Proposte inaccettabili

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-Di certo non ti chiedo la vita, ma qualcosa mi piacerebbe riceverla.-
Fabrizio si siede accanto a me, mettendomi in mezzo fra lui e Cookie.
-Ah sì? Dimmi allora- gli dico, non dando troppo peso alla cosa.
Pensando alle sue richieste non provo molta paura.
Mi chiederà di stare con lui e fare qualcosa insieme, come l'ultima volta, non sono troppo preoccupata.
-Perfavore, smetti di accarezzare il cane.
Vorrei la tua completa attenzione.-
Mi blocco subito, assecondando il suo ordine.
C'è insicurezza nella sua voce, e sembra che gli stiano tremando le mani.
-Ehy... tutto bene?-
Non è per niente tranquillo, e se non lo è lui non lo sono più nemmeno io.
Forse ho sbagliato a non preoccuparmi, che cosa ha in mente?

-Non riesco più a tenetelo nascosto.
Passiamo troppo tempo insieme e questo aumenta in me il dolore...-
In poche parole, sta dicendo che quando sta con me sta male.
Dubito che è questo ciò che voglia dire, ma essendo così nervoso è normale che non riesca ad esprimersi bene.
Meglio non farglielo notare e lasciarlo continuare.
-Io ho sempre voluto dirtelo, ma non mi hai mai dato l'opportunità di farlo.
Mi hai sempre detto che ero il tuo migliore amico...
Cazzo! La odio un sacco quella frase...
Ho cercato di avvicinarmi a te il più possibile, ma ogni mio gesto lo traducevi come un gesto d'amicizia molto intima.
Ma non lo è mai stato!
Quando ti ho detto che uscivo con una ragazza... era solo per farti ingelosire.
Lo fate anche voi donne, no? Allora perché non l'hai capito?
Sapevo già che non avrei mai concluso nulla con quella là, ma ci sono andato solo per farti ingelosire.
Ma non è successo... questo perché sei una cogliona!
E poi... hai aiutato Clara.
Quando ho saputo che l'hai aiutata per me è stato l'ennesimo colpo.
Mi hai fatto capire che non ti piacevo neanche un po', non riuscivo a sopportarlo.
Eppure ho fatto di tutto per te, ho cercato di proteggerti come meglio potevo.
E, nonostante tutto, tu non hai mai avuto occhi per me.
Come cazzo hai fatto a non capire nulla per tutto questo tempo?
Sei un'idiota! Ecco perché.
Come faccio ad amarti ancora dopo quel che mi hai fatto passare?
Forse... è perché sono più stupido di te...-

Non riesco a parlare, le lacrime m'impediscono di fare qualsiasi cosa.
Per tutto questo tempo, entrambi volevamo stare uniti, non capendo che ci stavamo solo allontanando.
Se si fosse deciso prima, avrei accettato a gran voce i suoi sentimenti.
Ma con Clara, che ha appena ricevuto un rifiuto e un tradimento da parte di due ragazzi diversi, non sono in grado di farlo.
Però non voglio nemmeno rifiutare, perché io voglio e ho intenzione di stare con lui.
Ma ho promesso davanti a Cookie... cazzo...
-Mi fa piacere che tu mi abbia detto tutto questo- gli dico cercando di guardarlo in faccia nonostante l'imbarazzo che mi assale -ma sono costretta a farti aspettare.
Non voglio dirti di no, ma nemmeno sì.
Almeno... non adesso.
Forse avrai anche intuito il perché.-
-Certo... posso immaginare...-
Non sembra esserne felice, ma non avevo altra scelta.
Sono troppo codarda per rifiutare, facendo così gli faccio solo del male.
Ma ho troppa paura...
-Quanto dovrò aspettare?- chiede.
Ha lo sguardo spento, mi fa male vederlo così.
-Aspetta che si calmino le acque.
Non voglio ferire ulteriormente Clara.-
Fabrizio accetta le mie condizioni, ma solo apparentemente.
Sta male, si vede anche troppo.
È meglio lasciarlo stare da solo, deve avere il tempo di riflettere su quello che vuole fare.
E anche io devo farlo.

Decido di portare nuovamente fuori Cookie, stranamente Fabrizio non ha nulla da ribattere.
Prendo il cellulare da utilizzare come torcia e mi avventuro verso il buio.
Ma sento qualcosa che non mi mette tranquillità.
Ho controllato bene e Fabrizio non mi ha seguita.

Quindi può essere solo una persona...

-Leon!- esclamo catapultandomi verso di lui, anche Cookie sembra felice di vederlo.
Gli faccio una marea di domande, ma non risponde a nessuna di esse.
-Vieni con me- mi dice soltanto -ho bisogno di te.-
-Aspetta... perché?-
-Ti prego!-
-Perché non mi vuoi dare un motivo?-
-È Milk il motivo! Ora verrai con me?-
-Cosa le è successo?-
-Vieni e basta!-
Leon mi prende per un braccio ed esercita talmente tanta forza che a stento sento la mia mano.
Sento che anche l'altro braccio sta subendo lo stesso dolore, ma non è Leon questa volta.

-Lei non va da nessuna parte!- dice Fabrizio tirandomi verso di sé.
Io ho controllato... come ha fatto a seguirmi?
Non ho il tempo  per rispondere, non posso distrarmi ora.
Non so neanche come sia successo e non so neanche come abbia fatto a non rendermene conto, ma adesso sono uno contro l'altro.
Si stanno picchiando e io non so cosa fare...
Ho gli occhi spalancati, i miei arti che stanno fermi a prendere neve.
Non riesco a muovermi.
Cookie inizia ad abbaiare, attirando così anche gli altri che stavano nello chalet.
Leon nota tutti quegli occhi su di lui e decide di fermarsi nonostante stia avendo la meglio.
Opta così per il piano B: scappare.
Mi prende con forza e comincia a correre, inseguito da Cookie.
Non riesco a capire più nulla, l'ultima cosa che riesco a vedere è una discesa ripida e il mio corpo che cade dentro al vuoto più nero.
Nonostante non riesca più a vedere, sento il mio corpo avvolto da un piacevole calore.
Anche se non vedo, so perfettamente che è Leon.
Mi sta proteggendo da quel che ho già provato.
Sta prendendo il suo dolore e anche il mio e lo sta subendo solo lui.
È così coraggioso...
Appena sento il mio corpo che si ferma, riapro gli occhi.
Leon mi ha presa in braccio e sta correndo verso una macchina, la sua.
Cookie è accanto a noi, non sembra essersi fatto male.
Degli altri non c'è nessuna traccia, non so se sia un bene o un male.
Il mio stalker, che è appena diventato il mio rapitore, mi fa entrare in macchina, fa entrare anche Cookie per poi partire a tutto gas.

E, dopo tutto questo, mi chiedo: come cazzo è successo tutto questo in così poco tempo?

Lovely Stalker: Lui Sa Tutto Di MeWhere stories live. Discover now