Capitolo XII: Casa Allen

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Il vento mi schiaffeggia la faccia così forte che mi nascondo dietro le esili spalle di Dominic. La moto stride sul asfalto creando un suono fastidiosissimo. Finalmente riesco ad aprire gli occhi, che ho tenuto chiusi dalla partenza da casa Cook fino a questa meta a me sconosciuta. Mi ritrovo di fronte ad una serie di condomini , l'odore degli scarichi delle fabbriche è così forte che  la mia faccia diventa una smorfia. <<E' solo l'inizio, poi ti ci abitui.>> i quattro condomini formano una serie di spazio asfaltato dove dei ragazzi sono intenti a chiacchierare su un motorino diroccato. <<Grande Nik, poco fa è passato Tyson, sono tutti sopra da voi. Vi raggiungiamo?>> <<Fai come vuoi, Grey!>> la voce di Dominic è sempre glaciale, sembra quasi come se non avesse un anima. Quando mi fermo per guardarmi meglio intorno il mio polso viene serrato dalla morsa di Dominic, che, entrando nel primo dei condomini, chiama l'ascensore. Il din mi distrae dalle scritte che ci sono, soprattutto cuori o frasi sconce. Dominic pigia il tasto del sesto piano, e durante la salita l'abitacolo è così lento che sembra che si blocchi. Durante quei interminabili minuti Dominic si è chiuso in una fortezza tutta sua, isolandomi completamente. Quando arriviamo al sesto piano l'ascensore non emette nessun suono, e per aprire le porte Dominic le deve forzare. Il corridoio è lungo e spoglio, e ogni porta è contrassegnata da una lettera diversa. Dalla porta con la lettera C arrivano diversi schiamazzi e, tutte le mie preghiere non sono servite a niente perché il corvino bussa proprio a quella porta. Ad aprirci è un ragazzo alto e leggermente sovrappeso, ha una t-shirt nera e dei pantaloni così stretti che mettono in risalto le sue grandi gambe. I capelli sono legati in un codino, e sono così unti che sembra non li lavi da mesi. <<Ohoh, Nik hai finalmente portato il fiorellino...>> <<Levati dal cazzo Tyson, non è serata.>> Dominic cammina spedito nella casa, lasciando me sulla porta. <<Forza entra fiorellino!>> faccio come dice il ragazzone, chiudendomi bene la porta alle spalle. Mi trovo di fronte un open space con diverse persone appogiate sui due divani, altre sono sedute su un tappeto scuro che contrasta la pavimentazione lucida. Le pareti sono intonacate di bianco, ma è tutto reso più tenebrosa da poster di varie band musicali che incupiscono l'ambiente. La televisione è collegata ad un computer ed un impianto audio che fanno aumentare di molti decibel la musica psichedelica: sembra una discoteca. <<Emilia.>> quando la voce di Dominic mi chiama tutte le persone si girano nella mia direzione, guardandomi sconvolte. <<Io--ehm--sto arrivando.>> lo seguo evitando la massa di persone sul tappeto e, entro in una camera. Qui c'è un letto a castello, un armadio e due sedie, tutto in ferro battuto. Affacciata alla finestra c'è un figura di spalle, e quei capelli di un rosso così intenso, mi fanno riconoscere la mia amica. <<Steph...>> sussurro, infatti quando si gira con ancora la sigaretta dalla labbra mi guarda stralunata. <<Pensavo fosse Mason, certo che le hai cacciate le palle bionda.>> dice, sorridendo e venendomi in contro per poggiarmi un braccio sulle spalle. <<Hai bevuto?>> sbotto arrabbiata, sentendo l'odore acre del suo alito. <<Un pochino, ma ehi, di la c'è tutta la LSUS, perché non ci andiamo a divertire?>> <<Siediti White, se stai qui è perché Mason non ti vuole di la!