Capitolo XXII: Halloween

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<<Sei proprio sicura di non poter venire stasera?>> <<Si Steph, devo portare Zoe a fare dolcetto o scherzetto, è una tradizione.>> <<E come ti giustificherai con Dominic?>> <<Conosce Zoe.>> <<A quindi sa anche di Logan?>> la trascino nel bagno delle ragazze e la lincio con uno sguardo. E da quando sono tornata da New Orleans che Boo non mi rivolge la parola, anche Denise si sta preoccupando di questo suo atteggiamento. Non sta mai a casa, e quando torna è sempre aggressivo o ubriaco. <<No, lui non c'era alle gare... litigammo la mattina della partenza. E ormai mi odia.>> <<Certo ti odia perchè hai un ragazzo, wow, manco fosse tuo padre.>> la guardo sconvolta, come ha osato mettere in mezzo i miei genitori? <<Smettila di guardarmi così, lo sai che ho ragione Emi. E' un immaturo testa di cazzo.>> <<La vuoi smettere?>> le dico, sta attirando troppi sguardi. <<Ma è la verità... che pretende, che tu lasci Dominic.>> <<Non voglio lasciare nessuno, però non voglio perdere Logan... Devo parlarci.>> <<Fallo dopo l'allenamento.>> <<C'è Dominic con me.>> <<Prima?>> <<Anche.>> le vibra il telefono e si allontana per rispondere. Non ne ho la più pallida idea di come comportarmi. Io vorrei tanto farli conoscere, però come gli spiego a Dominic tutti gli scherzi e le offese? So già che non accetterà la situazione, lo smaschererà, lo umilierà, gli farà perdere la sua ragazza, il posto di capitano di football... no non posso. Devo assolutamente trovare un momento per parlare con Logan. Da soli.                                  Steph torna da me con lo sguardo pieno di rabbia. <<Che succede?>> <<Mason, non vuole andare alla festa di Halloween di Ethan, "cazzate da liceali", così l'ha definita.>> <<Beh, non ha proprio torto.>> <<Emilia non metterti anche tu, avevo preso dei bellissimi costumi di coppia... ora che me ne faccio?>> <<Puoi rivenderli.>> dico, uscendo da quel bagno, sta diventando opprimente. Io e Steph andiamo verso la biblioteca per recuperare un libro che le serve per una ricerca di spagnolo. <<Quanto tempo hai?>> guardo l'orario sul telefono, e noto un messaggio di Dominic. <<Altri dieci minuti e devo andare all'allenamento.>> apro il messaggio e sorrido. <<Ti aspetto vicino alla moto.>> <<È Dominic, vero?>> <<Si, mi sta aspettando, ma cerchiamo prima il libro per te.>> andiamo nella sezione lingue straniere, e iniziamo a cercare. <<Ma come è possibile, la professoressa ha detto che era qui.>> <<Calmati Steph, andiamo a chiedere al bibliotecario.>> nemmeno il tempo di arrivare che una chioma bionda entra nel nostro campo di vista. <<Cercavi questo, sgualdrina?>> Ashley è qui con le sue migliori amiche, e per la prima volta dedica tutta la sua attenzione alla rossa al mio fianco. Il libro di spagnolo è stretto nelle sue lunghe dita affusolate, accompagnate da unghie lunghe e colorate di un rosa confetto. <<Ashley, te lo dico solo una volta, molla quel libro!>> Steph si avvicina di un passo, e anche la bionda. <<O sennò che fai, mi picchi?>> <<Ashley, ti fai male... smettila immediatamente e dammi il mio cazzo di libro.>> la bionda lo fa cadere per terra ai suoi piedi. <<Ti avviso, non farti vedere alla festa di Ethan stasera. Non succederà quello di tre anni fa, perchè io non lo permetterò... PUTTANA.>> dopo questo si gira con le sue amiche e sta per lasciare la biblioteca, ma Steph deve avere sempre l'ultima parola. <<MI HAI DATO UN MOTIVO IN PIU' PER VENIRE, STRONZA.>> raccolgo il libro da terra a Steph, so che sarebbe troppo orgogliosa per farlo da sola, e la guardo negli occhi. <<Non ci andare, puoi venire con me...>> <<Mi dispiace Emilia, non passerò il mio Halloween a fare dolcetto o scherzetto, andrò a quella cazzo di festa. Anche da sola.>> le consegno il libro e ci avviamo entrambe al parcheggio. Dominic è vicino alla sua moto e sembra preso dal quadrante del veicolo. <<Cosa succede?>> Steph è esperta di motori, e si avvicina a lui per esaminare il problema. I due parlano animatamente su un problema di cui io non capisco niente, e penso che questo sia il momento più adatto per andare a parlare con Logan. <<Oh cavolo, ho dimenticato quel libro, in biblioteca... >> i due si girano nella mia direzione, Steph mi manda un'occhiataccia e Dominic si avvicina a me per salutarmi con un bacio a fior di labbra. Entro nell'istituto, dove potrà essere? Probabilmente nella palestra ad allenarsi con i pesi. Mi reco da quella parte e appena cerco di aprire la porta, qualcuno sta uscendo, quindi mi sposto dalla porta. <<Che fai spii?