Capitolo XXV: Scontro

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<<Chi è?>> <<Mamma siamo io ed Honey.>> sentire di nuovo la voce di Logan che mi chiama come sempre, mi fa sentire un pochino meglio. Appena varco la cucina, Denise lancia un urlo e corre nella mia direzione. <<Oh piccola mia, che ti è successo?>> l'abbraccio di getto e lei ricambia, stringendomi forte. <<Lui, lei... Boo aveva ragione. Sono stata una stupida.>> Denise non parla, e nemmeno Logan. Poi mi alza il viso verso di lei, asciugandomi le lacrime. <<Emilia è normale avere delusioni a queste età, e credimi è soltanto l'inizio. Ne è hai già passate tante e sei abbastanza forte per superare anche questa. Tra venti anni ripenserai ad adesso e sorriderai al ricordo della tua prima cotta.>> <<Grazie Denise.>> <<Di niente, ora vai sopra con Logan. Sto preparando le lasagne che ti piacciono tanto, appena arrivano Zoe e Troy vi vengo a chiamare.>> noi annuiamo e insieme saliamo nella camera di Logan. Appena arrivo mi sdraio sul letto e inevitabilmente scoppio a piangere di nuovo. Logan si siede vicino a me, ma senza sfiorarmi. <<Io te l'avevo detto.>> <<Lo so. Tutti avevate ragione, ero l'unica che aveva i paraocchi.>> <<Come l'hai saputo?>> <<Li ho visti, alla festa dei London. E poi ho saputo anche della festa di Halloween.>> <<Già, è stata una cosa abbastanza plateale visto che proprio mentre loro salivano si è rotto un bicchiere sulle scale e tutti si sono girati a guardarli. Sei di nuovo sotto i riflettori.>> <<Ti prego non ricordarmelo, io domani a scuola non ci vengo.>> <<Non puoi permetterti assenze, sennò perdi la borsa di studio.>> affondo la testa nel cuscino. Tutti lo sanno, sono diventata lo zimbello della scuola. <<Dimmi che non avete organizzato nessuno scherzo che peggiori la mia situazione.>> <<No che io sappia, certo Ashley e le sue amiche hanno sparlato un po', come tutti del resto.>> <<Domani cerca di aiutarmi, non ti ho mai chiesto niente, ma questa volta è troppo e ho paura di scoppiare di nuovo.>> <<Non preoccuparti Honey, ora rilassati.>> mi fa sdraiare sul letto ed inizia ad accarezzarmi i capelli. <<Ho paura.>> <<Di chi?>> <<Di tutto. Di me e di Dominic, cosa gli dirò domani?>> <<Evitalo. Sia lui che quell'altra. Quello che avresti dovuto fare fin dall'inizio.>> sospiro, e sento le mani di Logan accarezzarmi lungo le braccia. <<Ho troppa paura. Erano loro che mi proteggevano a scuola, ora che fine farò? Ritornerà tutto come prima? Tu che mi schernisci insieme ad Ashley e ai vostri amici? Io, non so... non posso perdonarli, ma loro... mi proteggevano, lui mi proteggeva da te.>> forse sono stata troppo dura, perché Logan ha smesso improvvisamente di accarezzarmi e mi fissa negli occhi in un modo al di poco inquietante. <<Ho visto bene come ti ha protetta. Infatti eccoti a piangere nel mio letto. Honey, non scherzo quando dico che i ragazzi vogliono solo una cosa dalle ragazze. Quei cazzo di libri che ti leggi e film che ti vedi raccontano solo balle, nessuno ha voglia di impegnarsi a questa età.>> <<Ma tu sei fidanzato, e non mi sembra che tradisci Ashley.>> <<Ti ho sempre detto che il fidanzamento con lei è complicato da spiegare. Non la amo Honey, mi piace solo il suo corpo, e la sua casa, e la sua macchina... devo continuare?>> <<Sei spregevole.>> mi giro nella direzione opposta, dandogli le spalle. Che razza di sbruffone... <<Honey, lei lo sa. E gli sta bene. Quindi perché ti offendi tu al suo posto?>> <<Perché non accetto il tuo comportamento viscido. Tu non sei così.>> mi sento abbracciare da dietro. <<Devo esserlo. Perdonami se ti faccio soffrire, ma ho bisogno che tu mi aspetti.>> <<In che senso?>> <<Dio, come te lo spiego...>> ricomincia ad accarezzarmi i capelli, ed io mi volto completamente nella sua direzione, facendolo bloccare. <<Perché ti sei fermato? Mi piace.