Capitolo 17

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NOAH

Quando ho visto quel bastardo parlare con Bianca, non ci ho visto più dalla rabbia.
Ha avuto la faccia tosta di venire fin sotto  casa mia per incontrarsi con lei.
Volevano prendersi gioco di me, ma sbagliano se pensano che possano continuare a farlo.

Una volta rientrati, noto che del sangue mi cola da una ferita sul naso e mi macchia la camicia.
Gli zii mi osservano interdetti, in attesa di capire  quello che è appena successo .
Spiego loro, guardando Bianca sottecchi ,che Ian è innamorato di mia moglie e non accetta il nostro legame.
Lei rimane in silenzio , imbarazzata, poi per sfuggire all'attenzione degli altri, mi chiede di salire in camera con la scusa di medicarmi.

Quando siamo nella nostra stanza, corre in bagno e prende l'occorrente per disinfettare il taglio sul naso.
Intanto tolgo la camicia macchiata e mi siedo sul letto, lei si avvicina titubante,  si mette in piedi tra le mie gambe e inizia a tamponare con del cotone la ferita .
La scruto, nella mia mente mi ripeto per rassicurarmi, che è mia, che nessuno può portarmela via.
In silenzio mi medica, noto il pallore che ha sbiancato il suo viso e, mosso da questa possessività che ho nei suoi confronti, mi ritrovo a ribadirle con parole chiare, quello che già le ho fatto intendere precedentemente :

"Non voglio vederti vicino a quel coglione!"

Lei tace, non mi guarda, presa nel suo ruolo di brava infermiera, io mi irrito di più e alzando la voce le intimo:

"È chiaro?!"

Sobbalza puntando gli occhi impauriti sui miei, e mi fa cenno di si.

"Perché era qua?" Le chiedo moderando il tono, cercando di capire, dando voce a quei dubbi che iniziano a divorarmi

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"Perché era qua?" Le chiedo moderando il tono, cercando di capire, dando voce a quei dubbi che iniziano a divorarmi.

"Non so…,voleva parlarmi…" Risponde incerta, preoccupata di sbagliare.

"Bianca, sei mia moglie. Non avete più niente da dirvi voi due!" Insisto contrariato.

"Lo so…,ma questo matrimonio è avvenuto così in fretta...ed io e Ian non abbiamo avuto più modo di incontrarci e parlare da quando tu sei entrato a far parte della mia vita!"

Parlare…lei vuole parlare con lui…? Lo giustifica?

Sbuffo seccato.

"Sei sposata con me! Sono tuo marito e come tale ho bisogno costantemente delle tue attenzioni, non Ian. Hai voglia di parlare? Parli con me!
Non hai più niente da chiarire con quel fotografo!"

Mi osserva senza ribattere, ma posso notare l'amarezza velare il suo sguardo.

La paura che possa sfuggirmi da un momento all'altro, mi lascia angosciato. Soffro dannatamente.
Non immagina come mi sento, il tormento che provo per il timore che non riesca ad accettarmi…ad amarmi...
E all'improvviso, sono spinto dalla voglia irrefrenabile di farmi consolare dal suo tocco. 
Vorrei scusarmi perché non so amare in altro modo, perché ho il terrore che scivoli via come l'acqua dalle mie mani, le quali la tengono stretta in pugno.
Le prendo le sue, che mi hanno medicato così con cura, e poso un lieve bacio sul loro palmo, dopodiché l'avvolgo con le braccia intorno alla vita e la stringo a me, appoggiando la mia testa al suo ventre.
Ho bisogno di questo contatto come dell'aria che respiro, perché lei mi appartiene, è indispensabile ormai. Mi sento perso se penso che potrei perderla.
Rimane immobile, finché non sento sfiorare i miei capelli. Chiudo gli occhi godendo del suo contatto. Un piccolo gesto da parte sua che in un attimo mi rende felice.

BIANCA

Noah mi sta abbracciando stretta ,ha bisogno di essere rassicurato da me, di sentire che sono al suo fianco.
È un uomo problematico, prepotente, arrogante, ma questo lato del suo carattere nasconde in realtà la sua fragilità.
Mi fa tenerezza nonostante tutto, perché la causa di questa insicurezza che non riesce a gestire, sono io. E allora mi ritrovo con le mani ad accarezzare i suoi capelli d'oro, perché voglio consolarlo. Sento la necessità di farlo.
Al mio tocco lui mi stringe di più.
La sua gratitudine è tutta in quell'abbraccio.

Più tardi ,quando si è già addormentato accanto a me, ripenso ad Ian.

Dio, che situazione…

Anche lui ha bisogno di spiegazioni ma con Noah così ostile tutto si complica.
Mi sono preoccupata tutto il tempo di confortare mio marito, mentre Ian è passato in secondo piano.
Chissà cosa penserà, voleva che prendessi le sue difese, invece sono stata zitta a guardare come veniva cacciato via.
Non so cosa mi stia prendendo…La vicinanza di Noah, i suoi momenti di dolcezza, la lontananza forzata da Ian...Tutto ciò mi confonde.

I DUBBI DEL CUORE [Destini Incrociati 1*] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora