•Epilogo•

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Mi osservavo allo specchio, guardando incredula quel magnifico abito bianco che mi adornava il corpo. Era semplice, certo, semplice come me: non era principesco e neppure enorme, no, ma scendeva morbido fino ai piedi. Con quello addosso sembravo una dea greca, perché in effetti l'abito aveva un po' la fattezza greca, con quel lungo mantello bianco che scendeva dalle due spalline a mo' di velo. Il solo pensiero che nel giro di poche ore sarei diventata in tutto e per tutto la signora Malfoy mi creava mille farfalle nello stomaco, mille emozioni vorticanti, frutto di tutti i ricordi che avevo con il mio fidanzato. Era il 14 febbraio, data per noi molto importante, perché quello stesso giorno di cinque anni prima io e Draco ci eravamo fidanzati. Avevo paura, certo, e sentivo che da un momento all'altro sarei svenuta per l'ansia, ma allo stesso tempo non vedevo l'ora di sposare Draco, il mio unico vero e primo amore. A complicare il mio stato di ansietà era il via vai di gente che mi aiutava a prepararmi, sistemandomi trucco e pettinatura. In quel momento volevo solo stringere Teddy e il mio piccolo Scorpius in un abbraccio. Almeno loro mi avrebbero fatta tranquillizzare. Rimasta sola, di fronte allo specchio, non potevo fare a meno di pensare quanto la giusta dose di trucco potesse fare dei miracoli. Le mie occhiaie, memori di una notte passata sveglia per l'ansia, erano completamente scomparse, e quella riflessa sembrava Afrodite in persona, non Hermione Granger. Sentii bussare alla porta, e il mio cuore cominciò a martellarmi nel petto. Era arrivato il momento? Quanto tempo ero rimasta a fissarmi allo specchio?
«Si, chi è?»
«Sono il papà, amore mio. Dobbiamo andare.»
Aprii la porta con le mani tremanti, incontrando lo sguardo dolce di mio padre. Erano rare le occasioni in cui lo avevo visto elegante, ma questa volta aveva proprio superato se stesso. Lo abbracciai sentendo il bisogno di piangere, perché erano tre giorni che non vedevo Draco, e soprattutto perché finalmente avrei scoperto come si era preparato per il nostro matrimonio.
«Andrà tutto bene, tesoro. Ricordati che sei bellissima.»
«Grazie papà.»
Lui mi lasciò un tenero bacio sulla fronte e poi mi prese a braccetto.
«Andiamo, tesoro. Il tuo sposo è impaziente di vederti.»
Mi aiutò ad indossare un gilet bianco, e quindi mi accompagnò giù per le scale di Hogwarts, la mia scuola. Ci fermammo solo una volta giunti davanti alla Sala Grande.
«Pronta?»
Annuii soltanto, perché temevo che dalla mia bocca non sarebbe uscito alcun suono, tanto era secca. Quando le porte si spalancarono l'attenzione di tutti si spostò su di me. Centinaia e centinaia di occhi mi scrutavano, e io mi sentivo tremendamente in imbarazzo. C'erano tutti gli studenti della scuola, gli insegnanti, i miei parenti, quelli di Draco, i nostri amici e i nostri colleghi. Troppa, tantissima gente. Non mi accorsi di aver iniziato ad attraversare la navata fino a che non sentii la tipica marcia nuziale. I miei occhi fissavano uno ad uno tutti i presenti, che mi osservavano come incantati. Poi, come d'istinto, il mio sguardo si posò su Draco, che dall'altra parte della sala mi osservava con amore. Lui era bellissimo: aveva lo smoking nero, come nere erano le scarpe, la camicia bianca e la cravatta rossa. I suoi capelli invece, tornati al biondo platino naturale, schizzavano sbarazzini ad incorniciargli il volto, mentre la barba era stata rasata perdettamente. Per una buona volta, niente gel sui capelli. Dietro di lui, Richard, Harry e Ron sorridevano come matti, felici di essere testimoni di nozze. Eh già, incredibile a dirsi, ma Draco aveva scelto proprio loro come testimoni, anche se non aveva voluto spiegarmi il perché. Cioè...capivo il cugino, ma i suoi nemici numero uno no, nonostante ultimamente fossero diventati quasi amici. Quando giunsi di fronte al mio futuro marito mio padre fece congiungere le nostre mani, per poi raggiungere mia madre in prima fila, vicino a Teddy e a Narcissa, che teneva in braccio nostro figlio. Mi concentrai su Draco, che mi sorrideva con felicità.
