Sfida...

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Apro la porta della mia camera e la prima cosa che vedo è un enorme parassita sdraiato sul mio letto.
È troppo calmo mentre io sono agitata, così decido di dargli uno scossone.
-Svegliati, Cookie.
Ho bisogno di te per trovare coraggio.-
Scende dal letto e zampetta verso di me, è chiaramente stanco ma nonostante tutto cerca di non farlo notare e stare al fianco della sua padrona.
Sbircio attraverso la porta-finestra e vedo il mio sogno intento a godersi il panorama dal balcone.
Apro lentamente la porta, attirando la sua attenzione su di me.
Cookie si avvicina a Fabrizio in cerca di coccole, ma lui non lo asseconda.
Mi siedo sopra alla ringhiera e aspetto che inizi a parlare.
-Non hai freddo? Hai solo quel vestito che ti copr...- dice togliendosi la giacca, ma io lo blocco subito dicendo -non ci metteremo molto. Basta solo che inizi.-
-Quanta cattiveria...- mormora, per poi iniziare.
Ma la mia attenzione passa ad altro, sto guardando dietro alla sua spalla, attraverso la porta-finestra: Clara è qui.
Fabrizio non ha nemmeno concluso la sua prima frase che lo interrompo per la seconda volta.
-Scusami, ma non è con me che devi parlare- gli dico scendendo dalla ringhiera, gli do una pacca sulla spalla e apro la porta-finestra.
-Cosa vuoi dire?- mi chiede voltandosi verso di me, ma si zittisce subito vedendo la sua cara sorellina.
-Vi lascio soli- dico chiudendo la porta, per poi continuare a parlare pur sapendo che non mi possono sentire -voi avete un futuro... e io non ci sono.-
Vado in soggiorno cercando di trattenere una lacrima che cerca di fuggire, mentre Cookie mi segue goffamente.
Noto il povero Alessandro che aspetta la sua amata.
Vorrei tanto dirgli che tanto non tornerà, ma è più divertente vederlo in attesa di qualcosa che non arriverà.
Stuzzicarlo sarà il modo che userò per inabissare il dolore che mi distrugge il petto.
Notando la mia presenza chiede subito -dov'è?-
-Chi?-
-Non fare la cogliona!
Sto parlando di Clara!-
-Forse è in bagno.-
-Non dire stronzate, l'ho visto che le hai detto qualcosa all'orecchio.-
-Wow, che vista d'aquila...-
-Smettila di prendermi per il culo. So bene quanto tu non mi sopporti.-
-Beh, non è poi così velata come cosa.-
-Sai che lei mi piace e stai facendo di tutto pur di allontanarla da me.-
Almeno lui ha avuto il coraggio di ammetterlo.
-Che lei ti piace lo so, ma se pensi che io stia facendo di tutto per allontanarla da te... sei su un'altra strada.-
-E allora cosa stai facendo?-
-Qualcos'altro.-
-Di preciso?-
-Segreto.-
-Brutta putt... aspetta...-
Vedo Alessandro alzarsi di scatto e correre verso di me.
Cookie inizia ad abbaiare, creando un casino assurdo.
Ma ad Alessandro non importa più di tanto, si fionda su di me e mi afferra per il vestito.
Anche se Cookie abbaia, non è cattivo e non si azzarderebbe mai a far del male a qualcuno.
Infatti non morde Alessandro, che codardo...
-Ho capito!- urla per sovrastare Cookie -tu sai che a Clara piace...-
Non riesce a finire la frase che subito qualcuno corre verso di noi a separarci.

Quel qualcuno sono i nostri rispettivi padri.
-Stronza!- continua ad urlare lui -io ti ammazzo, brutta strega!-
Suo padre lo prende di peso e lo trascina fuori di casa, magari per dargliele di santa ragione.
Non mi dispiacerebbe se lo facesse.
Vedo i due fratelli correre giù per le scale e chiedere allarmati cosa fosse successo.
Mia madre spiega loro quel poco che ha visto, così da farli allarmare ancora di più.
Clara va subito fuori da Alessandro, mentre Fabrizio rimane qui.
I miei genitori provano a calmare i genitori di Clara e a riportarli in soggiorno, per poi andare fuori anche loro, lasciandomi da sola con Fabrizio.
Lui mi osserva preoccupato, ma io ho troppa paura e non voglio ricambiare i suoi sguardi.
Chissà se ha avuto il tempo di ascoltare la dichiarazione di Clara, ma penso di sì.
Cookie si calma e sale sul divano, io lo seguo e inizio ad accarrezzargli il pelo morbido.
Lui è l'unica cosa che può distrarmi da questo imbarazzante silenzio.
Fabrizio è ancora qui, è proprio dietro di me.
Anche se non lo vedo, riesco a percepire la sua presenza.
La TV è ancora accesa, Alessandro stava giocando ad un picchiaduro.
Prendo il joystick per spegnere la console e subito Fabrizio prende l'altro joystick.
-Io devo...- gli dico, ma lui parla subito senza farmi finire la frase -una partita, se vinco mi ascolterai.-

Lovely Stalker: Lui Sa Tutto Di MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora