I DUBBI DEL CUORE [Destini Incrociati 1*]

Capitolo 63

BIANCA

Dopo otto giorni di degenza, finalmente  mi hanno tolto il drenaggio e adesso è il momento di togliere i punti sul ricordino che mi ha lasciato Lisa sul viso.

Noah è al mio fianco, non mi ha abbandonato neanche un minuto, soltanto per andare a casa a cambiarsi, ed in quei casi si alternava con mia madre o con Mary.

Mi ha chiesto scusa per non avermi protetto come si deve. Si sente in colpa, ma gli ho spiegato che non ha niente di cui scusarsi, se sono viva è anche merito suo.
È il colmo come la sua gelosia per una volta sia servita. Grazie al Gps mi ha rintracciato e ha potuto salvarmi portandomi in tempo in ospedale.

Tiene la mia mano mentre il medico procede a rimuovere la sutura.
Sono terrorizzata nel vedere le forbici accostate vicino al mio viso, il triste ricordo di ciò che è accaduto, oltre al segno, ha lasciato anche il trauma.

"Tesoro stai tranquilla!" Mi rassicura mio marito accorgendosi della mia tensione, cercando di calmarmi, accarezzando con il pollice il dorso della mano.

Stringo gli occhi mentre il dottore taglia e sfila i punti. Non so quanti me ne abbiano dati, forse nove-dieci ma non chiedo, qualunque numero sarebbe sempre troppo per me...Voglio solo guardarmi allo specchio e vedere il risultato.
Quando viene tolta anche l'ultima sutura, osservo Noah preoccupata della sua reazione, ma non lascia trasparire nessuna emozione.
Nei giorni scorsi, gli avevo detto che avrei voluto vedere subito il mio riflesso.

Sorride dolcemente stringendomi la mano.

"Andiamo…?" Mi chiede. Annuisco col capo.

Mi aiuta ad alzarmi dal letto e mi accompagna in bagno.
Ho timore di guardarmi.
Lui si mette dietro di me, e posa le mani sulle mie spalle portandomi di fronte allo specchio.

Osservo il mio viso sconfortata su questa superficie riflettente una volta mia cara amica, oggi mi volta le spalle mostrando il mio sfregio evidente. Gli occhi mi si inumidiscono di lacrime.  Un lato è quasi intatto se non fosse per un leggero livido rimasto,  dall'altro una cicatrice rossa mi attraversa la guancia, dal lobo dell'orecchio fino quasi all'angolo della bocca .
Avvicino la mano al volto, la tocco con le dita sentendo un leggero gonfiore al tatto . Inizio a piangere, perché tutte le volte che mi rifletterò in questa lastra argentata, ricorderò cosa mi è stato fatto.  Non potrò mai dimenticare il terrore e il dolore provato.

Noah mi abbraccia da dietro , chiude gli occhi e sfiora il mio collo con lievi baci, consolandomi con tutta la sua dolcezza.

" Sei sempre bellissima mia piccola strega; e ora lo sei anche di più, perché il miracolo della vita che porti nel tuo grembo ti rende meravigliosa…"
Le sue mani scendono sul mio ventre.
"…Devi pensare a nostro figlio, devi essere serena , ora niente ci potrà più separare. Saremo te, io e il nostro bambino, per sempre."

Poi mi volta e con i suoi baci presta meticolosa attenzione alla cicatrice, la sfiora teneramente con le labbra, come a voler lenire tutto il mio dolore.

"Noah…no! "Esclamo turbata, temendo che ne possa rimanere disgustato.

"Ssshhhh…
Bianca amo ogni centimetro del tuo corpo, non posso fare a meno di baciarti."
Afferma serio prendendomi il viso tra le mani e fissandomi dritto negli occhi.

Infine le sue labbra si posano sulle mie per un bacio pieno di passione.
La sua dolcezza mi emoziona e mi lascio avvolgere da tutto il suo amore.