Capitolo IX: Cambiamenti

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Sono in una wolkswagen nera, circondata da sacchetti del più squallido dei fast food. Ma non è quello ciò che mi turba, è più che altro l'orribile odore di vernice che imbratta i miei vestiti: eh si, sono stata vittima dell'ennesimo scherzo. Stamattina non sapevo cosa mi aspettava entrando nella classe del professor Ross, con la mia bellissima camicia bianco perlato, ormai diventanta da buttare. La prima a tracciarmi con il pennello bagnato di rosso (della classe della signorina Nguyen) è stata Ashley, poi seguita a ruota dalle sue amiche, e ahimè, anche dai giocatori di football. L'unico che non mi ha sfiorato è stato Parker, ma solo perchè passava i pennelli imbrattati di vernice, si vede che erano sotto la sua responsabilità. <<Emilia è questa la traversa?>> la voce di Mason distrae i miei pensieri, ma non sono così attiva, infatti interviene Steph. <<Tesoro è la prossima sulla sinistra, ecco, quella.>> si sbraccia tutta Steph, facendo tintinnare la sua lunga fila di bracciali. <<Sei sicura che non sia un problema se stiamo da te?>>mi chiede sottovoce il ragazzo al mio fianco. Ogni volta che mi chiama, mi guarda, mi fa sentire così bene, così speciale. Ma che diamine, non può piacermi uno che non conosco, e soprattutto con quell aspetto, ma cosa mi sta succedendo? <<Emilia, mi senti...>> o cacchio, no di nuovo, mi sono distratta. <<Si, cioè no, c'è non ci sono problemi.>> sussurro alla fine, imbarazzata dalla situazione. Mason parcheggia sul vialetto di casa mia, facendomi scendere velocemente dall'auto, non vorrei fare brutti incontri. Appena entro in casa, inizio a sentirmi a disagio, ma per fortuna c'è Steph, che si sente più a casa sua da me che da lei. Infatti invita i ragazzi in cucina, e mentre sono sopra per cambiarmi e togliarmi questo schifo, per quando torno trovo una vera e propria merenda preparata, con tanto di succo e biscotti. <<Allora in sintesi dobbiamo aiutare il fiorellino a sbocciare?>> chiede Mason, e io mi sento completamente la protagonista della sua affermazione. <<Si, ma evita di fare il coglione come tuo solito!>> gli dice Dominic, spostando una sedia e invitandomi gentilmente a sedere. Tutti e tre mi guardano e la cosa sta iniziando a darmi sui nervi, come se tutto quello che ho passato stamattina non bastasse. <<Allora? Che avete intenzione di fare? Guardarmi tutti il pomeriggio?>> sbotto innervosita, e un sorrisetto compare sulle labbra di tutti e tre. <<Ah, ma allora il gattino c'è li ha gli artigli.>> dice Mason, soddisfatto da non so cosa. <<Vanno affilati per bene però.>> dice Dominic, scoccandomi un'altra occhiata e facendomi abbassare lo sguardo. <<Io direi di iniziare dai vestiti!>> cinguetta Steph, e la cosa inizia a farmi paura. <<Non esagerare White con l'extreme makeover, dobbiamo almeno riconoscerla.>> <<Parla quello che voleva fargli tingergli i capelli blu!>> <<COSA? MA SIETE IMPAZZITI? IO VOGLIO SOLO CHE LA GENTE MI RISPETTI A SCUOLA, NO CHE MI SCAMBI PER UN FENOMENO DA BARACCONE.>> <<Se per voi va bene, io voglio lavorare sul carattere, mi sto divertendo troppo.>> dice Mason, guardandomi come un esperimento. Lo lincio con lo sguardo e lui alza le mani in segno di resa, facendomi un occhiolino. <<L'ho detto che mio fratello non doveva venire, è uno stupido, e rovinerà tutto!>> <<Ma taci, sono più grande e la macchina è mia!>> <<Ma ti senti, venti anni buttati nel cesso.>> <<Okay smettetela voi due, Emily, seguimi, nel cofano di Mason c'è tutto quello che ci serve per migliorare il tuo look!