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La sua lingua assapora la mia, e la mia la sua. Ha un sapore così dolce.
Mi sento come in paradiso. Sento di toccare il cielo con un dito, ho le farfalle nello stomaco e tutto il resto intorno a noi è come se non esistesse. Ci siamo solo io e lui, Alexa e Ryan.
Non credevo che un bacio potesse provocare così tante emozioni. Ma non è il bacio, è l'amore che sento. L'amore che provo per lui che mi scatena queste emozioni. Per me è la prima volta; con Blake non mi è mai successo.
Quello non era amore, non saprei nemmeno come definirlo.
Ryan stacca le sue labbra dalle mie e io frigno, lui ridacchia e mi stringe per i fianchi attirandomi di più a se.
La punta del mio naso sfiora la sua e il mio cuore riprende a battere all'impazzata, o semplicemente riprende a battere perché credo che per qualche minuto si sia fermato.
Mi sfiora la guancia, poi mi porta una ciocca di capelli dietro l'orecchio e si sofferma su quest'ultimo. Lo accarezza dolcemente e io inclino di poco la testa di lato e chiudo gli occhi. Mi piace quando mi sfiora con tanta dolcezza.
Ritorna sulla guancia e io apro gli occhi, lo fisso nei suoi che brillano come diamanti preziosi.
Le sue labbra carnose sono diventate calamita per la mia bocca.
Voglio baciarlo e lui non me lo nega.
Un bacio, ancora e ancora.
Non mi stanco di baciarlo.
Sorride e mi tira leggermente indietro per guardarmi in volto. Tiene ancora il mio viso tra le sue mani e vorrei che non mi lasciasse più.
<< Alexa... Questo bacio... >> comincia, ma lo interrompo continuando per lui: << È il primo bacio più bello di sempre! >> esclamo.
Ryan mi guarda e sorride, mi sfiora le guance con i pollici e poi con una mano prende a sfiorarmi i capelli.
<< Non è il nostro primo bacio. >> dice.
Lo guardo confusa: << Cosa? Cosa intendi dire con "non è il nostro primo bacio" ?" >> faccio le virgolette con le dita.
<< Quello che ho detto. Che non lo è. Quello che voglio dirti... >> fa una pausa che sembra interminabile e io comincio ad andare nel panico.
<< ... In realtà avrei sempre voluto dirtelo, ma non l'ho mai fatto perché speravo che te ne ricordassi, ma non l'hai mai fatto, quindi alla fine ho deciso di tenere il segreto. >>
Inarco un sopracciglio: << Ryan ti prego dimmi quello che vuoi dirmi. Mi fai preoccupare. >> dico con voce tremante.
Mi attira a se e mi fa poggiare la guancia sul suo petto.
Ascolto per un po' il suo cuore che batte, poi mi tira indietro e mi sfiora la guancia con il dorso della mano, mi sorride.
<< Ricordi quando alla festa ti trovai con Blake e ti pregai di venire via con me? >> comincia.
Mi rabbuio e annuisco tenendo gli occhi bassi. Quello è stato l'errore più stupido che io abbia mai fatto.
<< Si. Ti ho trattato male e sono rimasta con Blake. >>
Quando alzo gli occhi su di lui, lo vedo allargare le narici e serrare la mascella. Segno che si è infastidito.
<< Cosa è successo, Ryan? >>
Prende la mia mano e la stringe forte, poi se la porta alle labbra e la bacia, e infine la posa sul suo petto.
Lo osservo incantata. Questo ragazzo è tanto bello quanto dolce.
<< Ti ho trascinata via con me. >>
Annuisco. << Questo lo ricordo, ma cosa è successo? >> chiedo. Non riesco a capire dove voglia arrivare.
Tiene la mano sulla mia che è poggiata sul suo petto, mentre con l'altra mi sfiora il viso: << Piccola... Mi hai baciato. >>
Spalanco gli occhi. << Cosa?! Dici sul serio? >> 
Annuisce e poi sorrido.
Con la mano che sfiorava il mio viso mi prende il braccio e mi attira a se con prepotenza. Non avevo mai visto questo suo lato possessivo. Mi piace.
Gli porto le braccia al collo e lo bacio ancora.
Lui sorride sulle mie labbra e io mi sposto.
<< Che c'è? >> chiedo curiosa.
Le sue mani dietro la mia schiena la sfiorano dall'alto verso il basso e dal basso verso l'alto.
Il mio petto preme contro il suo e mi sento tanto felice come non lo sono mai stata.
<< Doveva succedere. >> dice.
Sorrido e annuisco: << Sono felice. >> confesso.
Mi posa un baci a stampo e dice che lo stesso è per lui. Siamo entrambi felici e possiamo iniziare a vivere la nostra storia.
<< Piccola... >> sussurra al mio orecchio.
Questa dolce parola mi fa venire la pelle d'oca.
<< Che hai? Perché quella faccia? >> chiede.
<< Mi hai fatto venire la pelle d'oca. >>
<< Io? Perché? >>
Lo bacio di nuovo. << Chiamami di nuovo piccola. >>
Voglio sentirlo ancora una volta.
<< Piccola >>
È musica per le mie orecchie.
Mi sfiora la guancia e arrossisco. 
<< Verrai a salutarmi domani? >> chiede con occhi da cucciolone.
Chiudo gli occhi e scuoto la testa fiera, ma sorrido. Incrocio le braccia al petto e dico che non posso perché ho da fare a casa.
Quando apro gli occhi lo vedo che mi fa il labbruccio: << Come? Non vieni a salutarmi? >> frigna come un bambino.
<< Sono qui per questo. Ti ho detto che non posso, ho da fare. >> ridacchio.
Si porta le mani sui fianchi e sposta il peso da una gamba all'altra.
<< Allora perché stai ridendo? >>
Scoppio a ridere a crepapelle mentre mi prendo gioco di lui.
Faccio per uscire dalla camera, ma lui mi precede e chiude la porta a chiave, la toglie dalla serratura e se la mette nella tasca dei pantaloni.
Mi punta un dito contro: << Mi sta prendendo in giro signorina? >>
Alzo gli occhi al cielo.
Scuoto la testa ma sempre ridendo.
Socchiude gli occhi e mi si avventa contro.
Strillo perché ha cominciato a farmi il solletico.
<< No! Ti prego! >>
<< Ti prendi gioco di me? >>
Scuoto la testa e lui continua. Sa perfettamente che è così.
Continua e io non riesco più a respirare tanto dalle risate.
<< Okay! Si! >> rido ancora e lui si ferma.
Mi stringe e mi bacia sul collo.
<< Ci sarò domani. Non potrei mancare. Come hai potuto pensare che preferissi qualsiasi cosa a te? >>
Fa un sorriso a trentadue denti.
<< Ti adoro! >> mi bacia ancora e io ritorno a toccare il cielo con un dito per la milionesima volta in poco tempo.

Sei l'errore che rifarei{COMPLETA}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora