Parte 2 | School.👀

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Era una tranquilla giornata di Febbraio, già, era tranquilla fino a quando l'assordante rumore della sveglia non mi fece sobbalzare dalla paura svegliandomi totalmente di soppiatto, come ogni mattina d'altronde.
Allungo le braccia per bloccare quel fastidioso rumore e magari riuscire a dormire qualche minuto in più, ma il mio gesto viene immediatamente fermato da una mossa agile e svelta da parte di mia madre, che prende la sveglia nelle sue mani e girovaga accanto al mio letto obbligandomi ad alzarmi.
<<Okay, okay, adesso mi alzo.>> sbuffo mentre mi strofino gli occhi per riuscir ad inquadrare bene la figura che a malapena vedevo di mia madre, dato il mio sonno perpetuo.
<<È così che ti voglio!>> dice bloccando la sveglia e dirigendosi verso la porta, per poi aggiungere <<ti aspetto giù, ti accompagno!>> conclude poi, chiudendo la porta alle sue spalle con un caldo sorriso.
Dopo aver realizzato psicologicamente che devo andare a scuola e devo obbligatoriamente alzarmi, decido di muovere il mio corpo mezzo morto e iniziare a rendermi quasi decente.
Mi dirigo per prima cosa in bagno, dove con far stanco, apro la fontanella del lavandino e inizio lentamente ad immergervi la faccia, nella speranza di riuscire a svegliarmi un po', ma ovviamente fallisco.
Mi asciugo e, malgrado la mia incapacità nel truccarmi, provo a combinare qualcosa.
Metto la prima cosa che trovo, ovvero un tubetto nel quale trovo scritto "eye-liner", quindi mi vengono subito in mente le ragazze della mia scuola con quelle ali di piccione al posto degli occhi.
Ma certo, vanno sicuramente lì.
Affidandomi alla mia capacità nel disegnare, faccio una riga perfettamente dritta e poi la coloro all'interno, abbastanza orgogliosa del risultato ottenuto.
Per terminare la mia sorta di make-up, aggiungo un po' di mascara e una goccia di lucido sulle labbra, mamma dice che risalta la loro forma.
Beh, lei se ne intende.
Mi rigiro sullo specchio, e quando finalmente mi convinco di non sembrare più di tanto uno zombie, decido di vestirmi.
Ecco, la parte più brutta di una giornata.
Ci metto ore nel cercare qualcosa di decente da indossare, con il mio corpo infinitamente magro, non trovo mai nulla che ai miei occhi, mi stia bene.
Scruto attentamente ogni capo presente nel mio armadio, senza però trovare convinzione in ciò che vedo.
<<Rikki, vuoi muoverti?!>> sento improvvisamente urlare dal piano di sotto.
Ed in effetti ha ragione, io non ho tutta la giornata, e lei neppure.
Decido per una volta di accontentare mia madre e sbrigarmi, così metto le prime cose che mi passano sotto mano, in questo caso un paio di jeans neri strappati alle ginocchia ed una canotta con scritto "The Future Is Female".
Infilo le mie amate Superga e senza esitare alcun minuto mi precipito al piano di sotto.
<<Mamma, sono pronta, andiam...>> le mie parole vengono interrotte insieme ai miei piedi non appena, dall'ultima rampa di scale, intravedo Nash.
Faccio le ultime scalinate di corsa per poi finire tra le braccia di quest'ultimo, che mentre mi tiene stretta a lui, mi scompiglia i miei già scompigliati capelli.
<<È qui da mezz'ora, e si è offerto di accompagnarti!>> mi sussurra poi mia madre, percependo il mio sguardo perplesso ma allo stesso tempo felice.
<<Allora, andiamo cuoricina?>> aggiunge poi Nash, mentre con far gentile fa un cenno con la mano a mia madre.
Si, cuoricina.
Ci chiamiamo così da quando ci conosciamo, non sappiamo esattamente perché, ma è così.
Imitando lui, ripeto il gesto a mia madre, che ricambia ad entrambi con un docile sorriso.
Nash mi lascia passare per poi chiudere la porta alle sue spalle, mentre saluta nuovamente la mia mamma, che non ha mai smesso di sorridergli.
Mia madre adora Nash, sostiene che sia un ragazzo meraviglioso e non posso darle torto, gli voglio un gran bene.
Mentre camminiamo fianco a fianco, mi infilo le cuffiette ed inizio  a lasciarmi cullare dalla voce angelica di Ed Sheeran nelle note di Shape of You, che oltre ad essere uno dei miei brani preferiti, è anche uno dei pezzi che dovrò cantare a scuola.
<<Uhh, Shape of You!>> dice ad un tratto Nash, sentendomi canticchiare qualche verso.
Non so proprio trattenermi, quando parte la musica, io devo cantare, è mia abitudine, lo faccio da sempre.
Senza neanche chiedere se sono d'accordo, mi sfila una cuffietta e la inserisce nel suo orecchio, per poi cominciare a cantare pure lui.
È così buffo, oltre che rompicoglioni.
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Una volta arrivati a scuola, la prima persona su cui cade il mio sguardo è Shady, che appena riesce ad intravedermi, corre ad abbracciarmi, ed io ovviamente ricambio la stretta.
<<Rikki! Nash! Mi siete mancati così tanto durante queste vacanze!>> strilla poi, attirando l'attenzione degli altri ragazzi presenti.
<<Anche tu...>> rispondiamo all'unisono io e Nash completamente rossi dalla vergogna, anche se oramai, ci siamo abituati.

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Primo capitolo :3
Spero vi piaccia, so che è molto banale, ma prossimamente arriveranno le sorprese, lo giuro! 😂❤️

All. || [Thomas Bocchimpani]Where stories live. Discover now