•Una nuova famiglia•

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Quando aprii gli occhi mi beai del morbido materasso e della sensazione di benessere che provavo. Attratta come da una calamita, indossai una vestaglia che mi aveva prestato Narcissa e scesi al piano inferiore. Entrai nello sfarzoso salotto, da cui provenivano le voci di madre e figlio. Teddy era seduto di fronte a Draco, che gli stava insegnando a giocare a scacchi. Quando mi vide, dal suo viso comparve un radioso sorriso. Alla madre non passò inosservata l'attrazione tra i nostri sguardi, poiché guardò prima me e poi Draco, sorridendo timidamente.
«Buongiorno Hermione. Dormito bene?»
«Non dormivo così bene da giorni, grazie.»
Andai a sedermi sul divano, vicino a lei.
«Potrei farmi un bagno?»
La donna annuí dolcemente.
«Certo. Perchè non andate tutti e due?Avete sicuramente bisogno di un bel bagno caldo, e intanto posso giocare io con Teddy.»
Draco non se lo fece ripetere due volte. Mi prese in braccio e salì le scale ad una velocità ufo. Una volta entrati in camera mi distese sul letto, poi si mise sopra di me e cominciò a baciarmi con ardore, mentre le sue mani percorrevano il mio corpo.
«Draco...ti prego.»
Lui mi baciò il collo, poi mi sfilò la vestaglia e mi accarezzò i seni gonfi.
«Ho bisogno di te, Hermione.»
Gli accarezzai i capelli e lo spinsi delicatamente via.
«Devo farmi assolutamente un bagno, tesoro, ma se vuoi puoi seguirmi e continuare nella vasca.»
Lo lasciai li sul letto, eccitato e desideroso di fare l'amore con me. Entrai in bagno e feci scorrere l'acqua calda nella vasca. Mi sfilai i pantaloni del pigiama e mi immersi nell'acqua. In quell'istante la porta si spalancò ed entrò Draco, con solo i boxer addosso.
«Ce ne hai messo di tempo, Malfoy. Cominciavo a pensare che non saresti venuto.»
Lui non disse nulla, si tolse i boxer e mi raggiunse. Subito si avvinghiò al mio seno, succhiando i capezzoli con avidità. Le sue dita si infilarono nella mia intimità, portandomi a trattenere il respiro e ad inarcare la schiena.
«Draco...»
La sua bocca incontrò la mia, mentre lui cominciava a spingere dentro di me, incapace di trattenersi. Continuando il suo assalto spostò la sua attenzione sul mio collo, mentre io gli massaggiavo i capelli, gemendo per l'eccitazione. Non si fermò neanche un attimo, fino a quando non fummo scossi da un intenso orgasmo, urlando l'uno il nome dell'altra. Restammo in quella posizione, lui dentro di me, mentre le sue braccia mi stringevano in un caldo abbraccio. Pian piano i nostri respiri si fecero più regolari, e i nostri occhi si incontrarono, come anche le nostre bocche.
«Cosa farei senza di te, Hermione? Ti amo troppo per lasciarti andare.»
Io gli accarezzai il corpo nudo e dolcemente lo spinsi ancora una volta via, per avere piena visuale di lui.
«E allora non farlo, perché io senza di te non posso vivere.»
Lui sorrise e io non resistetti più. Feci una cosa che non avevo mai fatto: gli saltai letteralmente addosso. Mentre lui mi osservava con un misto di sorpresa e desiderio, io mi sistemai bene sopra di lui e cominciai a spingere il suo possente membro dentro di me, reggendo io stessa il gioco. Lui mi aiutò muovendo il suo bacino, facilitandomi il lavoro, mentre entrambi venivamo scossi da gemiti di piacere.
«Più veloce...Herm, ti prego.»
Mentre l'eccitazione cresceva dentro di me, aumentai la velocità dei movimenti. Draco posò le sue mani sulle mie natiche e poi ruotò la situazione, prendendo il controllo dell'amplesso, fino a quando non raggiunse il picco del piacere dentro di me. Continuò il suo assalto imperterrito, nonostante stesse già provando un immenso piacere, fino a quando sentii che ero prossima all'orgasmo e venni ulrando il suo nome dentro la sua bocca.
«Per...oggi...direi che siamo...apposto.»
Io annuii d'accordo con lui.
«Si, a meno che tu...non voglia...mettermi di nuovo incinta.»
Lui rise spensierato e mi baciò la fronte.
«Per adesso me ne basta uno. Poi quando sarà nato, potrei farci un pensierino.»
Mi fece l'occhiolino, e io gli tirai uno schiaffetto sul braccio, captando tutta la sua allusione in quella frase e in quell'occhiolino.
«Draco Malfoy! Io non sono una vacca da montare e da ingravidare a piacimento, ci siamo capiti?»
Scoppiammo entrambi a ridere, poi ci facemmo una doccia veloce. Una volta vestiti tornammo al piano terra, dove ci attendevano Narcissa e Teddy. Prima di entrare in salotto, però, Draco mi bloccò contro il muro. I nostri sguardi si incontrarono, e nei suoi occhi notai una determinazione e una luce mai vista prima.