>> <<Ma cos'hanno i miei vestiti che non vanno?>> dico, guardando la t-shirt a pois che sto indossando. <<Dicono: Sono la figlia del pastore di tredici anni!>> dice Steph, trascinandomi fuori da casa per raccogliere due pesanti bustoni pieni zeppi di vestiti e scarpe. Portiamo tutto nella mia camera, e Steph apre l'armadio iniziando a dire cose tipo "Questo si!" "Questo no" "Adattabile" "Per mia cugina di dieci anni". Dopo aver dimezzato metà del mio guardaroba, anche se voleva gettare più cose, Steph inizia a sistemare i miei "nuovi" vestiti nell'armadio. Ci sono maglie giganti e minuscole suelle grucce, piega jeans strappati, gonne invisibilie e vestiti a cui sembra mancare un pezzo. <<Steph, sai che non indosserò mai quelle cose?>> dico indicandogli tutto ciò che mi circonda, enfatizzando sui vestiti. <<Devi, e poi verrò la mattina io personalmente a controllare!>> <<Ma sei impazzita? Sai che la mattina sto con i Cook!>> <<Volevi dire con Logan!>> <<No, e poi non dire il suo nome qui!>> <<Perché hai paura che lo senta Dominic?>> <<No, è solo che Boo, lo sai, devo dormire con lui, o sto male.>> <<Lo so Emilia, ma per tutte le volta che ti ha lasciata a piedi e hai dovuto prendere quello schifo di bus, ho preso una decisione!>> <<Ovvero?>> <<La mattina ti verremo a prendere noi, e ringraziami che te l'ho detto, Dominic preferiva farti una sorpresa.>> ciò che ha detto Steph mi fa colorare le guance e sorridere impercettibilmente. <<Veramente?>> <<Si, quel ragazzo, non so, sembra tenerci a te. Ci vede quella scintilla, quella voglia di vivere, che vedo anch'io, e che il tuo "amico", non fa che spegnere.>> <<Io, ti ringrazio!>> dico, abbracciandola, e sentendo le sue esili braccia candide ricambiare . <<Anch'io Emi, perciò non ce la faccio più a vederti farti distruggere da quella stronza e da quel coglione.>> <<Non mi stanno distruggendo....>> sussurro lievemente. <<Si, lo stanno facendo, ma con una lentezza assurda. Alemeno io sono stata colpita e umiliata in una botta sola, ma a te, soprattuto Ashley, sembra che prova un piacere perverso a torturarti.>> <<Io non lo so.>> dico, sedendomi sul letto. <<Ma non è che lei sa di Logan, forse è gel...>> <<No, non lo direbbe mai. E' proprio lui che, dalla High School, ha insistito a tenere nascosto il nostro rapporto!>> dico, ripensando alle parole di Ethan Parker, forse l'ha detto al suo migliore amico perchè... <<Ehi ragazze, a che state?>> la voce di Meson tuona per tutta la casa, facendoci guardare e ricordare il motivo per cui siamo qui. <<Cinque minuti ragazzi, forza indossa velocemente questi!>> guardo i vestiti e, togliendo i miei comodissimi e ahimè larghi jeans, indosso una gonna lunga fino ai piedi color oliva con sopra un top rosso con motivi indiani. Steph mi passa anche una cintura nera, che per me non ha senso, una collana argentata, ancora meno senso, e degli anfibi neri che mi regalano qualche centimetro d'altezza. Poi mi costringe ad usare almeno un pò di mascara e a mettere una generosa quantità di rossetto rosso. Prende i miei capelli, e li lega in una crocchia disordinata, facendo cadere due ciuffi ai lati del mio viso. Prende dello smalto e, non facendomi nemmeno guardare allo specchio, mi scaraventa giù dalle scale. Mason fischia in apprezzamento e Steph gli dà un leggero schiaffo, ma vedo anche lei sorridere, ma la reazione che preferisco è quella di Dominic. Il modo in cui mi guarda, mi fa sentire come la più bella delle dee, e il suo silenzioso apprezzamento ripaga lo sforzo di accettare questo nuovo look, che piano piano farò mio. <<Ehm, credo sia ora di andare, tu hai gli allenamenti, e, niente dobbiamo andare!