«Ciao amore mio. Te l'ho già detto che sei bellissima?»
Le mie guance si tinsero di rosso, mentre nella sala tutti scoppiavano in fragorose risate.
«No, ma sono felice che tu l'abbia detto. E comunque anche tu sei bellissimo.»
La professoressa McGranitt ci appoggiò le mani sulle spalle, per richiamare la nostra attenzione. Si, avevamo chiesto a lei se poteva presiedere alle nostre nozze, perché dopo tutto era soltanto grazie alla sua materia, Trasfigurazione, se io e Draco ci eravamo innamorati. Se lui non fosse venuto a chiedermi ripetizioni, e se io non avessi accettato, molto probabilmente tutto questo non sarebbe mai accaduto.
«Bene. Signore e signori, diamo inizio alla cerimonia. Vorrei iniziare col dirvi giusto due parole su questi due splendidi ragazzi. Ho avuto la fortuna di averli come miei studenti, e fin dal primo istante Hermione e Draco si sono letteralmente odiati. Non facevano che trovare il giusto modo per punzecchiarsi a vicenda, arrivando anche a dire parole molto pesanti. Ogni momento era perfetto per offendersi. Poi, all'ultimo anno, la svolta. Ho notato subito in loro un cambiamento: non si fissavano più con odio o con astio, ma con interesse; non si prendevano più in giro, ma trovavano ogni istante per stare insieme, anche di nascosto. Ed oggi, carissimi, siamo qui riuniti per assistere alla loro unione. Insieme hanno deciso di creare una famiglia, a partire dall'adozione di Teddy Lupin, per continuare con la nascita del loro primo figlio, Scorpius. Voglio che sappiate che sono fiera di voi, ragazzi. E ora...le promesse. Draco, cominci tu?»
Draco annuì e strinse le sue mani tra le mie, senza staccare i suoi occhi dai miei.
«Hermione, quando ci siamo conosciuti non eravamo di certo amici, questo lo sanno tutti. Ma credo che la cosa più importante sia la capacità di cambiare, di mettere da parte i pregiudizi per cominciare a vedere come una persona è realmente. Io l'ho fatto, e ho scoperto in te una persona fantastica e disponibile. Solo una come te, gentile e altruista, avrebbe accettato di aiutare il suo peggior nemico, e sono felice che tu l'abbia fatto, perché mi hai dato la possibilità di scoprirti giorno per giorno, durante il corso di TUTTE le nostre lezioni. Per noi questo è un giorno importante, perché esattamente cinque anni fa, in questa stessa sala, ti ho chiesto di diventare la mia fidanzata, e oggi diventerai mia moglie. Ti prometto che sarò fedele per sempre, che mi prenderò cura di te e dei nostri figli, che non ti farò mancare mai niente. Tu sei per me la persona più importante, e senza di te non vivrei nemmeno un secondo. Ho rischiato di perderti per ben tre volte, e non voglio che ce ne sia una quarta. Ti prometto che insieme a me sarai sempre felice, e che staremo insieme in eterno, anche dopo la morte. Ti amo, Hermione Jane Granger.»
Mentre parlava dai miei occhi iniziarono a scendere delle lacrime, silenziose e dolci. Non erano lacrime di dolore, ma di gioia. Gioia perché presto sarei stata in tutto e per tutto la moglie del mio primo vero amore.
«Grazie Draco. Hermione...»
