capitolo 45

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Skyler's pov.

Avete presente quando fate un sogno ed in seguito si realizza? Quei sogni preveditori? Quei sogni dove tu compi determinate azioni e si realizzano nello stesso modo? I francesi definiscono tale fenomeno dejà-vu.

Non so perché ma quando questa notte ho sognato mio padre con una pistola in mano, rivolta verso Justin, ho subito pensato che sarebbe successo per davvero.

Ero spaventata. Mi sono subito svegliata, alzandomi col busto, lanciando un grido che non ha attirato l'attenzione di nessuno in casa.

-Mentre scendo le scale di casa con l'occorrente per la scuola, vedo mio padre prendere le chiavi della macchina di Bentley.

Alla sua domanda 'sei pronta?' faccio un cenno di approvazione con la testa.

"Ciao, Sky." Bentley mi oltrepassa e segue mio padre fuori casa.

Vado dietro loro e mi metto in macchia, nei sedili posteriori insieme a Michael e Ryan.

"Dov'è Katy?" Chiedo non vedendo da nessuna parte la presenza di mia sorella.

"Ha la febbre." Mi risponde mio padre, osservandomi dallo specchietto retrovisore.

Il tragitto da casa a scuola lo passo in silenzio, mentre gli altri parlano ad un volume forse troppo alto.

Appena arrivati a scuola scendo dall'auto e senza salutare entro nel mio padiglione. Apro il mio armadietto e prendo i miei libri, lo richiudo e mi ritrovo gli occhi di Bentley puntati su di me, a pochi metri di distanza, mentre parla con il suo gruppetto di amcii.

Distolgo lo sguardo e vado in classe.

Zayn si siede nel banco libero alla mia destra.

"Tutto bene?" Mi porge un sorriso delicato, mentre annuisco.

"Okay... ho saputo che tu e Justin siete andati a cena fuori ieri."

"Sì, cosa vuoi?" Chiedo corrucciando le sopracciglia.

"Com'è stato?" Dice con una voce femminile, mentre poggia le mani sotto il mento e mi osserva sorridendo. Scoppio a ridere per la sua stupidaggine, dandogli un leggero pugno sulla spalla.

"Sono stata bene." E' tutto quello che dico prima del suono della campanella.

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"Cinque minuti ed arrivo." Justin fa accomodare me e Michael nel salotto di casa sua, mentre lui si va a cambiare.

Ho già minacciato Michael di vendicarmi amaramente con le sue costruzioni Lego, nel caso dovesse proferire una sola parola riguardo il trasferimento.

"Vuoi vedere la tv?" Gli passo il telecomando mentre si siede educatamente sul divano.

"Michael non siamo dalla regina Elisabetta, mettiti comodo." Lo sfotto ridacchiando.

Il rumore di alcuni passi mi fa girare il capo verso le scale.

"Oh, ciao Skyler..." Jazmyn mi guarda discretamente, rimanendomi ad un'ampia distanza.

"Non hai niente di cui parlarci?" Fa una faccia di chi la sa lunga, ma proprio lunga eh. Mentre distolgo lo sguardo, le rispondo: "Niente, sto aspettando Justin." E se ne va, oltrepassandomi.

"So tutto, bella mia." Dice prima di chiudere la porta dietro di se.
Perché è diventata così zoccola?

"Allora? Andiamo?" Justin ci raggiunge poco dopo, aggiustandosi i capelli. Mi lascia un bacio sulle labbra, poi prende in braccio Michael, a mo' sacco di patate, e lo porta fuori nella sua macchina. Mi metto al posto del passeggero ed allaccio la cintura.

YOU'LL LOVE THE DEVIL//JB.Where stories live. Discover now