Pausa

3.8K 202 77
                                    

NATHAN

«Nathan vuoi raccontarci qualcosa di te?»Ecco la fatidica domanda,tutti gli occhi sono puntati su di me.Sono trascorse già tre settimane dal mio arrivo in questo centro,Owen lo psicologo che mi segue mi rivolge un sorriso.Abbasso lo sguardo sulle mie scarpe,non ho mai parlato,e lui sa bene il perché.«Nulla,il mio nome lo sapete già!»

«Certo,ma vogliamo sapere qualcosa in più..vero ragazzi?»Sbuffo sonoramente,perché non capisce?

vero ragazzi?»Sbuffo sonoramente,perché non capisce?

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

«D'accordo...dai Jace inizia tu..»Il ragazzo seduto alla mia destra si alza in piedi,frequenta il centro da una settimana.«Sono Jace..ho..23 anni...è sono qui..perché..»Si gratta le mani,Owen gli si avvicina e cerca di tranquillizzarlo.«Se non c'è la fai..non preoccuparti..»

«No..ho solo bisogno di un attimo..»Fa un respiro ed inizia a raccontare la sua storia,è stato lasciato dalla sua donna sull'altare,e da lì ha trovato conforto nella bottiglia.Le storie sono tutte diverse,ma sono tutte legate dallo stesso sentimento.La perdita di ciò che ci rendeva felici.
***
«Ragazzi ci vediamo la settimana prossima allora..»La seduta è finita finalmente.

«Nathan aspetta!»

«Si mi dica...»
«So quanto sia difficile per te,ma non puoi parlare solo con me..»

«Non ci riesco,mi sento osservato..e..»Mi passo una mano nei capelli.«Giudicato?»Continua con le braccia conserte.«Anche..»

«Cosa ci siamo detti al nostro primo incontro?»
«Qui siete tutti uguali,non dovete sentirvi fuori luogo..»Mi fa un cenno del capo,«esatto figliolo..non nasconderti..»
«Ci proverò..»Mi avvio alla porta,ho bisogno di cambiare aria.«Ci conto..»Replica con il pollice in su.

Fisso l'ora sul mio orologio,mio padre dovrebbe già essere arrivato.«Signor Rossi cosa ci fa qui?»

«Tuo padre ha avuto un'urgenza a lavoro.Mio fratello è fuori città gli dovevo un favore.»

«Va bene..»Entro nella sua auto,sono imbarazzato.Ingrana la marcia e parte,non so cosa dire.
«Hope è partita..»
«Sono contento per lei..»Stringe la presa sul volante.«Mia figlia è..disperata..»Chiudo gli occhi,fa male.
«Mi dispiace..ma..io..non potevo farla soffrire ancora di più...»

«Hai sottovalutato la mia bambina..lei è piu forte di quel che pensi..»
Arriviamo dinanzi la mia villa,c'è anche la macchina di Zoe.«Grazie..per il passaggio..»Mi tira per il colletto della camicia,ora cosa gli prende?«Non mi interessano questi stupidi convenevoli,cerca di riprenderti e quando sarà rivoglio indietro la mia Hope.La ragazza solare che ho cresciuto hai capito?»

«Ho capito...»

«Bene..ora togliti davanti ai coglioni!»Replica soddisfatto,sorrido è sempre il solito.

Apro la porta di casa,sento dei lamenti.Mia madre non è nei paraggi.«Mamma?Bambini?»Aaron corre ad abbracciarmi.

«Fratellone?Vieni Andrew è..»Oh cavolo..trovo il bambino con un graffio sul viso.«Ma che è successo?»Andrew ha gli occhi lucidi.«È stata Idelle..»

You are my heart Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora