specchio d'acqua

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POV SCORPIUS

La mattina del primo giorno di vacanza, i cambiamenti mi avvolgono sin da sotto le coperte del mio letto. Il dormitorio è ormai colmo di ragazzi che, con le ultime chiacchiere, salutano gli amici, pronti per tornare a casa. Guardandomi in giro, gli unici che non stanno facendo le valigie siamo io ed Albus: ciò significa che siamo gli unici serpeverde rimasti in questo castello, che dormiranno qui soli per cinque giorni. Cazzo.


Dopo essermi alzato e riempito lo stomaco in Sala Grande, Albus riesce a convincermi ad allenarmi con lui a Quidditch: non sono male in questo sport, ma volare per ore sulle scope, almeno per e, è la cosa più noiosa che esista, se non fosse che, in questa situazione, sarò con il mio migliore amico, che rende sempe tutto sopportabile.
Prendiamo subito il volo e Albus mi spiega, quando siamo entrambi sulle scope, gli esercizi che vuole fare. Cè un piccolo venticello che fa muovere i capelli di Albus, facendomi notare nuovamente che è davvero bellissimo: i suoi occhi color smeraldo sono pieni di passione e determinazione, il suo sorriso perfetto.
L'allenamento continua per qualche oretta, fin quando, stanco morto, atterro sul campo e mi rifiuto di salir nuovamente sulla scopa.

"Dai Scorpius, un'ultima mezz'oretta!"

"Eh no, non ci provare nemmeno. Ti ho assecondato per ore, adesso ho fame e voglio mangiare."

"Daiii"

"No Potter. O mangi con me o voli da solo." Rispondo, sorridendo con un cenno di sfida al mio amico.

"Va bene. Mi cambio e ci sono."

"Bravo."


Raggiunta la Sala grande, noto che la tavola è apparecchiata per un massimo di 30 persone. Sedute accanto a noi, chiacchierando animatamente con Albus su un argomento che a malapena ascolto, ci sono poco meno di una decina di ragazze di Serpeverde, di ogni età.

Oltre a noi, piccoli gruppetti di studenti delle altre casate divorano il banchetto, con tutta la tranquillità di un castello vuoto.
Terminato il pranzo, mi arriva un gufo da mio padre: delle uova di cioccolato, le quali divoriamo in pochi minuti io ed Albus, e una lettera in cui mi fa gli auguri di Pasqua e spera io sia felice della mia scelta di essere rimasto ad Hogwarts anche per le feste. Rispondo con una lettera di poche righe e, dopo aver consegnato il tutto al gufo accanto a me, decido di aver troppo caldo.


POV Albus:

"Al?" Chiede Scorpius, sigillando la busta destinata per suo padre.

"Mh? Dimmi"

"Tu non hai caldo?"

"Sto sudando. Perché?" Rispondo.

"E se andassimo al lago nero? Stiamo in superficie, niente sirene; facciamo un bagno e prendiamo un po' di sole. Dopotutto, non abbiamo molto altro da fare." Propone lui, senza guardarmi.

"E' una richiesta a cui non posso risponderti di no, vero?" Ribatto.

"Mi conosci troooppo bene, caro mio."

"Va bene. Andiamo." Accetto io, alzandomi, pronto per un bagno.

Raggiungiamo il lago sotto un sole piacevole, che aumenta la voglia di un bagno. Il lago è un enorme specchio, liscio come l'olio, sotto un cielo libero da ogni nuvola. Insomma, la giornata perfetta.

Raggiunto il solito punto, dove ci posizioniamo sempre, ci stendiamo in mezzo all'erba, in un religioso silenzio, a prendere il sole, come due lucertole in estate.

Sono circa le 15.30 quando mi sveglio da un sonno leggero, il corpo pieno di sudore.
"Scorpius!" Lo chiamo, svegliando anche lui.

"hm?"

"Dai, facciamo un bagno." Spiego io. Mi metto in piedi e inizio a togliermi la maglia, ma vengo interrotto prima di abbassare i pantaloni della divisa.

"C...Cosa stai facendo?!" Chiede Scorpius, prima imbambolato dal sonno. Di colpo, il suo volto è divampato in una carnagione rossa, come un pomodoro, i suoi occhi fissano il mio petto nudo.

"Facciamo il bagno, no?" Chiedo, confuso dal suo comportamento.

