Parte 15 | Without you..

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È ormai passato un anno da quella fatidica cena in cui, grazie ad una foto, ho perso l'amore della mia vita, o almeno quello che credevo lo fosse.
Lui sapeva accettarmi malgrado i miei difetti, sapeva farmi sorridere, sapeva come tenermi testa, cose che, nessun ragazzo prima di lui ha saputo fare.
Ha provato molte volte a cercarmi, a venirmi incontro magari per strada, dei giorni qualunque, ma l'ho sempre respinto, avevo paura anche solo di guardarlo in faccia dopo tutto ciò che mi aveva fatto.
Ero distrutta.
Così tanto distrutta, che ho iniziato a fumare, a bere, a rovinarmi insomma.
Ho iniziato a fregarmene del mondo a me circostante, ho iniziato a pensare solo a me stessa e a quello che credevo mi facesse bene. Ma mi sbagliavo.
Credevo che nessuno ormai ci tenesse a me, credevo che, se mi ha tradita mio padre, se mi ha tradita il ragazzo a cui ho affidato il mio cuore, niente valesse più. Ma, come ho già detto, mi sbagliavo.
Una mattina di Agosto, mi sono ritrovata per caso ad incontrare Nash, per qualche strano motivo che lui, ha preferito riferirmi una volta giunti nel luogo.
Ormai non lo temevo più, non temevo più ciò che avrebbe potuto dirmi, ormai non mi importava più di niente, ero sola, completamente sola.
Eppure, una volta sentito fuoriuscire dalla sua bocca il motivo per il quale ha voluto vedermi, sono rimasta paralizzata.
"Ehi Rikki... Ti ho incontrata perché vederti in questo stato mi fa male, volevo semplicemente informarti che Thomas non ti ha mai tradita, l'ho fatto per farvi allontanare.. per riaverti con me."
Già, era tutto un suo sporco tranello, per separarmi da Thomas, e ci è riuscito.
Ma la cosa più bizzarra è stata: "ti ho incontrata perché vederti in questo stato mi fa male."
Caro Nash, non sei forse stato tu, a ridurmi in questo stato del quale parli?
Non sei forse stato tu, a separarmi dal solo ragazzo che per una volta nella mia vita, ha saputo rendermi felice?
Non sei forse stato tu, a rovinarmi la vita? Sì, sei stato tu.
Ti credevo un amico, il mio migliore amico, ma nel reale momento del bisogno, invece di comportarti come tale, mi hai pugnalato alle spalle, portandomi ad essere ciò che sono tutt'ora grazie a te: una depressa di merda.
Già, sono depressa, perché non ho più nessuno, ma soprattutto, non ho Thomas, che era ed è la mia vita.
Adesso lui si è creato una nuova vita, com'è giusto che sia. Ma io non riesco ad accettarlo, non riesco a sopportarlo e minimamente pensarlo, con un'altra donna, che non sono io.
Ma infondo, cosa posso fare, apparte chiedergli scusa? Gli chiedo scusa, per averlo accusato, per aver dubitato della sua persona, per averlo trattato così male, per qualcosa che non è mai esistita.
Scusa Thomas, scusa per tutto.
Tu non mi stai sentendo, non potrai mai farlo, ma io ti chiedo scusa, dal profondo del mio cuore, sempre che ormai ce l'abbia.
Ora ti trovi a Roma, lontano da me, con la tua nuova fidanzata, ma forse è meglio così, sai? Lì non potrò rovinarti, l'ho già fatto abbastanza.
Ti ho regalato lacrime che non meritavi, lacrime che non ti appartenevano, perché tu non eri davvero colpevole di qualcosa, non lo sei mai stato.
Mi hai dato tutto ciò di cui avevo bisogno, sei stato meraviglioso con me, ma io non ho saputo apprezzarti, e al primo tranello, ti ho allontanato.
Scusami, scusami di nuovo Thomas, poiché le mie scuse non saranno mai troppe.
Scusa soprattutto per quello che sto facendo ora, ovvero salire su un aereo e raggiungerti, scusami perché mi ero ripromessa che ti sarei stata lontano per poterti proteggere, per non farti del male.
Non so stare senza di te, siamo già stati troppo tempo separati, e per quanto tu non voglia vedermi, non voglia sentirmi, io ho bisogno di te. Ho bisogno di riaverti con me. Quindi scusa.
Spero che vorrai guardarmi in faccia, spero che potrò almeno dirti che non è stata colpa tua, ma mia. Mi basta soltanto questo.
Ti capirò se, dopo ciò, vorrai dimenticarti di me. O forse lo hai già fatto, ma in caso contrario, non farò nulla per impedirlo, perché avresti ragione.
Hai sempre avuto ragione, mi hai urlato come stavano realmente le cose, ma ho preferito seguire il mio orgoglio e non crederti.
Ho preferito starti lontano, e forse ho fatto bene, perché ora tu sei felice, con un'altra ragazza che magari, saprà darti ciò che non ho potuto darti io.
Voglio solo dirti che ti amo, Thomas Bocchimpani, ti amo con tutto il mio cuore, poiché esso, pur essendo lontano da te, ti appartiene, e ti apparterrà per sempre.
E ora, ti chiedo di nuovo scusa, perché sto decollando, sto lasciando tutto per tornare tra le tue braccia, ammesso che mi rivorranno. Ma io ci provo, ci provo a dirti queste cose, se mai ne avrò il coraggio, di persona.
Ci provo a riprenderti.
Ci provo, ci provo solo per te, anche se tu non mi vuoi.
Senza di te mi sento incompleta, mi sento vuota e triste, un po' le emozioni che ho provato, quando quel giorno in gita tu mi vedesti baciare quel verme che ora ci tiene lontani, ricordi?
Certo che lo ricordi, perché so che, tu hai provato lo stesso.
E spero che, tu stia provando lo stesso anche ora senza di me, lo spero tantissimo, mio Thomas.
Ci vediamo presto, sto venendo da te, anche se tu non vuoi vedermi. Io ho bisogno di incrociare nuovamente il mio sguardo in quei tuoi bellissimi occhi dalle sfumature verdastre, ho bisogno di accarezzarti dolcemente quel candido viso da eterno bambino, ho bisogno di sfiorare la tua chioma nera come pece sparata in aria, ho bisogno di te.
Ricordati che ti amo, e che ti amerò per il resto della mia vita, mio piccolo principe. Spero di essere io la tua principessa.
Per sempre tua,

Rikki

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Questo capitolo è molto importante per me, mentre lo scrivevo mi veniva da piangere.
Rikki sta tornando dal nostro Thomas, lui la rivorrà? Si metteranno nuovamente insieme? Che altro succederà? Lo scoprirete leggendo.😘
Ps. Scusate l'assenza, ma ho dovuto portare il mio cellulare in riparazione, vi voglio bene.💕🌈

All. || [Thomas Bocchimpani]Where stories live. Discover now