>> Ethan si prende gioco di me, e io mi nascondo dietro al muro per non farmi vedere da Logan. Ethan si chiude la porta alle sue spalle, e mi fissa divertito. Si sposta anche lui dalla parte murata, così siamo uno di fianco all'altro. <<Allora non rispondi? Ormai sai usare la lingua solo per altro?>> arrossisco di botto. <<Ma come ti permetti? E poi saranno fatti miei.>> <<L'hai ferito.>> ora è serio, mi fissa negli occhi. <<Lo so, ma lui lo sapeva che sarebbe successo prima o poi. E scusami, ma ora dovrei andare a parlargli. E' solo?>> <<Si, buona fortuna.>> Ethan se ne va, ed io non ho il coraggio di entrare nella palestra. Con la mano tremante, abbasso la maniglia, e Logan è di spalle ad allenarsi senza sosta. Alza i pesi con rabbia, e appena mi vede dal riflesso dello specchio, i suoi occhi si incendiano, e fa cadere i pesi per terra, creando un boato pazzesco. <<Vai via.>> <<No, dobbiamo parlare.>> <<Io non ho niente da dirti.>> Logan si gira verso un attrezzo, e prende un asciugamano che si fa passare per il corpo per togliere il sudore in eccesso. <<Ma io si, ti stai comportando come un deficiente. Io e la tua famiglia siamo preoccupati.>> <<Certo immagino, è per la lampada che ho rotto l'altra sera? Ti ha mandato mamma?>> <<No, non mi ha mandato nessuno. Sono venuta di mia spontanea volontà perchè dobbiamo risolvere i nostri problemi.>> <<Io non ho nessun problema con te.>> <<Ah certo, e perchè mi eviti? E non vieni a dormire più da me?>> <<Io non condivido.>> lascia la palestra, dandomi una spallata. Non ho risolto niente. Vado al campo visto che adesso ho gli allenamenti, mi cambio nello spogliatoio e poi raggiungo i ragazzi che sono seduti in cerchio, probabilmente ad aspettare il coach. <<Ciao ragazzi.>> si girano nella mia direzione e mi salutano calorosamente. Mi siedo vicino a loro, tra Grace e Phoebe. <<Allora ancora non arriva il coach?>> <<Mi ha detto Dave che oggi si sarebbero allenati di più.>> io e Grace lanciamo occhiatine complici a Phoebe e lei alza gli occhi al cielo. <<Non c'è niente tra me e Morris, smettetela siete inquietanti.>> <<Tu cosa indosserai al matrimonio, io penso un vestito color pesca.>> dico, facendo ridere Grace e Nate. <<E al battesimo? Sarò io la madrina del primo bambino, vero Phoebe?>> Grace fissa negli occhi Phoebe che ormai si è arresa e ride anche lei. <<Certo, sempre se Morris è d'accordo.>> <<D'accordo su cosa?>> Dave compare alle spalle di Phoebe insieme al coach, che si allontana subito da noi perchè impegnato a parlare con l'allenatrice delle cheerleader. <<Dai su cosa dovrei essere d'accordo? Phoebe che succede?>> tutti ci guardiamo, e credo che la faccia di Phoebe abbia assunto tutti i colori dell'arcobaleno. <<Se stasera andavi alla festa di Ethan Parker, perchè, perchè avevamo organizzato una serata tra di noi.>> chiedo di getto. <<Ehm, la mia squadra ci va, però a me non andava. Quindi sono dei vostri.>> dice, sorridendo a Phoebe, che si aggiusta gli occhiali che le sono scivolati sul naso. <<MORRIS VIENI QUI!>> il coach lo chiama, e lui scusandosi con noi lo raggiunge. <<Sei impazzita?>> Phoebe mi guarda con rabbia, bene, un'altra persona da aggiungere alla lista. <<Calmati Phoebe, non è male l'idea di Emilia. Pensandoci noi organizziamo sempre serate tra di noi, e l'avremo fatto anche stasera... Dave è simpatico, quindi va benissimo se è dei nostri.>> <<Possiamo farla da me.>> interviene Nate, e Phoebe annuisce. <<Scusami Emi, tu volevi solo aiutare.>> <<Non preoccuparti... almeno ho salvato la serata a qualcuno.>> <<Lo sai che anche tu sei dei nostri?>> mi chiede Phoebe, prendendomi a braccetto. <<Devo portare a fare dolcetto o scherzetto a Zoe.>> <<E chi è?>> <<Beh, la figlia della mia vicina di casa, io le faccio da babysitter...>> sono diventata così brava a dire bugie, che annuiscono tutti. <<Okay , per le nove finirai sicuramente.>> <<Si certo, ma non saprei come arrivare da te, mio zio parte oggi.>> <<Potresti venire con il tuo ragazzo.>> dice Grace, e tutti annuiscono. <<Vero, non avevo pensato, dopo glielo chiederò.>> <<MA QUESTA E' UNA SQUADRA DI ATLETICA O UN CIRCOLO RICREATIVO? FORZA A LAVORO!>>

Honey & BooWhere stories live. Discover now