«Tutto bene, tesoro?»
Lui in risposta mi diede un bacio sul collo, per poi tornare a fissarmi intensamente.
«Ho intenzione di dire a mia mamma di noi, del nostro bambino, e del fatto che vogliamo sposarci e adottare Teddy, per formare insieme una nuova famiglia
Io spalancai la bocca per la sorpresa e la felicità.
«Sei sicuro? Cioè...forse non è...»
«Sono sicurissimo.»
Detto questo mi prese per mano e mi trascinò in salotto, dove Narcissa stava leggendo un libro a Teddy, seduto in grembo alla madre di Draco. Quando ci vide entrare la donna smise di leggere, e con un sorriso autoritario ci invitò silenziosamente ad accomodarci.
«Ce ne avete messo di tempo per farvi una doccia, miei cari.»
Le mie guance si tinsero di rosso per l'imbarazzo. Me lo sentivo, perché ad un tratto la temperatura si era fatta insopportabilmente calda. Draco invece sostenne lo sguardo della madre, e con fare autoritario si sedette di fronte a lei. Io mi velocizzai a raggiungerlo, sapendo cosa aveva intenzione di fare. Infatti, non appena mi fui sistemata vicino a lui, Draco mi accarezzò un braccio con una mano, mentre con l'altra strinse quella della madre.
«Madre, ci sono un paio di cose che Hermione ed io vorremmo dirti.»
Narcissa annuì e poi sorridendo fece scendere Teddy dalle sue gambe. Io lo presi in braccio e gli stampai un bacio sulla fronte, per poi accarezzargli i capelli.
«Teddy, tesoro, perchè non vai in camera tua a farti un bel bagno caldo? Noi dobbiamo parlare un attimo di cose da grandi e poi ti raggiungiamo. Va bene?»
Lui sorrise e una cameriera chiamata da Narcissa lo accompagnò al piano superiore. Quando il bambino non fu più a portata d'orecchi, la donna ci scrutò attentamente.
«Mamma, smettila di cercare di leggermi nella mente. Adesso ti dico tutto.»
Narcissa scosse la testa e trattenne una risata.
«Scusa tesoro. Allora, ditemi tutto.»
Io guardai Draco, e capii che non sarebbe stato necessario che dicessi una sola parola, perché ci avrebbe pensato lui. Infatti lui, senza alcun indugio, cominciò a parlare.
«Allora mamma, ci sono alcune cose...anzi...un sacco di novità, che io ed Hermione vorremmo dirti. La prima è che siamo fidanzati...»
Lei ci strinse le mani e ce le accarezzò in modo affettuoso.
«Questo l'avevo già capito, miei cari. La seconda?»
Draco rimase senza parole per qualche secondo, poi si riprese e si schiarì la voce, guardandomi negli occhi.
«La seconda è che Hermione è...si insomma lei è...»
Tutto a un tratto non riusciva a formare una frase di senso compiuto, la voce che si incrinava per l'emozione.
«La seconda è che sono incinta. Aspetto un bambino, Narcissa, da circa un mese e sette giorni.»
Questa notizia la spiazzò, e quando si riprese dallo shock ci abbracciò con le lacrime agli occhi.
«Oh che bellissima notizia!! Pensavo di morire senza poter viziare un piccolo Malfoy, e invece... Sono così felice!»
Ci baciò sulle guance e continuò a singhiozzare, non riuscendo a trattenere la gioia per la notizia. Io scoppiai a piangere insieme a lei, perché mi aspettavo una reazione del tutto diversa. Draco invece sorrideva come se al mondo non esistesse nulla di più bello di quel momento, e stringeva sia me sia sua madre come se fossimo le cose più fragili e importanti per lui. Una volta che io e Narcissa ci fummo riprese, Draco continuò con le novità.
«Non è ancora finito, mamma. Intendo fare di Hermione mia moglie, quindi non appena avremo catturato tutti i Mangiamorte coinvolti nel rapimento di Teddy organizzeremo il matrimonio.»
Lei annuì felice, come se ad un tratto potesse toccare il cielo con un dito.
«Sono felicissima. Non potevi scegliere una donna migliore.»
«Lo so...ma non ho finito.»
Dire che a questo punto Narcissa fosse senza parole è poco. Non riusciva ad evitare di sorridere, tanto era felice, mentre Draco aveva ripreso completo controllo su di se.
«No, ne abbiamo ancora una. Herm...vuoi dirla tu?»
I miei occhi incontrarono i suoi, color del ghiaccio eppure luminosi, come quando quattro anni prima mi aveva invitata ad uscire insieme a lui ad Hogsmeade, come il giorno in cui per la prima volta mi disse ti amo. No, non l'avrei detta io l'ultima notizia. Leggevo in quelle iridi grigie la voglia di dare il colpo finale a quell'onda di notizie, ma allo stesso tempo chiedere a me il consenso.