"Ah. Si, ehm, arrivo allora." Ribatte lui.

Mi tuffo in acqua indossando solo un paio di pantaloncini, entrando con tutto il corpo e permettendo all'acqua cristallina di riempirmi il viso. Dopo esser risalito dall'acqua, mi giro verso il mio amico, ancora a riva.

"Scorpius, muoviti!" Lo chiamo io, osservandolo: mentre si sfila i pantaloni, i capelli biondi, quasi bianchi, gli coprono la faccia. Il suo fisico, asciutto e con una carnagione chiara, mette in risalto gli addominali leggermente accennati. Osservandolo, mi ritrovo a pensare al fatto che sia davvero un bellissimo ragazzo, fortunata chi lo avrà...

Pov Scorpius

"Arrivo!" Squillo verso il ragazzo, già entrato in acqua. Guardandolo di striscio mentre mi infilo i pantaloncini per fare il bagno, noto l'acqua che, infradiciando il viso del ragazzo, lo rende ancora più bello, il riflesso del sole che accende i suoi occhi. In pochi secondi lo raggiungo e mi tuffo accanto a lui. L'acqua fredda del lago mi congela le ossa mentre sbuco nuovamente fuori dall'acqua.

"Tutto bene, Scorpius?" Mi chiede Albus.

"Si, sto solo morendo di freddo." Spiego, guardandolo come se fosse dio, dato che non trema e non balbetta. Appena sente la mia frase però, inizia a tremare ridendo.

"Che hai?" Chiedo.

"Cazzo, almeno non sono l'unico a star morendo. Dai usciamo!" Mi incita lui, facendomi ridere. Nuoto in fretta verso riva, uscendo dall'acqua per primo. Quando poi mi giro aspettando il mio amico, il freddo che prima sentivo scompare, sostituito da una vampata di calore: davanti ai miei occhi, come un dio greco, Albus esce dall'acqua. I suoi ricci bagnati gli ricadono dolcemente sul viso, la carnagione abbronzata rende il suo fisico gracile. I pantaloncini, che inizialmente erano larghi sul suo corpo, ora sono aderenti alle cosce a causa dell'acqua, mettendo in estremo risalto l'inguine. Il suo sorriso sbuca in mezzo a labbra carnose, facendomi perdere la testa. E' davvero possibile che sia così bello?

Di colpo, sento il sangue che prima era confluito al viso, scende, provocandomi un'enorme erezione. Terrorizzato all'idea che il mio amico possa vedermi, mi giro di scatto, afferro un asciugamano e mi ci copro completamente, lasciando scoperta solo la testa. Non potrebbe esserci situazione più imbarazzante.

"Scorpius, che hai?" Mi chiede lui, confuso.

"mh niente. Freddo, te l'ho detto." Rispondo.

"No, Malfoy, basta con le bugie. E' da tutto il giorno che sei strano, mi fissi come se avessi il naso trasfigurato in squalo. Dimmi cosa ti succede." Insiste.

"No, davvero, non ho nulla."

Il ragazzo mi guarda storto, poi, ancora in pantaloncini, si avvicina pericolosamente a me, lasciando uno spazio di nemmeno mezzo metro tra il mio viso e il suo. Mi afferra il polso, poi, guardandomi dal basso, poiché io sono più alto di statura, ripete. "Malfoy, dimmi cosa ti succede, per favore."

Il mio cuore batte talmente forte da farmi credere di esser vicino ad un infarto, il suo profumo di cannella e pancakes mi riempie le narici, il suo respiro sul mio collo mi manda in estasi. I suoi occhi mi attraversano come una lancia nella notte, color smeraldo come i prati, come i trifogli colmi di brina durante le mattinate nuvolose, verdi come ogni cosa di bello che esiste. Come ogni volta in cui è nervoso, si morde con i denti il lato sinistro del labbro inferiore, obbligandomi a immobilizzare lo sguardo su quel minuscolo, adorabile, dettaglio.

La mia mente è immobile, incapace di separarsi da quest'attimo magico. Così, d'istinto, faccio l'unica cosa che non avrei ma dovuto nemmeno pensare. Gli metto una mano dietro il collo e, con tutta la passione che ho in corpo, lo bacio.

Scorbus FanFictionWhere stories live. Discover now