>> deglutisce e alza lo sguardo. Poi ritorna a fare incrociare i nostri occhi, accarezzandomi una guancia. <<Stai arrossendo.>> bisbiglia, mentre delinea i tratti del mio viso con l'indice. <<Taci.>> non ho risposta migliore perché decido di chiudere gli occhi e concentrarmi sul movimento delle sue dita. <<Lui ti toccava così?>> <<Ora come ora non riesco proprio a ricordalo.>> <<Non si avvicinerà più a te.>> <<Lo spero. E smettila di far incontrare i nostri nasi, è una cosa infantile.>> dico, perché non la smette più di starmi appiccicato. <<E dai Honey, è divertente.>> <<No, è imbarazzante.>> dico, arrossendo per la sua estrema vicinanza. <<Vuoi vedere qualcosa di veramente imbarazzante?>> <<No, non osare fare quello che sto pensa...>> mi blocca le parole scoccandomi un bacio sulle labbra. Anche se dura un istante, mi fa completamente imbestialire. <<Sei uno sporco traditore, hai una ragazza.>> sbotto, schiaffeggiandogli il petto. <<Calmati, se è per questo bacio così anche mia sorella Zoe. Se vuoi ti faccio vedere un bacio vero...>> cerca di avvicinarsi, ma questa volta sono più veloce e scappo giù dal letto e mi precipito al piano di sotto. Lui mi insegue, ma io scappo per tutta casa. <<RAGAZZI, SMETTETELA SIETE GRANDI!!!>> povera Denise, perché quando io e Logan iniziamo una sfida non finisce fino a quando uno dei due perde. Io continuo a correre e arrivo in giardino, Logan è ancora dentro casa: dilettante. Mi vibra il telefono in tasca e senza guardare il mittente, rispondo. <<Ma che fine hai fatto?>> no, non lui. Non riesco a rispondergli, ma non riesco nemmeno a staccare la chiamata. <<Honey ti ho presa.>> Logan mi coglie di sorpresa prendendomi per i fianchi dalle spalle. <<Di chi è questa voce? Stai di nuovo con quel tipo?>> <<Honey, dammi il telefono.>> <<Fammici parlare.>> lui annuisce e si allontana. In realtà mi lascia giusto lo spazio per respirare, ancorando le braccia alla mia vita e stringendomi in un abbraccio da dietro. <<Emilia, non farmi guidare fino a Bossier City in queste condizioni. Chi c'è li con te?>> <<Non credo siano affari tuoi. Almeno non più.>> <<Sto arrivando.>> <<Non osare permetterti di venire a casa mia.>> <<E chi me lo impedisce? Tuo zio, non c'è. Il tuo amichetto, non credo stia lì con te adesso, o almeno lo spero per lui.>> Logan mi scruta, e senza che mi pone la domanda ho già capito cosa pensa: ma di chi sta parlando? <<Sono a casa dei miei vicini, evitiamo scenate.>> <<Emilia ti do un'ora di tempo e poi vengo.>> <<Per favore, resta dove sei. Parliamo domani a scuola, ma adesso lasciami in pace.>> <<Ti passo a prendere con la moto o preferisci la macc...>> <<Ci vediamo a scuola, buonanotte Dominic.>> <<Dai piccola non fare cosi...>> stacco la chiamata e Logan mi fissa. <<Di chi parlava? Non gli hai mica raccontato di me?>> <<Logan ascolta...>> <<Non ci posso credere era il nostro segreto, nemmeno Ethan sa di te e tu lo vai a dire a quel tipo. Potrebbe rovinarmi, la mia reputazione, tutto ciò per cui ho lavorato,buttato nel cesso.>> <<Logan, mi fai parlare...>> <<L'hai fatto per vendicarti di tutti gli scherzi, per Ashley, spiegami perché?>> <<Logan non parlava di te, manco si ricorda più chi sei!>> <<Ah, allora chi è il tuo amico?>> <<Ehm...E...Morris.>> <<Lo spilungone? Il capitano della squadra di basket?>> <<Ehm, si proprio lui. Ormai siamo grandi amici.>> dico, enfatizzando con le braccia <<E come lo conosci?>> <<Esce con i ragazzi dell atletica, come me del resto.>> <<RAGAZZI ENTRATE CHE È PRONTO!!>> <<Poi questa storia me la racconti meglio eh.