Capitolo XIII: "Cattive" compagnie

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<<Chi è Boo?>> la sua faccia assume una strana smorfia, facendogli sollevare le folte sopracciglia scure. Mi guardo intorno cercando l'ausilio di quei visi a me sconosciuti, e ovviamente non lo ricevo. Una melodia leggera di trilli fa da eco alla musica psichedelica che rimbomba nella stanza: è il mio cellulare, nelle mani di Dominic. La sua faccia diventa ancora più infastidita quando legge il nome del mittente, e me lo passa, guardandomi fisso negli occhi. <<Rispondi, non facciamolo aspettare.>> scorro con il dito sull'icona verde, sotto lo sguardo attento di Dominic e Tyson, che aspettano solo che la copertura mia e di Boo venga distrutta. <<Pronto...>> sussurro, ed entrambi i cugini fanno un passo avanti per ascoltare meglio. <<Emilia torna immediatamente dai Cook, è venerdì notte e nessuno qui sa dove sei, questa storia deve finire ragazzina. Dobbiamo venirti a prendere io e Logan?>> appena sento la voce di zio Bob, traggo un respiro di sollievo: ora so cosa fare. <<Scusami zio Boo, per tutto, cerco di fare prima possibile e tornare a casa.>> alla parola "zio i due rilassano le spalle", Tyson da una pacca sulle spalle al cugino, che sembra molto più rilassato di qualche secondo fa. <<Hai un quarto d'ora, sennò rintraccio il telefono e vengo a prenderti, capito?>> <<Si, arrivo.>> chiudo la chiamata, e Dominic sembra capire al volo cosa fare. Prende la giacca di pelle e, facendo un cenno al cugino, mi invita a camminare al suo fianco. Attraversiamo a ritroso la strada, fino ad arrivare alla sua lucente Harley Davidson, mi cede il suo casco e mi invita a salire. Da quando siamo scesi non ha spicciato parola, ma il suo silenzio questa volta non mi infastidisce, anzi mi rilassa, quasi quanto la pioggia le domeniche d'autunno. Quando poso le mie mani sui suoi fianchi per reggermi, me le prende gentilmente e le avvolge intorno alla sua vita. Dice qualcosa, ma con il casco chiuso e scuro mi arriva quasi come un sussurro: così non mi scappi. Il motore romba sotto gli attenti comandi di Dominic e sfreccia sull'asfalto ad una velocità inaudita, mi stringo ancora più forte al ragazzo di fronte a me, facendo combaciare il mio petto alla sua schiena. Come nel più perfetto degli equilibri, i nostri calori si fondono, e il freddo del vento diventa all'improvviso impercepibile. La mente si svuota di tutti i problemi: la scuola, mio zio, la mia famiglia, i Cook, Boo... in questo momento esistiamo solo io e Dominic, insieme.

Dominic parcheggia giusto due case avanti la mia, senza nemmeno il bisogno di specificarglielo. Scendo dalla moto ancora accesa, sfilandomi il casco e lisciandomi i capelli arruffati. Mentre compio questo gesto sento il suo sguardo studiarmi attento, facendomi leggermente agitare. <<Sei proprio bella Emilia.>> dice, facendomi sentire una strana, ma bellissima sensazione al ventre. Sto per controbattere, ma lui non me lo permette poggiando le labbra sulla mia fronte. E' un gesto così delicato ed intimo che io resto immobile, sentendo le membra irrigidirsi e la pelle provare piccoli brividi. Appena si stacca ha uno sguardo sereno, raro a giudicare dalla sua posizione perennemente corrucciata, e mi è quasi inspiegabile il fatto che ciò è stato causato semplicemente dalla mia presenza. Il telefono mi vibra nella tasca, facendomi girare lo sguardo più avanti, a casa Cook, dove le luci illuminato il giardino circostante. <<Devo andare.>> <<Si, l'avevo capito. Ci vediamo....>> <<Lunedì. A scuola.>> <<Si, a lunedì, fai la brava e non combinare più guai.>> <<Ho represso quella parte di me, buonanotte Dominic.>> <<Notte piccola Emilia.>> dopo queste parole, si infila velocemente il casco e sfreccia via. Percorro il marciapiede sulla destra fino ad arrivare di fronte al giardino dei Cook, apro il cancelletto e attraverso velocemente la stradina che guida verso la porta. Giro la chiave che trovo esternamente ed entro, recandomi subito in cucina, ovvero da dove sento provenire le voci. Appena entro tutti gli sguardi si posano su di me, e la maggior parte sono un misto tra delusione e rabbia. <<Ora signorina mi spieghi che fine hai fatto?>> la prima a parlare è Denise, alzandosi dalla sedia e puntandomi un dito contro. Faccio un passo indietro spaventata e guardo Logan che tiene sulle sue gambe la piccola Zoe, ma non stava a casa di Ethan? <<Credo che questo sia compito mio chiederlo...>> dice zio, guardando storto Denise e, dopo aver improvvisato una tosse, inizia . <<ORA SIGNORINA MI SPIEGHI CHE FINE HAI FATTO?>> Denise è così gonfia di rabbia che per poco non scaglia una forchetta sul viso di zio. <<Deficiente questo glielo ho chiesto io due secondi fa, e mai possibile che sei sempre così inutile, scarichi sempre le tue responsabilità sugli altri, non ti rendi conto che questa ragazzina ha bisogno di te?>> non so perché, ma ho la sensazione che non parlino veramente di me. << Okay, un attimo di calma, ci stiamo agitando.>> interviene Troy, tu credi? <<Logan porta Zoe di sopra, e tu signorina, siedi, dobbiamo fare un bel discorsetto.>> Logan fa come dice, facendo allontanare la piccola che, prima di salire, mi da un bacio sulla fronte, la stessa in cui prima si sono poggiate le labbra di Dominic... <<Mi stai ascoltando? O santo cielo, Emilia qui stiamo parlando di cose serie!>> sbotta zio, mentre Troy gli da una pacca sulla spalla per calmarlo. <<Scusami zio, puoi ripetere?>> <<Cosa hai combinato oggi a scuola?>> <<Un litigio, niente di serio.>> non posso andare nello specifico, o usciranno fuori tutti gli scherzi di Ashley e, ahimè, di Logan. <<Questo "niente di serio" mi ha fatto tornare urgentemente dall'Europa perché il preside richiedeva di parlare con il tutore di Emilia Palmieri.>> <<Beh è venerdì, la scuola è chiusa, ci potrai parlare solo lunedì.>> <<Qui ti sbagli, molti insegnanti hanno visto in te qualcosa di ambiguo, tra cui il fatto che non hai amici... vuoi raccontarci cortesemente cosa sta succedendo in quella scuola?>> <<Io...beh>> <<Il preside mi ha chiamato, è stato nostro amico durante l'infanzia, e mi ha raccontato di vari scherzi che hai subito in questi anni... mi ha consigliato di parlare con uno specialista e mi ha dato un numero dell'ufficio di un suo amico psicologo.>> <<Non ci vado più da quelle persone, sto bene zio, giuro che è stato solo un gesto impulsivo dovuto allo stress, non lo farò più.>> sto quasi pregando in ginocchio, ho sempre odiato gli psicologi, se ho bisogno solo di parlare vado dal pastore è inutile una seduta con loro. <<Tesoro, devi capire che è il caso che vai da questo signore, ci fai una chiacchierata e se disturba non sei obbligata a frequentarlo.>> dice Denise, ormai calmatasi e diventando la donna dolce che conosco. <<Zoe sta sopra a guardare la tv, non voleva addormentarsi.>> <<Fa niente, siediti Logan.>> dice Troy, allungando una sedia nella sua direzione e facendolo sedere al mio fianco. <<Logan tu che ne sai della storia degli scherzi che fanno ad Emilia? L'ultimo centra con una certa Ashley, è la tua ragazza no?>> gli chiede zio, ed io abbasso la testa per non guardare nessuno negli occhi. <<Io---beh---conosco qual--->> <<Va bene, vado da questo psicologo di cui mi avete parlato, però ad una condizione: Boo verrà con me.>> dico, togliendo dai guai sia lui che me, o mettendoceli entrambi. I tre si guardano cercando di capire cosa fare, mentre Logan mi stringe la mano sotto al tavolo. <<Non credo sia un problema.>> dice alla fine zio, guardandoci entrambi. <<Zio Bob quanto resti con noi?>> chiede Logan, cambiando discorso e proiettando tutti gli sguardi sta volta su mio zio. <<Mi sono preso una vacanza fino ad Halloween, ho specificato che ho problemi a casa e, la linea ha accettato.>> i miei occhi si illuminano, zio è a casa, finalmente mi sentirò meno sola. Ringrazio mio zio con un sorriso smagliante e sto per alzarmi... <<Non abbiamo finito, dove sei stata stasera?>> il sorriso mi muore sulle labbra. <<Io, beh, ce l'ho un amica...>> <<E che amica.>> sbotta Logan, mandando uno sguardo preoccupato palesemente finto ai tre. <<In che senso Logan, spiegati.>> dice zio preoccupato, giuro che dopo questa è la volta buona che lo ammazzo. Se mi allontana da Steph e da Dominic può dimenticarsi di me, questo non glielo permetterò. << Zio sta tizia è una poco di buono, proprio oggi ha preso una sospensione. E poi se la fa con tipi violenti e più grandi, non so perché Emilia sta con loro, ho provato a dissuaderla, ma niente. Zio mi devi aiutare ad allontanarla da queste persone, sono pericolose, secondo te chi gli passa le sigarette ad Emilia?>> <<EMILIA TU FUMI? DENISE MA CHE CAZZO VE LA LASCIO A FARE SE POI RITROVO MIA NIPOTE CONCIATA COSI'.>> <<NON OSARE DARE LA COLPA A ME, POTEVI LAVORARE QUI A BOSSIER CITY, MA NO, IL GRANDE BOB DEVE GIRARE IL MONDO...>> <<Non è vero, Steph non è cos...