Caffetteria

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HOPE

Tre settimane,21 fottutissimi giorni che non vedo e sento Nath.Ma cosa dico?Ora è Nathan,non è più il mio ragazzo.È solo un estraneo,uno stronzo,un cretino...cavolo voglio picchiarlo con tutta la forza che ho.

«Sei pronta?»Chiudo l'ultima valigia e sorrido a mio padre.Oggi rientrerò ad Oxford.«Si...papà..dammi solo un attimo ok?»

«Si..ti aspetto in sala..»Gli faccio un cenno del capo,come dovrò comportarmi quando lo incontrerò?
Fuggirò  oppure lo affronterò a testa alta?O sarà lui ad avere la meglio su di me?
10 minuti dopo,saluto mia madre e mio fratello sulla soglia della porta.«Papà..prima possiamo..»Annuisce,non voglio partire senza prima salutare Damon.
Entriamo nel cimitero,l'aria invernale comincia a farsi sentire.Mi stringo le braccia attorno al corpo,mio padre mi attira a se.«Vieni piccola..»,attraversiamo una lunga corsia,ho un groppo alla gola,lui non doveva essere qui.Lui cosi pieno di vita,ora giace qui nel silenzio.
«Hope..stai tremando..sei..sicura..»
«Si..p-papà..non preoccuparti..»

Siamo quasi giunti alla sua lapide,ad ogni passo sento il mio cuore battere forte contro il petto

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Siamo quasi giunti alla sua lapide,ad ogni passo sento il mio cuore battere forte contro il petto.La mano salda di mio padre,mi rassicura.
«Piccola..apri gli occhi..»Sfrega la mia guancia dolcemente,alcune lacrime si fanno spazio sul mio viso.
Il suo nome è scritto su una fredda lapide di marmo,singhiozzo animatamente,perché ci hai lasciato?Senza di te il nostro equilibrio si è spezzato per sempre.
«Sfogati..ogni volta.Non tenerti tutto dentro..c'è il tuo papà con te..»Mi abbasso ad accarezzare il suo nome,dei fiori colorati sono adagiati sulla terra.Sospiro,lui è stato qui..i fiori sono freschi..e c'è la loro mazza da baseball.Quanti ricordi,un solo unico oggetto può far scattare di nuovo la memoria sopita.

Quanti ricordi,un solo unico oggetto può far scattare di nuovo la memoria sopita

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Apro la borsa,ho con me il primo regalo che ho ricevuto da Damon.Con gli anni si è rovinato,è una piccola bambola di pezza.È stata il mio portafortuna per anni,lo conservata gelosamente.Quel gesto è stato il consolidamento della nostra amicizia.
«Qui..con lui..sarà perfetta..»Mi asciugo il viso,«si..a lui...farà molto piacere..»mando un ultimo bacio al mio fratellone  e con l'aiuto di mio padre esco da lì.

Durante il tragitto in auto mio padre ha rispettato il mio silenzio,fissavo il passaggio con la musica che aleggiava nell'aria.Non sarà facile d'ora in poi.
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«Qualsiasi cosa..chiamami ok?»
«Certo.Grazie papà.»Mi stringe in lungo abbraccio e mi accompagna alla porta.«Piccola..sei sicura?»Devo andare avanti,devo iniziare a camminare da sola.

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