>> andiamo tutti e due nella sala da pranzo, e ci sediamo uno affianco all altro. Come promesso Denise ha preparato le lasagne, ed io spazzolo velocemente il mio piatto, prendendo anche il bis. Troy e suo figlio Logan parlano di sport, mentre Zoe racconta a me e Denise come è andata la lezione di danza. Quando finiamo di mangiare, aiuto a caricare la lavastoviglie e solo quando anche la cucina è pulita mi fermo un secondo. <<Come ti senti?>> mi chiede Denise, asciugando le pentole che sono rimaste nel lavandino. <<Stanca, voglio solo dormire e dimenticare questa giornata.>> <<Tesoro, se vuoi domani puoi stare qui a casa, non c'è bisogno che vai a scuola...>> <<Grazie Denise, ma sarebbe solo peggio. Devo parlargli.>> <<Va bene, io non ho ancora detto niente a tuo zio, però spero che lo faccia tu.>> annuisco e mi rigiro le maniche della camicetta tra i palmi. <<Logan può venire da me? Non mi va di stare sola.>> <<Certo, però è meglio se restate qui, così domani ti preparo i pancake che ti piacciono tanto.>> annuisco di nuovo e vado in camera di Logan. Lui è lì che usa il suo cellulare, come sempre del resto. <<Guarda che bella foto ho pubblicato.>> mi fa vendere lui che solleva i pesi, con vicino Ashley che sembra andare in iper ventilazione: 250 likes. <<Allora che ne pensi?>> <<Superficiale.>> <<Sei insopportabile quando fai così, non è la fine del mondo.>> <<Ah giusto la tua migliore amica viene tradita dal suo ragazzo e da quella che considerava la sua unica amica e noi festeggiamo? Molto onesta come cosa.>> <<Honey...>> <<Dammi un pigiama, che dormo qui.>> <<Lo sai dove sta. Ora devo parlare con Ashley. Quanto ti trattieni in bagno?>> <<Non preoccuparti non rovinerei mai il vostro scambio di effusioni virtuale.>> <<Non sarebbe stato virtuale, se non fossi andato via con te.>> <<Mezz'ora.>> dico, prendendo una sua t-shirt insieme a dei pantaloncini da calcio, più il mio intimo che ho sempre qui da lui. Entro in bagno chiudendomi la porta alle spalle. Non ci credo, sto piangendo di nuovo. Entro in doccia e cerco in qualche modo di cancellare quelle lacrime dalla mia faccia. Lavo anche i capelli e dopo aver speso più di venti minuti a pensare a cosa diavolo fare domani, mi sciacquo ed esco dalla doccia avvolgendo il mio corpo nell accappatoio di Logan. Ora come ora non riesco nemmeno a guardare il mio riflesso nello specchio, indosso i vestiti e spazzolo velocemente i denti. È passata più di mezz'ora, ma quando entrò nella stanza, sento la voce del diavolo dai capelli biondi. <<Hai capito tesoro, cerca di non deludermi.>> Logan mi vede, ed ha quasi una faccia timorosa. Una che conosco molto bene. <<Certo cucciola non preoccuparti, ti amo.>> dice staccando e girandosi verso di me. <<Devo sapere qualcosa? No perché se ricominciamo con gli scherzi giuro che non so che fine faccio.>> <<Non ci stai andando più dallo strizza cervelli?>> <<No, e non cambiare discorso...>> <<Honey, non sei il centro del mondo. Non abbiamo veramente tempo di occuparci di te, c'è una partita.>> <<Lo so.>> <<Bene, ora vieni.>> apre le braccia e io mi rifugio sul suo petto caldo. <<Smettila di annusarmi la maglia.>> <<E tu smettila di annusarmi i capelli.>> <<Non mi hai finito di raccontare di Morris.>> <<Non c'è niente da raccontare, è amico con i ragazzi dell atletica e Dominic si è ingelosito perché... perché lo vedeva sempre con noi.>> Logan mi stringe di più a se. <<Sei tu il motivo perché sta con voi?>> <<No macché, è stracotto di Phoebe.>> dico, ripensando agli sguardi che il riccio dedica alla ragazza in questione. <<Mh non ho nemmeno la vaga idea di chi sia.>> <<Sta nella squadra con me, porta gli occhiali...>> <<Okay stop, non mi interessa la storia di un'altra sfigata.>> <<Ma va a quel paese.>> dico, cercando di svincolarmi dalle sue braccia, ma lui non me lo permette. Chiude la luce e restiamo al buio. <<Sh, ora dormi.>> <<Sei il solito stronzo.>> non risponde, allora decido di chiudere gli occhi, e il sonno non tarda ad arrivare.