>> <<Cos'è ha vergogna della sua ragazza? Tuo fratello è un vero cattivone!>> Steph perde l'equilibrio ed io la poggio sul letto. <<Steph che ne dici se aspettiamo qui Mason mentre Dominic lo va a chiamare?>> le chiedo con la massima gentilezza. Non è la prima volta che gestisco un ubriaca. Lei annuisce e si sdraia completamente sul letto. Quando la porta sbatte, si decide a parlare. <<Ashley è una stronza.>> <<Lo so.>> <<E tu sei stata fantastica.>> <<No, ho chiuso con tutta questa storia del cambiamento. Non mi sento a mio agio, voglio solo diventare un fantasma in quella scuola.>> <<Un po' difficile adesso, ci vorrebbe un altro scandalo.>> dopo un millesimo di secondo Steph scatta a sedere. <<E se mi candidassi come reginetta dell'Homecoming? Che ne dici...così distogliamo l'attenzione da te.>> <<Steph non voglio più che ti metti nei guai per me!>> <<Non preoccuparti bionda, ho sempre desiderato candidarmi, e forse con la mia nuova popolarità di difensore delle sfigate ho qualche possibilità.>> la guardo per vedere se dice sul serio, e la sua faccia è serenissima. <<Cosa ha detto tua madre?>> <<Non sa niente, tanto manco se ne fotte quindi, tre giorni li passo qui.>> <<Non puoi stare qui...>> <<Perché è così bella Shreveport.>> che? Non siamo più a Bossier City? non riesco più a dire niente perché Domnic ritorna in stanza, questa volta seguito da Mason. <<Ehi tigre, com'è stato cacciare gli artigli...>> ghigna nella mia direzione, facendomi diventare rossa dalla rabbia. <<Mason prenditi la tua ragazza e fuori da qui!>> <<Calma Dominic, ce ne andiamo; su dolcezza ti porto a riposare!>> quando la porta sbatte, rilasso le spalle. <<Perché non mi parli?>> chiedo a Dominic, ormai stanca del suo silenzio. <<Perché ho sbagliato, non dovevo provare a cambiarti!>> <<Non è stata una scelta tua, io ero abbastanza consenziente.>> si siede sul letto al mio fianco, mettendo in contatto le nostre gambe. <<Tu non capisci, io volevo renderti uguale a me, ed è sbagliato.>>  <<Volevi rendermi forte, è okay, non c'è l'ho con nessuno.>> le mani che avevo raccolto sul grembo vengono gentilmente prese da Dominic, che le unisce alle sue. Brividi percorrono la mia pelle a quel semplice contatto. <<Guardami negli occhi e dimmi che non c'è l'hai con me.>> faccio come dice, perdendomi in quei pozzi pece. <<Non ho motivo per avercela con te, perché sei così preoccupato.>> <<Ho semplicemnte paura di perderti.>> l'ha detto in un sussurro, quasi impercettibile, rendendo quelle parole semplici così speciali. <<Chi sei Dominic Allen?>> forse una domanda sbagliata, ma non trovo momento più adatto. <<Chi sei tu Emilia Palmieri...>> <<Ho chiesto prima io.>> abbassa il capo e sorride creando due adorabili fossette.  <<Non sono della Luisiana, anzi odio questo posto, troppo caldo e umido. Sono originario del Montana.>> <<E perché sei qui?>> <<Io...non c'è la faccio, scusami.>> <<Io sono nata qui, mio padre era italiano e mia madre americana. Lui non voleva venire in America, mio zio mi ha raccontato che sono tornati per lui.>> stringe più forte le mani nelle mie, creando con il pollice dolci ghirigori che mi fanno scaricare tutta la tensione. Credo sia la prima volta che riesco a parlare dei miei genitori così apertamente, e questa è una cosa che mi fa sentire normale. <<Mio padre è ancora lì, io ho seguito Mason perché non si fidava a mandarlo da solo.>> <<Tua madre?>> <<Io, non lo so.>> <<Posso abbracciarti?