•Capitolo 38•

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ASIA

Mi giro verso la voce che ha parlato e vedo fuori dalla porta Manuela con gli occhi lucidi.

«Manuela?»
«Asia, ti prego, possiamo parlare? Da sole?»
«Manuela io...»
«Asia ti prego.»
«Che cos'altro hai da dirmi?»
«Te lo dirò quando saremo da sole. Ti prego» mormora.
Sospiro ed annuisco. «Andiamo.» Entriamo dentro il camerino di Piero e la guardo, poi ci sediamo sul divano.
«Se è perché ho detto a Piero la verità, mi dispiace, ma non potevo permettere che tu lo prendessi per il culo e...»
«Grazie per aver detto la verità a Piero» mi interrompe.

Colpo di scena! Sgrano gli occhi e la guardo.

«Manuela stai bene? Non è un'altro dei tuoi trucchetti?» le chiedo.
«No Asia. Ho sbagliato, lo so, e mi dispiace davvero tanto. Ma Piero è molto importante per me. Di più dell'aria che respiro. Di più di tutto ciò che mi circonda. Capiscimi, ho bisogno di lui. Ho bisogno del mio Piero. E so che probabilmente ora non mi crederai, ma io lo amo. Ed è forse per questo che ho paura. Io non ho mai amato, non sapevo amare, ma ora grazie a lui lo so fare. Sono una stupida, lo so, perché non capisco che cercando di difendere la nostra relazione, la sto solo rovinando. Io non sono così Asia. Mi dispiace per quello che ti ho detto e per quello che ho fatto, ma tu non hai mai fatto delle cazzate per amore?»
«Manuela... Quello che hai fatto è molto grave e...»
«Lo so. Non ripetermelo per favore.»
«Manuela, io non so cosa dirti. Tu stai facendo soffrire Piero e sai meglio di me che non se lo merita per nessuna ragione al mondo.»
«Lo so. Lo so. Ho sbagliato e so che non me lo perdonerò mai» dice, «ma tu puoi aiutarmi. Aiutami a cambiare, sottolinea i miei errori. Così Piero sarà felice!»
«Cosa? Tu davvero mi stai chiedendo una mano?» le chiedo confusa.
«Sì.»
«Io... Io non lo so. Dovrei pensarci e...»
«Va bene, pensaci. Però ti prego, accetta.»

Sospiro. Accetto sì o no?

Qualche giorno dopo... (19 Giugno 2017)

Esco dalla camera da letto che ho appena pulito e vado verso la cucina. Il mio ragazzo è seduto a tavola mentre usa il cellulare. Mi metto dietro di lui e gli lascio un bacio sul collo, finendo poi verso la spalla.

«Buongiorno anche a te» ride lui. Alzo il viso e lo bacio sorridendo. «Ti vedo felice» nota. «È uscita una nuova stagione di Once Upon A Time?» mi prende in giro.
«No... Ma stasera devo andare con zio per cambiare il cognome.» gli ricordo sorridendo sedendomi sulle sue gambe.
«Quindi stasera si festeggia?» mi chiede sorridendo.
«Oh sì.»

Ridiamo e ci baciamo. Tommaso alza lo sguardo verso l'orologio attaccato al muro e sorride.

«È quasi ora di pranzo. Oggi cucino io!» dice sorridendo alzandosi, costringendomi ad alzare.
«Mmh... Questa frase l'ho già sentita, e non è andata proprio bene l'ultima volta» mormoro sorridendo.
«Okay, quello era stato un problemino, ma questa volta sarà diverso! Allora, che cosa gradisce signorina?»
«Uh... Signorina? Sei così formale?»
«Sì mia adorata signorina. Oh, e lasciatemi dire che siete incantevole ogni giorno di più.»
«E voi siete un adulatore, tuttavia sono curiosa di vedere ciò che mi preparerete.»
«Le mie mani cucineranno tutto ciò che desiderate.»
«Mmh... Mi mettete in difficoltà, ma mi andrebbe bene un buon piatto di pasta al sugo.»
«Perfetto allora, oggi faremo la pasta al sugo signorina.»

Rido e lo bacio. Iniziamo insieme a cucinare.

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La nipote del mio manager {Piero Barone}Where stories live. Discover now