Vengo svegliata dalla stupida radiosveglia di Logan, mentre lui riesce a dormire spensierato. Mi alzo e scendo giù in cucina, dove Denise sta preparando i pancake. <<Buongiorno Emilia, dormito bene?>> annuisco e mi siedo vicino a Troy. <<Logan?>> mi chiede quest'ultimo, mandandomi una strana occhiata. Lui è del parere che tra me e suo figlio ci sia molto di più di un'amicizia: che utopia. <<Dorme ancora, penso che vado a casa per preparare la borsa.>> entrambi annuiscono e, dopo aver consumato una generosa dose di pancake, esco da casa Cook e mi avvicino alla mia. Mi blocco appena arrivo vicino al marciapiede: c'è una moto, un Harley Devinson. Il cuore inizia a battermi all impazzata, dove è lui? Entro in casa ed è tutto normale, luci spente e un leggero odore di chiuso. Salgo le scale e appena arrivo alla mia camera lancio un urlo così forte che rimbomba su per le pareti . <<Dio smettila piccola...>> Dominic poggia prepotentemente una mano sulla mia bocca, zittendomi. <<Ora io ti lascio, ma tu non urlerai.>> annuisco e lui libera la mia bocca. <<Cristo, perché ti sei messa ad urlare come una pazza?>> mi fissa negli occhi color pece che ho imparato ad apprezzare giorno dopo giorno. Indossa come sempre una t-shirt di qualche band e jeans consumati. <<Ma ti sembra il modo di comportarsi... chi ti ha dato le chiavi di casa mia?>> <<Sono entrato dalla finestra, non c'è nessuna sicura.>> <<Provvederò. Ora vattene non voglio vederti.>> <<Piccola, ma che ti succede?>> <<A me che mi succede? Dove stavi ieri?>> <<Alla festa e ti ho aspettato per ore.>> <<E come mi hai aspettato, spassandotela con quella traditrice di Stephanie.>> dico, e non so come ma riesco a trattenere le lacrime e ad avere una voce ferma, sconosciuta. Il sul viso scatta verso il basso, per poi tornare a fissarmi negli occhi. <<Posso spiegarti tutto piccola.>> <<Non me ne frega delle tue spiegazioni, e smettila di chiamarmi "piccola".>> cerca di prendermi per il braccio, ma lo scaccio. <<E soprattutto non azzardarti a toccarmi.>> <<Io non me ne vado.>> <<Dominic non farmi chiamare la polizia. Devi uscire da casa mia, e dalla mia vita.>> <<Chi te l'ha detto?>> <<L'ho visto con i miei occhi, sei uno sporco traditore e lei è anche peggio di te. Ora vattene.>> <<Devo accompagnarti a scuola, non hai la macchina.>> <<Dominic non sono problemi tuoi.>> <<Si che lo sono.>> <<Quale parte del concetto "devi uscire dalla mia vita" non comprendi?>> <<Emilia, io non uscirò dalla tua vita. Sono stato il tuo primo ragazzo, e sarò anche l'ultimo.>> dopo aver detto questa frase che mi ha fatto gelare il sangue nelle vene, lascia la mia camera sbattendo prepotentemente la porta. Decido di togliere il pigiama, indosso come sempre dei jeans e una t-shirt anonima e prendo la borsa con il cellulare. Appena lo accendo mi arrivano una cinquantina di messaggi, la metà da parte di Dominic, una parte da Steph e un messaggio in particolare spicca tra tutti: Numero sconosciuto. Apro il messaggio e quello che vedo mi fa strabuzzare gli occhi. <<Grazie per avermi liberato di Logan ieri. Ti serve un passaggio? -Ethan>> Nello stesso istante mi arriva la sua chiamata. <<Ehm, pronto.>> <<Bionda, ne hai per molto ? Perché sono tipo a un miglio da casa tua.>> <<Ehm... ci sarebbe.. Logan che...