>> sbotta, prendendo il mio borsone e uscendo da casa. <<E brava la biondina, hai tolto le parole di bocca a mio fratello!>> <<La smetti?>> dico, totalmente rossa, e uscendo velocemente di casa, tanto Steph sa dove sono le chiavi. Entro in macchina e, ho veramente il bisogno di sentire la sua voce. <<Dominic?>> <<Dimmi Emilia.>> <<Come ti sembro?>> <<Perfetta.>> il modo in cui lo dice, la sicurezza della sua voce leggermente roca, e il suo sguardo impassibile, mi fanno credere alle sue parole. <<Grazie...>> <<Non abbiamo finito, non basta il look, ma questo dovrebbe in qualche modo darti più forza e farti sentire parte di qualcosa.>> <<Tipo?>> la porta si apre e una Steph luminosa in viso, e con il rossetto leggermente sbavato, fa irruzione nei sedili posteriori e scaraventa fuori Dominic, che la guarda sconvolto. <<Scusa, bad boy, ma devo metterle lo smalto!>> <<Ehi, piano con quel coso, non macchiarmi tutto!>> <<Come se la macchina fosse tua.>> dice Dominic, abbastanza scocciato. <<Ah si, non mi sembra che tu mi faccia toccare la moto.>> i due ricominciano a battibbeccare su cosa è di chi e su cosa no, mentre Steph mi tinge le unghie di un rosso acceso. Mi lasciano fuori scuola, anzi mi correggo, ci lasciano fuori scuola, perchè Dominic si è gentilmente proposto di farmi compagnia. <<Guarda che non ce ne era bisogno, potevi andare.>> <<Non preoccuparti, mi piace guardarti correre e poi, stare con quei due, significa solo rumori molesti per casa.>> dice, continuando a trasportare la mia borsa e arrivando agli spogliatoi. <<Io, solo, non vorrei tenerti impegnato, il coach cambia gli orari quando vuol...>> <<Smettila, ti ho detto che è okay, non farti problemi che non esistono, pensa piuttosto ad allenarti, e ricorda, vali molto più di quello che pensano questa gente, quindi comportati come tale.>> <<Grazie.>> dico, per la millesima volta per poi entrare e cambiarmi. Quando arrivo nel campo, si sono già tutti riuniti intorno al coach, e tra le urla delle cheerleader, arrivo anch'io. <<Eccoti Emilia, finalmente!>> <<Sono in ritardo?>> chiedo, abbastanza preoccupata. <<No, però dovevo fare un discorso importante. Allora, la nostra prima competizione è datata per il 25 Ottobre, lo so è tra più di un mese, però iniziare ad organizzarci non fa male. Sarà a New Orleans, probabilmente resteremo lì, quindi la settimana prossima porterò i moduli per le autorizzazioni da far firmare ai genitori o a un tutore. Gli allenamenti ci saranno tre volte a settimana, l'orario non varia, ma tenetevi liberi in caso ci dobbiamo allenare anche un giorno extra... ed ora, a lavoro schiappe, voglio vedere la terra bruciare, su su!!!>> inizia a darci leggere botte sulle spalle, e noi tutti iniziamo un giro di riscaldamento lungo il perimetro del campo. Avanti a me ci sono Nate e Phoebe, che battibeccano come loro solito, e al mio fianco Grace, che mi osserva stranita. <<Tutto okay?>> le chiedo, inclinando il capo nella sua direzione. <<Certo, è solo che, ti vedo diversa?>> <<E' solo un pò di rossetto....>> dico, ma poi mi giro sugli spalti e vedo Dominic guardare nella mia direzione, facendomi stringere lo stomaco. <<E' il tuo ragazzo?>> <<Che? No, l'hai visto, siamo così diversi!>> dico, quasi in un sussurro impercettibile. <<Beh, prima quando siete arrivati, sembravate molto simili...>> <<Woh, io non lo immaginavo.>> <<RAGAZZE AVETE FINITO IL GOSSIP?