>> lui non annuisce, semplicemente mi avvicina di più a lui, per poi stringermi in un caldo abbraccio. Non siamo mai stati così vicini, il mio cuore batte velocissimo e ho paura che lo possa sentire. Poggio la testa sulla sua spalla, mentre sento le sue calde labbra sfiorarmi la guancia. <<E' arrivata la pizza, venite!>> appena la porta si spalanca e la voce di quel ragazzone fa eco nella stanza, ci stacchiamo come scottati. <<Tyson sei un cazzone, che ti costa bussare.>> <<La stanza è di entrambi, muovetevi o quegli scrocconi del terzo piano si finiscono tutto.>> <<Arriviamo, un attimo.>> Tyson lancia un'occhiata maliziosa a Dominic, per poi lasciare la stanza. <<Di la sono tutti universitari, gli starai lontana, vero?>> annuisco, non c'era bisogno che me lo diceva lui. Mentre usciamo tutti gli sguardi sono su di noi, e solo ora ho notato che fisicamente sono tutti più grandi. <<Nik muoviti che tuo cugino ci sta scassando le palle.>> urla un ragazzo e, se non ricordo male, è quello che stava prima poggiato al motorino. La cucina è piccola e puzza di fumo, il tavolo è occupato da vari cartoni di pizza, mentre sul bancone ci sono lattine di birra ormai andate. Dominic prende un pezzo per entrambi e ritorniamo nell'open space. Alcuni ragazzi gli fanno spazio su uno dei due divani, e Dominic mi fa sedere al suo fianco. <<Ehi sorriso d'argento, la prendi una birra?>> abbasso lo sguardo imbarazzata quando tutti gli sguardi si posano su di me. <<Grey sai dove te la infilo la birra?>> la voce di Dominic è terrificante, e il messaggio è chiaro. Appena finisco di mangiare Tyson si fa spazio e, occupando due posti si mette al nostro fianco. Da quello che ho capito lui è Dominic sono cugini, infatti è una delle poche persone con cui lo vedo a suo agio. Di solito è sempre in agguato, come se dovesse succedere qualcosa a momenti. Ovviamente non capisco un tubo di quello di cui stanno parlando, cerco il telefono in tasca e mando un messaggio a Denise, così non si preoccupa per me che non sono restata a cena. <<Sei online.>> la notifica segna il nome di Boo. <<Si, qualche volta mi concedo anch'io whatsapp.>> <<Dove ti ha portata?>> so che allude a Dominic, ed è strano pensare che poche ore fa stavamo insieme sul suo letto. <<In un cimitero.>> <<Che simpatica.>> <<Tu dove sei?>> <<Da Ethan, non mi andava di restare a cenare a casa senza di te.>>  sorrido, non so come ma è sempre stato capace di strapparmi un sorriso.  <<Ruffiano.>> <<Dormo da te, non farmi aspettare troppo.>>  il telefono mi viene bruscamente strappato dalle mani e, una domanda che non avrei mai voluto sentire dalla bocca di Dominic mi trapassa le orecchie. <<Chi è Boo?>>

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SPAZIO AUTRICE

Ahii, povera Emilia... chissà che farà? Allora ci sono nuovi personaggio, okay uno, ovvero Tyson, non dimenticatelo (che poi uno con i capelli alla Piton è difficile da dimenticare). Allora come promesso qualche informazione in più sulla vita del nostro Dominic, e niente, Logan mi sembra un po' stolker in questa parte. Beh a parte le mie autocritiche, che ne pensate del capitolo? Fatevi sentire è gratis, magari in omaggio do un biscotto. E dovrei regalarvi tanti biscotti per tutte le visualizzazioni, i messaggi e i voti, infatti appena vedo la notifica di wattpad penso subito a voi. Perché se sono qui è per voi (lol). Eh sorry ho perso la capacità di scrivere capitoli lunghi 😜😜😜

Honey & BooWhere stories live. Discover now