>> <<È andato a prendere Ashley, quello stronzo come sempre mi batte sul tempo. Quindi io vado a prendere il suo piccolo segreto, che in questo caso saresti tu.>> <<Va bene, ti aspetto giù.>> la Porche di Ethan si ferma sul marciapiede ed io entro in macchina. <<Grazie...>> <<Smettila di fare quella faccia da ragazzina, mi fa vomitare. Io dovrei ringraziare te, Dio, che serata fantastica...>> <<Ehm, perché?>> <<Uh cose che una mocciosa come te non comprende... ah oggi stai attenta!>> <<Come, c'è in che senso? Avevi detto niente più scherzi.>> <<Ma questa la volta la vittima non sei tu, anche se diciamo tu saresti l escamotage.>> <<Stai parlando di Steph?>> <<Si, ieri Ashley mi ha raccontato tutto il suo odio per la rossa. Pensa, è l'unica ragazza con il quale Logan l'ha tradita, quindi è impossibile che non la odi. Oh certo, sarà divertente il giorno in cui saprà il vostro strano rapporto, ma per ora...>> <<Cosa farà?>> <<Non me l'ha detto, ma se io fossi in Steph, avrei paura.>> Ethan parcheggia tranquillamente nel parcheggio, e io lo guardo accigliandomi. <<Che c'è?>> <<Non vedi quanta gente c'è? E poi hai parcheggiato vicino l'auto di Logan, ti si è fuso il cervello?>> <<Calmati, lui non c'è e come vedi qui fuori ci sono solo membri della squadra di basket, e i tuoi amici.>> infatti appena scendo dalla vettura Phoebe e Grace si lanciano tra le mie braccia. <<Mi dispiace tanto.>> <<Che coglione.>> <<Per non parlare di quella.>> <<Non preoccuparti non sei sola, ora ci siamo noi.>> le ragazze non fanno che parlare stringendomi forte. Le ringrazio e cerco di sorridere per rincuorarle: buffo no? <<L'hai già vista?>> mi chiede Nate, che non si è mosso dalle spalle di Grace. <<No, non ancora. Sono appena arrivata con...>> mi giro, ma Ethan e magicamente sparito. <<Nessuno, dobbiamo entrare.>> <<NOOO!!>> Morris si mette di fronte a me, sbarrandomi la strada. <<Abbiamo lezione.>> <<Che ne dite di saltare tutti la prima ora?>> <<Ehm no, che succede Dave?>> <<Non entrare Emilia, lo dico per te. Entra alla seconda, o ritorna a casa, ti accompagniamo noi.>> <<Ma perché? Che succede?>> <<Ragazzi, vorrei una mano.>> dice, fissando i tre che mi guardano preoccupati. <<Emi, lo so, sarà strano, ma non ti consiglio di entrare a scuola. Non credo lo potresti sopportare...>> <<Ma cosa? Io voglio vedere.>> dico, avviandomi verso l'ingresso è venendo di nuovo bloccata. <<Lo diciamo per te, mi ricordo ancora il tuo scatto di rabbia in mensa... non è il caso che entri, non vogliamo che stai di nuovo male.>> questa volta è Grace a parlarmi, con tutta la dolcezza che una persona calma come lei può possedere. Prendo con una mano la sua, e con l'altra quella di Phoebe. <<Ragazze so già tutto, l'ho visto con i miei occhi. Male che vada mi prenderanno un po' in giro, ma niente di nuovo, posso sopportarlo.>> <<Emilia è veramente uno schifo dentro.>> dice Dave, scoccando un occhiata ai suoi compagni che si erano fermati a fissarci. Li ringrazio con lo sguardo e mi avvio al portone, stringendo forte le mani delle mie amiche. Nate apre è quello che mi ritrovo davanti agli occhi, è veramente disgustoso. Volantini, poster, qualsiasi cosa su cui si possa stampare ritrae Steph insieme ad un ragazzo, un ragazzo con i capelli scuri e dannatamente magro, con un tatuaggio sul avambraccio. E come posso dimenticarmi di quel tatuaggio se è la prima cosa che ho notato di