capitolo 44

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Skyler's pov.

E' passato un giorno da quando ho visto Alexia al bar e dopo quell'occasione non abbiamo più parlato a lungo. Solo una conversazione di cinque minuti e niente di più.

L'ultimo mercoledì qui a Los Angeles.

A casa va tutto bene... benissimo. Mia madre sta già iniziando a preparare il trasloco, anche se io voglio ancora aspettare. Le valigie le farò sabato o domenica... bho.

Devo prima parlare con Alexia e Justin. Zayn lo verrà a sapere da 'Lexi', ma glielo devo comunque dire, non voglio passare dalla parte della maleducata.

Proprio per questo sto andando a casa della mia migliore amica. Pensa che io abbia problemi con Justin, quindi mi voglia sfogare con lei.

Busso alla sua porta e dopo averla salutata ci sediamo sul divano, una accanto all'altra.

"Che succede?" Mi chiede mentre io guardo davanti a me. Giro il capo verso di lei e le sorrido prima di iniziare a parlare: "Ti ricordi che mi sono trasferita qui per il lavoro dei miei?" Dopo che annuisce continuo: "Sono stati sei mesi bellissimi, nonostante tutti i momenti brutti. Ti volevo solamente dire grazie e scusa. Grazie per esserci sempre stata e scusa se sono stata una stronza di merda alcune volte."

"Non capisco." Dice sforzando un sorriso.

Le prendo le mani.

"Alexia, guardami. E' una cosa importante."

"Non sei incinta, vero?" Chiede corrucciando le sopracciglia. Tira un sospiro di sollievo quando nego con la testa.

"Lunedì ritorno a Londra." La sua espressione cambia immediatamente.
"C-cosa?" La stringo in un abbraccio, trattenendo le lacrime, mentre si lascia coccolare.

Le asciugo le lacrime e le sorrido malinconicamente.
"L'ha deciso mio padre, scusami." E si fionda di nuovo fra le mie braccia.

Ultimo mercoledì a Los Angeles: il peggiore di tutti.

-

Mentre torno a casa, noto Zayn uscire da casa sua con un mazzo di chiavi in mano.
"Biondina." Gli vado incontro e gli do un abbraccio.
"Tutto bene?" Chiede corrucciando la fronte ed accarezzandomi una guancia.

"Sono stata da Alexia-" Mi si bloccano le parole in bocca, mentre mordo l'interno guancia per restare tranquilla, "-e le ho annunciato che lunedì, lunedì torno a Londra." Mi asciugo le lacrime e mi metto gli occhiali da sole di Justin, per nascondere la mia espressione il più possibile.

"Sky..." Mi tira in un abbraccio, mentre mi lascio andare.
"Solo... non dire niente a Justin, ci penso io." Gli dico per poi tornare nelle sue braccia.

-

"Oggi mio padre è venuto nella mia classe a fare supplenza." Mi dice Justin, mentre prende una sigaretta.
"Basta fumare. Ti si annebbia il cervello." Dico ruotando gli occhi. Gli prendo la sigaretta e la rimetto nel pacchetto, per poi metterlo nella mia borsa.
"Quanto sei fastidiosa." Dice mettendo un braccio intorno le mie spalle.

Le altre panchine del parco sono maggiormente occupate da famiglie, per questo ci siamo messi in una zona un po' più isolata.

"Ho una proposta da farti." Dice giocando con i miei capelli, mentre io socchiudo gli occhi.

"Non faremo sesso su questa panchina." Dico puntandogli un dito contro.
In risposta da parte sua ho una leggera risata e poi dice: "Non intendevo quello. Magari... ti va di andare a cena fuori questa sera?" Il mio cuore perde un battito. Siamo usciti parecchie volte insieme e non capisco il motivo della mia reazione.

YOU'LL LOVE THE DEVIL//JB.Where stories live. Discover now