>> tuona il professore, e subito iniziamo l'allenamento vero e proprio. Dopo due estenuanti ore, e vari litri di sudore buttati, ci ritroviamo tutte e tre le ragazze sotto la doccia, cercando di togliere quell cattivo odore. Appena sono lavata, rindosso i vestiti di prima e, sotto obbligo di Steph, che ci ha raggiunte nello spogliatoio femminile, aggiungo una lieve percentuale di trucco. Le ragazze finiscono prima di me, infatti mi salutano promettendomi che ci saremmo viste l'indomani, evitando le occhiatacce di Stephanie. Quando ormai sono pronta e il borsone è pieno usciamo dallo spogliatoio e, dulcis in fundo, incontro Logan. Più che incontro, direi scontro, visto che a primo impatto sembrava non riconoscermi. Infatti, il primo impatto è durato poco perchè, subito dopo, aggancia il mio braccio, non curandosi minimamente di Steph, ed entra nell spogliatoio femminile, trascinandomi. <<Che intenzioni hai?>> sbotta innervosito. <<Niente, volevo andare a mangiare qualcosa.>> <<Tu mangi da me la sera, da sempre!>> <<Le cose cambiano.>> <<Ma le persone no, Honey, tu detesti i pub notturni.>> <<E allora, me li farò piacere.>> <<Non fare la dispettosa, è per quello spaventapasseri che ti combini così.>> <<E anche se fosse, è arrivato il momento che mi piacc...>> la sua mano preme forte sulla mia bocca, non facendomi finire di parlare. <<Non dirlo nemmeno per scherzo, a te non piace, okay? Sei piccola per i ragazzi!>> mi scollo la sua mano da bocca, e mi allontano di una spanna. <<Piccola? La tua ragazza ha la mia età, come te del resto.>> <<Vabbene, però tu non sei pronta, i ragazzi sono pericolosi, vogliono solo farti del male.>> <<Sai chi mi fa del male, tu. Solo tu. Tu mi fai del male. Tu e basta. Quindi non venire a fare la predica a Dominic che è così dolce...>> <<Si, ne riparliamo quando si infila nelle tue mutande. E poi sentiamo, io ti faccio del male? Se non fosse per me, manco riusciresti a dormire la notte.>> <<Non rinfaccirmi questa cosa ora.>> <<Cosa sta succedendo?>> una mano grande e sottile si poggia sulla mia spalla, e io temo cosa abbia potuto sentire il ragazzo alle mie spalle. <<E' lo spogliatoio femminile, sai leggere imbecille?>> <<Potrei dire la stessa cosa a te...Cook.>> Dominic legge il cognome di Logan sulla maglia da football, lentamente, come se fosse la targhetta di una commessa. <<Sono il capitano di football, comando io qui!>> Logan inizia a gonfiare il petto, assumendo l'espressione di un piccione in piena fase di accoppiamento. <<Complimenti comandi un cesso di scuola di un paesino disperso nel più penoso degli stati, ora se non ti dispiace, noi abbiamo da fare, ciao capitano!>> non sento nemmeno la risposta di Boo, che vengo subito trascinata via da Dominic, ritrovandomi nella ormai familiare Volkswagen nera di Mason. <<Ce l'avete fatta, pensavo dovessi scendere io.>> <<Non c'è ne è bisogno, quel Logan è tutto fumo e niente arrosto.>> <<Vabbè ci ha fatto perdere del tempo, sai che il Grunge in settimana è pieno di studenti.>> <<Dai tesoro non preoccuparti, riusciamo a fare tutto, vero?>> <<Certo, sei pronta Emilia?>> tre paia di occhi si posano su di me, ed io annuisco, sorridendo.



SPAZIO AUTRICE

2K, ancora non ci credo, ed è solo l'inizio. Ringrazio tutti di cuore e spero che cresceremo insieme. Il capitolo è piccolo perché è di passaggio e ci ho messo tempo a pubblicarlo perché ho avuto problemi con la wifi. Un bacio dalla vostra Sofia...
Non so se ci sono errori, ma sembra che non voglia correggerlo, mi dispiace.

Honey & BooWhere stories live. Discover now