I DUBBI DEL CUORE [Destini Incrociati 1*]

Capitolo 19

BIANCA

Continuo a ricevere messaggi da parte di Ian. Mi chiede di incontrarci per poter parlare ma non so come fare con Noah. Senza neanche rispondere li cancello immediatamente, ho paura che li possa leggere.
Un giorno l'ho scoperto con il mio telefono in mano; e dato che so della sua gelosia, non voglio alimentarla ulteriormente.
Temo la sua reazione, visto come è andata a finire l'ultima volta che si sono incrociati.

Dall'ultimo episodio in cui c'è stato un approccio fisico, ho cercato il più possibile di sfuggire a situazioni intime per evitare di perdere entrambi il controllo. Il magnetismo che si crea tra noi è inevitabile.
È difficile, viviamo insieme e dormiamo nello stesso letto costringendoci a non andare oltre. Non mi sento pronta ad affrontare un passo del genere, rendere effettivo questo matrimonio non sarebbe corretto nei confronti di Ian.

La sera comunque, abbiamo ormai un rituale tutto nostro.
Prima di addormentarmi, mi accoccolo  tra le sue forti braccia, mentre le sue mani giocano con i miei capelli con dolcezza e intanto mi racconta aneddoti della sua infanzia, del lavoro o di qualsiasi altra cosa gli sia successa durante la giornata.

È bello ascoltarlo, sentire il suono della sua risata quando racconta qualcosa di divertente, o semplicemente osservare il suo profilo perfetto quando rimane in silenzio.
Viverlo nella quotidianità,  raccontarci le nostre esperienze passate, ricevere continui regali da parte sua, me l'hanno fatto conoscere più a fondo. Sa essere molto dolce se non è divorato dalle sue insicurezze.

Il suo impegno per conquistarmi è evidente.
Riesco a vedere nei suoi occhi il desiderio smodato di sentirsi amato.
Una sera, mentre era incantato ad osservarmi, mi ha detto che aveva preso il vizio di perdersi e annegare nel mare racchiuso nei miei occhi. Che creo dipendenza e ha bisogno di amarmi per stare bene, poi ha aggiunto che aspetta con impazienza il momento in cui non dovrà più elemosinare un mio gesto affettuoso per sentirsi ricambiato.
Mi ha rattristato quest'ultima affermazione, è vero che nonostante mi sia avvicinata ultimamente a lui, ho comunque difficoltà a lasciarmi andare a dimostrazioni d'affetto, ma quella parola…elemosinare…è triste...
Posso solo immaginare come si possa sentire.
Il suo modo di volermi è una forzatura, non sa amare come si deve ma è comunque una forma d'amore la sua. Nato come un capriccio, divenuto un' ossessione, è sbocciato in un sentimento problematico.
E non è facile farglielo capire.
Mi rendo conto di essere sempre più presa dal suo tormentato amore e di pensare sempre meno ad Ian, ma questo non toglie che voglia vederlo proprio per far chiarezza sul nostro rapporto una volta per tutte.
E l'occasione arriva improvvisamente…

Stamani dopo colazione Noah è andato in azienda con molta difficoltà, voleva portarmi con sé ma mi sono impuntata di rimanere a casa e, con l'appoggio di Mery, l'abbiamo convinto.

Durante la mattinata ricevo una chiamata da mio padre.

"Pronto…?"

"Ciao Bianca, come stai?"

"Bene papà, e tu? Sei in atelier?"

Mi manca il mio lavoro.

"Si, tutto bene tesoro. Senti, devo chiederti un favore, qua si sono ammalate due delle nostre modelle e ho bisogno che tu venga a provare degli abiti per il nuovo campionario."

Eccola la mia opportunità. Non me lo faccio ripetere due volte.

"Si papà va bene, mi preparo e arrivo!"

"Grazie tesoro! Mi togli da un impiccio…"

"Figurati, a dopo!"

La richiesta di mio padre è piovuta come una manna dal cielo, perché ho trovato il modo per incontrare Ian e poterci parlare finalmente.
Noah ha detto che non tornerà prima del tardo pomeriggio ed io sarò già di ritorno per quell'ora.

Mando subito un messaggio ad Ian per dirgli di vederci per pranzo al ristorante vicino alla casa di moda , mi risponde ok con uno smile sorridente.
Prendo le chiavi della mia macchina e avviso Mery che vado a trovare mia madre, quindi di non aspettarmi per pranzo.

Quando arrivo alla casa di moda mi sento felice, è passato quasi un mese dal matrimonio e tutti i dipendenti e le altre modelle mi salutano mostrandomi il loro affetto.

Vado a fare subito la prova degli abiti, quasi emozionata di poter ritornare ad avere un assaggio della mia vecchia vita.
Mio padre  m' informa che tra un'oretta dovrebbe arrivare un' altra modella per le prove di intimo.
Quando finisco lo saluto e mi reco all'appuntamento con Ian.

NOAH

Sono a lavoro e penso alla mia piccola strega che è  a casa, già mi manca.
Ho deciso di portarla al lago e passare un paio di giorni lì,  solamente noi due.

Sono positivo perché ho notato un' avvicinamento da parte sua, anche se cerca ancora di tenermi a distanza fisicamente. Ha paura che io perda il controllo e devo ammettere che ha ragione.
L'unica cosa che mi ha concesso, è quella di poterla tenere tra le braccia prima di addormentarsi la sera e allora io,  per distrarre la mia attenzione dal suo bellissimo corpo, mi metto a raccontarle di me, del mio passato e dei miei sogni.

Aspetto…,aspetto che capisca che è me che vuole, che si doni completamente...
Che mi ami…

In ufficio ho trovato un post-it appiccicato alla scrivania:

CHIAMAMI !!!
Lisa.

Nonostante sia stato sempre chiaro con Lisa, insiste nel continuare a cercarmi e sedurmi inutilmente.
Da quando ho messo la fede al dito ho sempre rifiutato le sue avances, purtroppo non riesce a farsene una ragione.
Forse ho sbagliato ad intrattenere la relazione anche durante il fidanzamento con Bianca, ma non le ho mai mentito sulle mie intenzioni.

Bianca, Bianca, Bianca…
Nel mio naso il suo profumo, nella mia bocca il suo sapore...Nella mia testa c'è solo lei…