>> <<Zitta Emilia, mi hai proprio deluso. Non uscirai più di casa, ad eccezione della scuola o solo in presenza di Logan, e chiunque vorrà frequentarti dovrà parlare prima con me. Ed ora chiedi scusa ai Cook!>> <<Scusatemi.>> dico in un sussurro abbassando il capo e facendo cadere i capelli sulle spalle. <<Credo sia ora di andare a dormire, Emilia tu che fai resti...>> <<Troy, Emilia stasera dorme a casa sua, anche questo pendolare non credo sia il caso. E' grande e può dormire da sola.>> no zio, no che non posso. Esce dalla stanza ed io, dando la buonanotte a tutti e scusandomi di nuovo per il disturbo, seguo zio in casa. Le luci del soggiorno sono in parte accese, zio è sul divano che guarda un dibattito politico e decido di non disturbarlo salendo in camera mia. Prendo il cellulare e, provo a chiamare Logan, ma lui mi precede. <<Honey, come facciamo stanotte?>> <<Sei un cretino, dovevi proprio parlare di Steph in quella maniera?>> <<Ne discutiamo dopo, che faccio, entro dalla finestra?>> <<Se ci riesci, te la lascio aperta.>> <<Okay, a tra poco.>> . Sposto le tende color verde pastello, apro la finestra e faccio entrare la leggera brezza autunnale. Prendo il pigiama e l'intimo e vado in bagno, faccio una doccia calda evitando di bagnare i capelli, e poi spazzolo perfettamente i denti. Scendo giù per dare la buonanotte a zio, almeno così non me lo ritrovo in camera, e poi entro in quest'ultima: ancora non c'è nessuno. Probabilmente Logan ha preferito prima lavarsi come ho fatto io. Prendo il telefono e invio un messaggio a Steph di "buonanotte", a Dominic è inutile perché ho capito che è ostile alle tecnologie moderne, tant'è che non l'ho visto mai con il cellulare a girare sui social ecc. <<Cazzo, si congela.>> parli di fissato dei social, ed ecco Logan Cook. <<Shh, abbassa la voce che giù c'è zio.>> <<Tanto altri due minuti e crolla sul divano.>> dice, mettendosi nel letto al mio fianco.>> gli do uno schiaffo sul braccio e lui mi guarda stranito. <<E questo per cos'è?>> <<La lista è lunga, ma in particolare, Steph. Ti sei fumato il cervello, come hai osato parlare di lei e di Dominic in quel modo.>> <<Dovevo, così almeno zio non te li fa vedere più.>> <<Stai dicendo una cosa senza senso, le uniche persone che in quella scuola sono dannose per me sono i tuoi amici e specialmente la tua ragazza.>> non sa cosa rispondere perché mi guarda fisso ed assolto da non so cosa. <<Mi rispondi? Come osi far finta di niente dopo che ti ho salvato da una situazione imbarazzante con tutta la tua famiglia? Potevo anche dire che è tutta colpa tua, ma non l'ho fatto. La smetti di fissarmi mi stai innervosendo!!>> <<Cosa hai fatto con quel tipo tutto il tempo?>> dice, scostandomi dal viso le ciocche di capelli che sono cadute dalla crocchia. <<Abbiamo parlato e, mi ha portato a casa sua.>> si irrigidisce e mi guarda torvo. <<Stavate solo voi?>> <<No, c'era il cugino, il fratello, Steph e alcuni amici...>> <<Hai benuto qualcosa?>> <<Niente. Boo non ho partecipato a nessuna setta satanica, puoi stare tranquillo... tu che hai fatto da Ethan?>> <<Un cazzo, manco il tempo di arrivare e mi è venuto a prendere tuo zio.>> finalmente ci stendiamo e chiudiamo la luce dell'abatjour, mi avvolgo al suo petto come un koala con il suo albero, e sento la sua testa poggiarsi sulla mia. <<Domani ritira tutto quello che hai detto di Steph o zio non me la farà vedere più.>> dico, quasi pregandolo con la voce. <<No, non posso.>> <<E perché mai?>> <<Se non vedi lei, non vedrai anche Dominic.>>

-------------SPAZIO AUTRICE-------
Buonasera LADIES AND GENTLEMEN. Anche se credo che siamo più ladies, ma a parte questo... vi ringrazio tantissimo per tutto il sostegno che sto ricevendo, adoro leggere i vostri commenti ed ogni volta che mi arriva una stellina improvviso una Macarena. Spero che non vi sto deludendo perché leggendo alcune recensione ho visto "falle" comuni dei libri su wattpad. Ho revisionato qualche capitolo aggiungendo maggiori descrizioni ai personaggi perché, anche se ho messo un cast e pubblico gif inerenti ai personaggi, questa non è una FANFICTION. Le foto e i gli attori che ho scelto prendeteli come un modello, ma ognuno può immaginarsi il personaggio come meglio crede, ho solo preso delle "figure tipo" per rendervi più partecipi alla storia. Fatevi sentire e ditemi cosa ne pensate sempre, e grazie ancora di tutto.... al prossimo aggiornamento. 😻💙

Honey & BooWhere stories live. Discover now