capitolo 3

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Skyler's pov

Devono assolutamente smetterla di raccontare cazzate sul nostro conto.

Cerco di calmarmi mentre salgo le scale, per andare in camera mia e dopo, magari, scambiare quattro parole con i miei.

Entro nella mia camera e mi affaccio sul balcone, respirando un po' d'aria fresca di prima mattina.

Solo ora mi accorgo che anche la casa accanto è una villa, molto simile alla nostra.

Chissà chi ci abiterà; ci saranno ragazzi della nostra stessa età? E i proprietari della villa, saranno dei ricchi signori come i miei genitori?

Mille domande mi girano per la testa, non solo su chi abita la casa affianco alla nostra, ma anche il motivo del comportamento autoritario dei miei genitori, il perché sono così acida con loro e soprattutto il perché nessuno dei miei ex-amici non mi abbia ancora chiamato.

Un momento.

Ho lasciato spento il telefono nella borsa per tutto il viaggio in aereo e appena siamo arrivati non l'ho acceso... ecco il motivo del nessuna chiamata.

Rientro in camera, chiudendo la porta-finestra e vado in bagno per farmi una doccia veloce.

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Esco dal bagno, con il mio accappatoio grigio addosso e mi dirigo verso la cabina armadio per scegliere qualcosa di comodo da mettermi.

Dopo aver asciugato i capelli ed essermi vestita, inizio a mettere in ordine la camera, fino a quando non vengo interrotta da qualcuno, che bussa alla porta.

"Avanti." Dico guardando verso la porta.

"Oh, buongiorno Sky. Ti volevo solo dire che fra 5 minuti devi essere di sotto, vi dobbiamo parlare." La voce di mio padre riempie la stanza.

È sempre stato una persona che ci tiene molto all'organizzazione e, credo proprio, che questo comportamento sia dovuto dal suo lavoro. Infatti, è un noto avvocato, dove a Londra aveva molti clienti, qui non so.

"Oh, va bene. Ma tutta la famiglia?" Chiedo io.
"Sì, io e la mamma vi dobbiamo fare un po' il quadro della situazione su Los Angeles."
"Va bene. Ci vediamo di sotto fra 5 minuti." Lo spingo via, letteralmente nel vero senso della parola, fuori dalla mia camera e aspetto che senta i suoi passi scendere le scale per poi decidermi se scendere anch'io o no.

Però, prima di scendere, voglio accendere il telefono.

Mi dirigo verso la scrivania, dove ieri vi ho lasciato la mia borsa e prendo il telefono. Sinceramente sono indecisa se accenderlo o no...
Lo accendo e lo lascio sul letto, per poi scendere al piano di sotto.

Quando arrivo giù noto tutti i miei fratelli seduti sul divano e sulle poltrone.

"Finalmente Sky. Stavamo aspettando solo te." Dice mia madre.
"Che onore." Rispondo sarcastica, ricevendo un'occhiataccia da parte di mio padre.

"Muoviti e siediti sul divano accanto a Ryan, pulce." Dice Bentley lanciando il telefono al suo fianco sulla poltrona.

"Bentley Jason Braun, quante cazzo di volte ti devo dire che non mi devi chiamare in quel modo?!" Dico fermandomi sul posto e stringendo i pugni.
"Sta zitta e siediti, pulce."
Calmati Skyler. Rimani calma, più tardi lo ammazzi.

Cerco di calmarmi sedendomi accanto a Ryan e faccio cenno con la testa ai miei genitori che possono iniziare la loro riunione di famiglia...

"Allora vi abbiamo riuniti in salotto per mettere in chiaro un po' di cose..." Inizia il discorso mia madre, guardandoci tutti quanti in modo autoritario.
"In questa casa non avremo donne delle pulizie, maggiordomi e persone varie... ci siamo capiti." Afferma mio padre.
"No! Non potete farci questo! Chi me la metterà in ordine la camera?!" Si lamenta Katy.

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