Mi schiarii la voce, nel tentativo di ricordarmi il discorso che mi ero preparata. Constatando che con l'ansia me l'ero dimenticata, lasciai parlare il cuore.
«Tesoro mio, ci conosciamo ormai da tantissimi anni, e penso che tu sia fantastico. Mia madre mi ha sempre detto che solo gli stupidi non cambiano idea, e tu mi hai fatto capire di non esserlo quando hai messo l'orgoglio da parte e mi hai chiesto di aiutarti con l'unica materia che ti era difficile capire. Penso anche che tu sia un uomo straordinario, che a soli ventiquattro anni ha avuto il coraggio di salvare la vita a un piccolo bambino indifeso, e che ha un cuore d'oro, perchè solo uno con un cuore così grande mi avrebbe assecondato nella scelta di adottare un bimbo nonostante la nostra giovane età. Hai avuto un'adolescenza difficile, rovinata da un essere schifoso che ti ha piegato al suo volere sotto ricatto, ma tu sei riuscito ad uscirne a testa alta. Solo il tuo carattere e la tua forza di volontà ti hanno permesso di diventare l'uomo straordinario che sei oggi. Ti prometto che ti sarò sempre accanto, che mi prenderò sempre cura di te, che amerò te e nostri figli come non ho mai amato nessun altro e che non ti lascerò mai, neanche dopo morta. Ti amo moltissimo, Draco Malfoy.»
La mia voce era roca per il pianto, perché neanche durante il mio discorso le lacrime mi avevano dato tregua. Draco mi asciugò le guance bagnate, fissandomi con amore puro.
«Grazie, Hermione. Ora, gli anelli, prego.»
Teddy, addetto alle fedi nuziali, ci raggiunse saltellando, strappandomi in questo modo un sorriso. Io e Draco prendemmo rispettivamente l'anello dell'altro, mentre Teddy se ne stava fermo come un soldatino.
«Bene. Ora...vuoi tu, Draco Lucius Malfoy prendere come tua legittima sposa Hermione Jane Granger, ed amarla e onorarla, in salute e in malattia, finchè morte non vi separi?»
Draco mi sorrise maliziosamente per un istante, facendomi temere una risposta negativa. Poi mi lanciò un finto bacio e mi fece l'occhiolino.
«Lo voglio.»
Con mani tremanti infilò la fede d'oro nel mio anulare sinistro.
«E vuoi tu, Hermione Jane Granger, prendere come tuo legittimo sposo Draco Lucius Malfoy, ed amarlo e onorarlo, in salute e in malattia, finchè morte non vi separi?»
Non ci pensai nemmeno un istante. Non ne avevo bisogno, perchè sapevo la risposta fin da quando avevo scoperto chi era il vero Draco.
«Lo voglio.»
Alle mie parole feci seguire il rito dell'anello: infilai il cerchio dorato nel dito del mio amore, e senza alcuna esitazione.
«Allora io vi dichiaro marito e moglie. Draco, puoi baciare la sposa.»
Lui non se lo fece ripetere due volte. Con le sue braccia possenti mi intrappolò contro il suo petto, mentre le nostre labbra si univano a sancire quella promessa e i presenti scoppiavano in un fragoroso applauso.

THE END

Questo è il vestito che avevo pensato per Hermione

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Questo è il vestito che avevo pensato per Hermione. Vi piace?

Spazio autrice: E siamo arrivati alla fine!! Gente...io non ci posso credere!! Quando ho iniziato a scrivere "Lezioni di seduzione" non avrei mai immaginato di concluderla, e men che meno di riuscire a fare il sequel. Voglio ringraziarvi tutte, chi ha letto votato e commentato, e chi ha letto in silenzio, ma sotto sotto ha amato la storia. Ricordo che c'è ancora un piccolo capitolo extra, poi procederò con i ringraziamenti ufficiali. Vi adoroooo!! Ah...ovviamente...votate e commentate per farmi sapere cosa ne pensate di questo epilogo! Ciaooo!!

Giada

The MissionWhere stories live. Discover now