"No, non ci sono." Rispose la bionda volgendogli uno sguardo.
"Ci andiamo ora." Disse Justin, cambiando strada e stringendo la sua mano intrecciata con quella di Skyler.

----
Skyler's pov.

Mentre giro le chiavi nella serratura della porta il cuore mi batte sempre più veloce.
Justin mi sta dietro e la paura che i miei possano rientrare da un momento all'altro mi sta mangiando l'anima.

Trasloco. Fermo la mano, bloccando i miei movimenti e sbarrando gli ochhi.

E' tutto vuoto il piano terra, tranne per la cucina. Hanno portato già via tutti gli scatoloni e l'arredamento, che gli dico?
"Tutto bene?"

"Sì, sì, sì." Rispondo velocemente e faccio scattare la serratura, entrando in casa e lasciando le chiavi per terra, seguite dalla mia felpa.

Inizio a salire le scale, ma la voce di Justin mi blocca.
"Che sta succedendo?" E' scioccato e meravigliato allo stesso tempo.
"Stiamo facendo l'arredamento, a mamma non piaceva lo stile della casa." Mento accennando un sorriso e sperando che ci creda...

Per mia fortuna chiude la porta e mi segue sulle scale. La camera dei miei genitori è tutta intatta, tranne per qualche capo d'abbigliamento dei miei.

Accendo il desktop in camera dei miei genitori e immetto la password; Justin si guarda intorno, scrutando ogni mio passo.

"Non so cosa ci possa essere qua dentro." Dico esasperata, cercando qualcosa sul computer. Qualsiasi cosa. Ma niente di strano attira la mia attenzione.

"Skyler, questa listarella di parquet." Dice Justin accovacciandosi al pavimento.
Non comprendo subito, cosa intende-- poi lo raggiungo velocemente con l'adrenalina che mi cresce nel sangue.

Togliamo il pezzo di parquet facendo molta pressione e osservo con sguardo dubbioso ciò che si trova sul pavimento.
Prendo tutti i fogli e la cartellina gialla, mi siedo sul letto dei miei ed inizio a leggere ciò che questi documenti contengono, anche se sono tutti in disordine.

"Dammi la cartellina." Justin mi sfila l'oggetto dalle mani,mentre io mi perdo nella lettura di tutti quei fogli stampati.

Poi arriva una notifica al computer.
'Posta privata, immettere password'

"Tu continua qui, io vedo il computer." Provo ad immettere una qualsiasi parola dove mi richiede la password, ma sono tutte errate.

Mi guardo intorno, ricordando il computer di Bentley e a quanto mio padre ci sia legato a quel coso.

"La password... è il numero del computer di Bentley, me lo sento." Dico eccitata, ma spaventata allo stesso tempo.

Ritorno dalla camera di Bentley con la password in mente e la immetto nella casella vuota.
'Posta sbloccata'

"Sì!" Un gridolino di felicità mi esce dalle labbra,mentre Justin poggia le mani sulle mie spalle osservando il computer.

'B. Jason Braun'
'Marco Braun'

"Chi è Marco?" Mi interroga Justin, mentre continuo a guardare quel nome con sguardo confuso.
Ci sono un sacco di cartelle tutto denominate con nomi di persona.

'Nuova posta: Incontro Louis Tomlinson'

"Cosa?" Sussurro fra me e me. Il respiro di Justin sul mio collo, la tensione evidente nell'aria e tutte queste cose della posta elettronica, mi stanno facendo spaventare tantissimo.
"Cosa ci fate qui?" Lancio un urlo spaventato quando sento la voce di mio padre. Lascio subito la mia postazione, iniziando a tremare. Justin è più spaventato di me.

YOU'LL LOVE THE DEVIL//JB.Donde viven las historias. Descúbrelo ahora