lui? Lei è coperta in parte dal lenzuolo, la so capisce cosa stanno facendo, tutti l'hanno capito. E tutti ora sono riuniti in cerchio. Cerco di farmi spazio, e per la prima volta la gente mi fa passare, ed ecco che ritrovo due schieramenti. Alla mia destra ci sono Logan e Ashley, mano nella mano, e dietro di loro la squadra di football con le cheerleader. Dall altra parte Steph e Dominic, con dietro tutti ragazzi vestiti di nero o con strane acconciature. <<Ed ecco a voi la cornuta della situazione, piaciuta la sorpresa?>> mi chiede Ashley, facendo ridere la sua parte. <<Lei non ha colpa, lasciala fuori da questa situazione.>> sbotta Steph, e sentire la sua voce mi fa davvero male. <<Però dobbiamo ammetterlo che uno sgorbio come lei non potrebbe mai soddisfare un ragazzo come lui? Cos'è biondina, i romanzi da sfigata che leggi ti hanno resa stupida?>> <<Lasciala in pace.>> Dominic sbotta avvicinandosi pericolosamente ad Ashley, provocando una reazione di Logan. <<Non ti avvicinare a ciò che è mio.>> io in tutto questo sono rimasta immobile, come uno spettatore di questo completo disastro. <<Ma chi cazzo te la tocca la tua bambola gonfiabile.>> dice, cercando il mio sguardo e avvicinandosi questa volta a me. Ma Logan lo blocca. <<Torna dove stavi, vicino alla tua puttana.>> Logan indica Steph, che diventa rossa di rabbia. <<Se non mi sbaglio è stata anche la tua di puttana.>> <<Dominic!!!>> sbotta Steph, che questa volta viene trucidata dallo sguardo di Ashley. <<Sinceramente non me ne forte niente di nessuno di voi, tranne di te. Piccola...>> Dominic si avvicina di nuovo a me, facendomi allontanare di un passo. <<Ascoltami posso spiegarti tutto.>> <<Sfigata se ti serve una spiegazione posso dartela io, allora vedi quei due coscioni che ti ritrovi come gambe non lo eccitavano abbastanza... quindi, ha trovato di meglio.>> okay non piangere Emilia, conosci Logan, lo dice per popolarità no perché lo pensa davvero. <<Dio, smettila di metterti in mezzo.>> <<Io faccio quello che cazzo voglio, razza di drogato...>> <<Parla il cazzone della situazione, perché non vai a sbatterti la tua ragazza e ci lasci in pace a tutti?>> Logan lo afferra per la t-shirt e lo scaraventa contro gli armadietti. In quel esatto momento anche Dominic attacca Logan, Ashley urla e viene zittita da Steph che la prende per i capelli: ciò che succede dopo è una lotta di tutti contro tutti. Qualcuno mi aggancia per la borsa e mi fa uscire dall istituto. <<Te l'avevamo detto di restare fuori.>> dice Dave, lasciando finalmente la mia borsa. <<Sto bene.>> Grace mi passa un fazzoletto, ed io mi asciugo alcune lacrime traditrici. <<Deve passare solo tempo, si dimenticheranno tutto.>> annuisco a Phoebe, ma il problema: ce la farò io a dimenticare l'ennesima delusione?

-----Spazio autrice----
Amatemi perché questo capitolo è lunghissimo. Infatti pubblicherò di nuovo solo dopo il mio ritorno in Italia. Non ammazzatemi, volevo far durare di più la relazione con Dominic, ma ehi... il nostro bel Bad boy mica se ne andrà così facilmente. (E poi la mia vita sentimentale fa schifo e niente.) Allora cosa ne pensate? Anyway, grazie mille per continuare a seguire la mia storia nonostante non sia proprio il massimo con la puntualità degli aggiornamenti. Un abbraccio, Sophia. 🌚

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