piccola e pallida del ragazzino accanto a lui.

-Mi dispiace. Mi dispiace tantissimo, io non volevo farti stare male okay? Se a te piace Percy, a me va bene, basta che tu sia felice.  Nico...-

-Will, ma no... che cosa stai...?-
Il figlio di Ade tentò di interromperlo, ma il biondo alzò una mano, come a dire "silenzio, ora parlo io".

Il figlio di Apollo fece un lungo e grande sospiro, mentre gli occhi neri del ragazzo corvino lo fissavano esterrefatti.
Will doveva dirglielo. Doveva. Non poteva rimanere col rimorso di non aver mai detto i suoi sentimenti a Nico, il ragazzo, l'unico ragazzo che gli piace.

-Cavolo...-

Will mandò giù un groppo che gli si era formato in gola, e che sembrava volerlo strozzare da un momento all'altro, peggio di quando ti va di traverso qualcosa.
Si passò nervosamente una mano tra i capelli della nuca, sospirando per cercare di riprendere il controllo e la lucidità.
Ad un certo punto, mentre ripensava a come formulare la frase, se dirgliela in modo sdolcinato o molto semplice, sentì qualcosa sulle labbra, qualcosa di caldo e morbido, e solo dopo esser stato li fermo qualche secondo per capire cosa fosse, si rese conto che erano le labbra di Nico Di Angelo.

AIM IAR
E menomale
Ce l'ho fattaaaaaaaaa
*segno di vittoria fashion*

Will: *fa swish con i capelli insieme a Silente che lo fa con la barba*

Lucius: Mi rubano la scena AAAAHHH

Nico: *guarda atterrito in un angolino*

ALLORA

Intanto mi scuso per il ritardo imperdonabile :3
Come vedete questo è un capitolo abbastanza importante, gne... e avevo pensato di dividere la storia in due parti. Cioè fare una seconda fanfic, il continuo di questa, non so se mi spiego.

Lalalalala

Quindi verrebbero due storie separate di cui la seconda sarebbe il sequel, secondo voi va bene come idea? :3

BEH

Per ora cercherò di andare avanti, anche se credo che la prima parte della storia sia quasi al termine * - *
Spero che finora vi sia piaciuta :3

Ci sentiamo al prossimo capitoloh
Zauuu ♡

Doctor's Orders || SolangeloWhere stories live. Discover now