"Signore così lo ucciderà"dice una delle guardie alla porta.

A queste parole il signore si ferma e si volta nella direzione della guardia che ha parlato.

"Dovrei uccidere voi allora?
Di chi è la colpa?? Sapete in che guai mi avete messo?!"urla buttandomi a terra.

Finalmente riesco a respirare e affannosamente cerco di calmarmi il più possibile.
Lancio uno sguardo veloce all'armadio e noto che Naty non si è mossa, la sua ombra è ancora lì.

Tiro un sospiro di sollievo ma neanche due secondi dopo sento due mani afferrarmi saldamente.

"Ora vedremo se parlerai ancora"

Mi prende e mi toglie la maglietta voltandomi di schiena.
Le mie mani bruciano ancora per la frustata di prima ma il dolore in confronto alla paura che provo non è nulla.

"Se ti muovi o urli, uccido tua sorella. Ci siamo capiti?"dice facendomi battere il cuore ancora più veloce di prima.

"C-cosa vuole fare?"chiedo con un po' di paura.

Non mi risponde per qualche istante e poi sento solo un dolore lancinante alla schiena.

Un colpo.

Una fitta dolorosa percorre tutto il mio corpo.

Due colpi.

Sento tanto bruciore, come se la schiena mi stesse andando a fuoco.

Tre colpi.

Le gambe cominciano a cedere e la sensazione di svenire non abbandona il mio corpo.

Quattro colpi.

Anche la vista mi sta lentamente abbandonando. Non so se riuscirò a resistere ancora.

Cinque colpi.

Il dolore è sempre più forte ed è come se la schiena mi stesse andando completamente a fuoco.

Non sento più niente e l'ultima cosa che vedo è quell'armadio da cui riesco a intravedere due occhi pieni di lacrime e preoccupazione, quelli di Naty, quei bellissimi occhi marroni.

E il buio totale.

"Signorino Luke, signorino Luke"

Mi alzo di scatto con la fronte sudata e il battito del mio cuore accelerato.

"Dove sono?"chiedo stordito.

"È nella sua stanza signorino, ha avuto ancora quell'incubo vero?"chiede Laura passandomi un bicchiere d'acqua e la mia medicina.

Lo prendo e bevo, mandando giù il sapore amaro del medicinale.

"Si.."rispondo.

Ogni notte è lo stesso incubo.
Io e Naty che ci nascondiamo nell'armadio, io che la chiudo dentro ed esco, quel signore spaventoso con l'asta di ferro in mano e i cinque colpi.

La sensazione è sempre la stessa.

Paura, spavento, ansia e dolore.
Ogni notte subisco questa tortura e ogni notte grido nel sonno per il dolore.

Finirà mai tutto questo?

"Abbiamo una buona notizia, la Morin School ha accettato la sua iscrizione"esulta Laura cercando di cambiare argomento.

Lei è probabilmente la persona che più si avvicina ad una madre per me. Da quando l'ho conosciuta mi è sempre rimasta accanto e mi ha sempre trattato come un figlio.

"Ma non capisco perché vuole essere messo nella sezione B? Quella è riservata ai-"

"Servi? Lo so ma è lì che devo andare"

"Ma lei non è un servo"ribadisce preparandomi i vestiti da mettere.

"No, ma sarà divertente fare finta di esserlo, no?"scherzo alzandomi dal letto per andare in bagno.

"C'è qualcosa che lei e il Signore mi state nascondendo vero?"dice seguendomi.

"Assolutamente no"sorrido dandole un bacio sulla fronte.

"Lo sa  che con me queste cose non funzionano?
La conosco meglio di sé stesso e so che mi state nascondendo qualcosa!"

"Quando sei diventata così bella? Hai cambiato acconciatura? Ti dona" dico facendola arrossire.

"Si l'hai notato? Ho fatto un taglio nuovo e li ho scuriti un po"si tocca i capelli sorridendo felice.

"Allora io entro a farmi una doccia"sorrido prendendole i vestiti di mano.

Lei annuisce e dopo essersi resa conto del fatto che l'ho distratta apposta inizia a urlare e a minacciarmi.

La solita Laura.

È così ogni mattina, e mi diverte prenderla in giro. Soprattutto quando noto che arrossisce per un complimento.
È divertente, penso sia il mio passatempo preferito.

Pov's Laura

Mi faranno diventare matta.

Non mi dicono mai i loro piani eppure sono con loro da quando tutto è iniziato, davvero non li capisco.

"Buongiorno"dice Dan sbadigliando e entrando in cucina.

"Eccone un altro, cosa sta succedendo? Perché Luke entrerà nella Morin School come un servo?"chiedo apparecchiando la tavola.

"Chiedilo a lui"dice sedendosi a tavola e cominciando ad abbuffarsi.

"Non me lo vuole dire"mi lamento.

Sicuramente Dan saprà tutto visto che è diventato l'ombra del signorino Luke.

"Allora?"insisto.

"Hai tagliato i capelli?"chiede sorridendo.

"Si e li ho anche-"mi blocco.
"Hey!!"realizzo che mi sta ingannando come ha già fatto il signorino Luke e come risposta si  mette a ridere.

"Le donano vero Dan?"chiede Luke entrando in cucina con i capelli ancora un po' bagnati.

È sempre il solito, non si asciuga mai i capelli completamente e finisce per ammalarsi comunque.

"Voi due mi farete diventare matta, forza mangiate e andate in azienda. Oggi dovrete firmare l'accordo con i Piers"

Prendo un asciugamano dal cassetto e mentre mangiano parlando di ciò che dovranno fare in giornata mi avvicino e asciugo teneramente i capelli a Luke.

Appena finisco mi sorride ringraziandomi e scaldandomi il cuore.

È incredibile quanto dolore sta affrontando e affronta tutt'ora ogni giorno.

Dopo tutto quello che ha passato.

È assurdo come si sia rialzato dopo aver passato un simile evento. Chi ha un passato come il suo di solito non va avanti per la paura. Ma lui sembra aver fatto della sua paura l'arma per sopravvivere.

Ricordo ancora il suo stato iniziale. Piccolo indifeso e spaventato. Non sembrava neanche umano.
Aveva tutta la schiena sanguinante per via delle frustate che riceveva quotidianamente da quel mostro. La prima cosa che disse quando aprì la bocca fu "Naty". Quella bambina che descrive sempre, quella dagli occhi marroni presente in ogni suo incubo,  quella nascosta nell'armadio, quella per cui Luke ha rischiato la vita.

Nessuno bambino sarebbe stato in grado di superare tutto quello e quando gli fu chiesto il modo in cui è riuscito a sopravvivere la sua risposta ci lasciò tutti senza parole.

"Grazie agli occhi marroni di Naty, lei mi ha spinto a sopravvivere"

Dangerous Love Where stories live. Discover now