«No tesoro. Dillo tu, per favore.»
Sulle sue labbra comparve un sorriso, il sorriso dolce e pieno d'amore che in quattro anni mi era mancato e che era stato presente ogni notte nei miei sogni.
«Va bene. Mamma, l'ultima notizia che vogliamo darti è che...»
Narcissa aveva cominciato a muovere nervosamente le gambe, perché Draco stava facendo apposta a metterci tanto a dire l'ultima novità, per far stare sua madre sulle spine.
«...io ed Hermione abbiamo deciso di adottare Teddy, una volta finita questa missione.»
Dopo quest'ultima affermazione la donna si alzò in piedi e strinse forte i pugni per non scoppiare a piangere di nuovo.
«Il vostro è un gesto nobile, ragazzi. Teddy ha sofferto tantissimo, è sempre stato solo, e il fatto che voi vogliate farlo entrare nella vostra famiglia vi fa onore.»
Ci stringemmo di nuovo in un abbraccio, e in quel momento entrò nel salotto il bambino, con dietro la cameriera che cercava di fermarlo, tenendosi il vestito lungo e allo stesso tempo cercando di riprendere fiato.
«Mi scusi...signora...ho provato a...fermarlo...ma...»
«È tutto apposto, Guendaline, puoi andare.»
Congedata la cameriera, tutti fissammo Teddy, che si era seduto sul divano e leggeva il libretto che gli avevo comprato in Irlanda. Io mi avvicinai a lui, conscia del fatto che prima di procedere con l'adozione dovevamo avere anche il suo consenso.
«Teddy, tesoro, puoi chiudere il libro per un attimo?»
Lui lo chiuse e mi fissò con i suoi grandi e teneri occhioni. Lo presi in braccio e guardai Draco, che annuiva come a dirmi di continuare.
«Cosa c'è mammina?»
Mi si formò un groppo in gola: mi aveva chiamata mammina, quindi mi vedeva già come una madre. Narcissa sorrise dolcemente, e Draco mi accarezzò una mano per darmi la forza di dire a Teddy dell'adozione.
«Teddy, io e Draco vorremmo farti una proposta. Prima di partire per la missione conoscevamo già la tua storia, perché tuo padre era nostro insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure ad Hogwarts, e tua madre era una grandissima Auror.»
«Li avete conosciuti?»
Nei suoi occhi brillava quella luce di speranza di sentire qualche buona notizia per forse la prima volta nella vita. Si, glielo dovevamo. Teddy in soli cinque anni di vita ne aveva passate più di chiunque altro, ed era giusto che ora gli accadesse qualcosa di bello. E io e Draco potevamo dargli ciò che lui voleva: una mamma e un papà.
«Si, li abbiamo conosciuti, ed erano delle persone veramente stupende. Quello che però io e Draco volevamo proporti è...»
Il bimbo pendeva dalle mie labbra, mentre Draco stringeva le mani a Narcissa, che a stento riusciva a trattenere le lacrime.
«...ti andrebbe bene se noi ti adottassimo? Io diventerei definitivamente tua madre, Draco tuo padre e Narcissa tua nonna, e poi potresti conoscere anche i miei genitori e...»
Teddy non mi fece finire. Si avvinghiò al mio collo e scoppiò a piangere per la felicità. Io lo tenni stretto a me, accarezzandogli i capelli e la schiena. Draco si sedette vicino a me e tolse le lacrime dalle guance di Teddy. Il bambino allora smise di piangere e ci regalò un caloroso sorriso.
«Allora piccolo, che ci dici?»
Teddy scese dalle mie gambe e cominciò a saltellare in giro per il salotto. Per la felicità, i suoi capelli cambiarono colore, divenendo gialli e arancioni, come i raggi del sole. Quando si fermò, ci strinse tutti e tre in un abbraccio.
«Si, si e ancora si. Quindi ora posso chiamarvi mamma, papà e nonna?»
Draco mi baciò sui capelli, mentre dai miei occhi cominciavano a scendere alcune lacrime solitarie.
«Si, ma prima dovremo firmare carte, fare la richiesta di adozione, e quando tutto sarà apposto potremo finalmente essere...»
Draco incontrò il mio sguardo carico di amore, prese in braccio Teddy, mi posò una mano sulla pancia e strinse una mano alla madre, per poi completare la mia frase.
«...una nuova, vera famiglia.»

Spazio autrice: Ciao a tuttiii!!! Sono riuscita a pubblicare il nuovo capitolo, e spero vi sia piaciuto. Quindi...fatemi sapere con voti e commenti cosa ne pensate! Ora...cosa ne pensate della serie di novità che Draco ed Hermione hanno dato a Narcissa? Vi piace questa Narcissa così premurosa e gentile o preferivate una donna più autoritaria e severa? E della reazione di Teddy? Fatemi sapere con commenti tutto ciò che vi è piaciuto o meno del capitolo. Ciaooo!!!
Giada

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