...Accettata

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Inutile dire che ho accettato, anche se lui è un esperto con questo tipo di giochi.
Infatti è lui il vincitore, ma in fondo voglio sentire quel che ha da dirmi.
Mi prende per un braccio e mi porta in camera mia, chiude la porta a chiave e si volta verso di me.
Io sono seduta sul mio letto che guardo il vuoto, mentre stringo il mio peluche, inutile dire che ho la tensione alle stelle.
-Io non voglio continuare così- dice battendo il pugno sul muro -tutto quel che è successo... non si può dimenticare?-
Lo guardo negli occhi, non può averlo detto veramente...
Lui vuole dimenticare?
Avrei preferito un pugno nello stomaco piuttosto che sentire queste parole, avrebbe fatto meno male.
-Ok- dico abbassando nuovamente lo sguardo.
-Tutto questo è stato solo un errore, ho bevuto troppo e... è successo. Mi dispiace.-
-Ok.-
-Mi perdonerai?-
-Ok.-
-Voglio una risposta!-
Lui si avvicina a me, mi prende il viso costringendomi a guardarlo mentre ripete di nuovo -mi perdonerai?-
-Non è stata colpa tua...-
-E invece sì! Io non volevo farti del male.-
-Ma non è successo niente di male...-
-E allora perché mi eviti?-
Potrei rispondergli che è lui che mi evita, che non mi ha mai chiamato e neanche scritto.
Ma in effetti neanche io l'ho cercato, ho sempre aspettato che venisse lui da me.
Sono un'egoista inguaribile...
-Dimentichiamoci di tutto e basta, ok?- gli dico chiudendo gli occhi -ti perdono di tutto quel che vuoi, ma perfavore... non voglio continuare così.-
-Hai ragione, Lenore... smettiamola.-

Fabrizio si allontana da me, sta per aprire la porta ma si ferma subito.
-Sapevi che Clara era...-
-Sì.-
-Hai organizzato tu tutto questo?-
-L'ho solo aiutata.-
Si allontana dalla porta e ritorna da me per poi sedersi nel mio letto, accanto a me.
-Perché l'hai fatto?-
-Era quel che voleva.-
-Ma non capisci che così l'hai solamente fatta soffrire?
Il suo è un amore che non si può realizzare.-
-È proprio per questo che l'ho aiutata.-
Lui rimane in silenzio, senza dubbio vuole una spiegazione.
-Tutto era contro di lei: il fatto che siete parenti, questo suo amore impossibile... tutto.
Io volevo essere dalla sua parte, pur sapendo che era impossibile. Almeno può essere fiera di averci provato.-
-Così facendo le hai solo fatto del male...-
-Di sicuro è meglio così che tenersi dentro i sentimenti. Quello è ancora più doloroso...-
-Se è così allora...-

La nostra conversazione viene interrotta da qualcuno che bussa alla porta.
Fabrizio va ad aprire ed entra mia madre che m'informa che la festa è finita e che se ne stanno andando tutti.
Non sembra felice... quando saremo sole inizierà a dirmele di santa ragione.
-Potrei restare altri due minuti?- chiede Fabrizio -devo dire una cosa importante.-
-Va bene- risponde mia madre chiudendo la porta, non sembrava molto convinta.
Ma non m'importa, voglio solo sapere cosa stava per dire.
"Se è così allora" cosa?
Purtroppo però, quando inizia a parlare scopro che non è quello che doveva dirmi...

-Clara ti ha detto che voleva passare capodanno tutti insieme?-
-Sì...-
-Un mio amico ci ospita nel suo chalet.
Partiremo il trenta, ho già chiesto ai tuoi genitori ed è tutto ok.
Verrai con noi?-
-Ok!- dico sfoggiando un bel sorriso, ma devo ammettere che proprio non ne ho voglia, sopratutto dopo quel che è successo oggi.
-Perfetto. Allora ci vediamo quel giorno alle sei, ok?-
-Ok.-
-Comunque... bel vestito.-
Detto questo lo vedo scomparire oltre la soglia, lasciandomi da sola con i miei pensieri.

Posso solo immaginare che cosa succederà.
Alessandro è arrabbiato a morte con me al punto da volermi uccidere.
Clara è stata appena rifiutata da suo fratello e sarà in depressione per i prossimi dieci anni.
Io mi sono appena riconciliata con Fabrizio, ma la tensione tra noi per quello che è successo rimane.
Secondo me succederà un bel casino... con qualche omicidio.

Sento i tacchi di mia madre che si avvicinano alla mia camera, ma è troppo tardi per scappare.
Anche perché mia madre mi ha preso la corda... quindi non ho nessuna via di fuga.
-Ti ha chiesto di andare in uno chalet?- mi chiede sedendosi vicino a me.
-Già.-
-Ci andrai?-
-Gli ho detto di sì, ma penso che dirò una scusa all'ultimo minuto.-
-Così non risolverai le cose tra voi.-
-Aspetta... come sai che...-
-Si vede lontano un miglio, non avete parlato per tutta la cena.
E poi hai dormito con lui, qualcosa dev'essere successo per forza.
E sono curiosa di sapere cosa...-
-Scordatelo!-
-Suvvia, Lenore. Sono tua madre.-
-Appunto per questo!-
-Beh... almeno questo sarà un buon modo per fare pace.-
-L'hai già detto.-
-Sto solo cercando di non pensare a quella sceneggiata che ha rovinato la mia festa.-
-Mi dispiace...-
-Fai bene, perché ho resistito tanto.
Avrei voluto prendere a schiaffi sia te che quell'altro.
Sei stata molto fortunata.-
Decido di non andare oltre e lasciare la conversazione così com'è.
Se l'avessi lasciata continuare avrebbe suddiviso il mio povero corpo, per poi esporlo in bella vista sul nostro giardino come decorazione alternativa ai classici nanetti da giardino.
La faccio uscire e al suo posto faccio entrare Cookie, almeno con lui non ho bisogno di proteggermi.
-Chissà se in quello chalet posso portare anche te...-
Non sembra una cattiva idea, sono sicura che con lui sarò più a mio agio.
Dovrò chiederlo a Fabrizio domani, oggi non è proprio il momento più adatto.
Apro il mio armadio in cerca di qualcosa di carino da portare.
Anche se mancano un bel po' di giorni voglio essere preparata, altrimenti l'ansia mi ucciderà.

Dopo aver preparato la borsa ed aver fatto una lista da controllare il giorno prima di partire, sento il mio cellulare che vibra.
Non ricordavo nemmeno di averlo messo in carica.
Accendo il display e leggo l'ora: 00:01 AM.

"Buon natale" da Fabrizio.

Lovely Stalker: Lui Sa Tutto Di MeWhere stories live. Discover now