16. 'in whisky incendiario veritas.'

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Per Rose fu come ricevere un Schiantesimo in pieno petto.

Quei due si amavano. Non ci poteva credere. I suoi cugini. Domi e Jamie... Jamie e Domi...

Insomma, avevano sempre avuto un rapporto speciale, molto più speciale, molto più grande di quello che avevano lei ed Albus.

Ma da lì ad amarsi...

''Jamie... Io..'' non sapeva cosa dire.
''Non mi aspetto che tu lo capisca, in realtà non me lo aspetto da nessuno. E nemmeno lei.'' disse James, guardandola negli occhi, un sorriso amaro e consapevole sul volto.

''No Jamie... Non è che non capisca... Ma capirai che la cosa mi lascia un po' basita...'' disse Rose.

James sospirò.
Dopo un po' di silenzio, tornò a parlare.
''Abbiamo deciso di lasciar perdere la cosa, ma non ci riusciamo... Rose, io la amo, e lei ama me... Che cosa c'è di male? È vero, siamo cugini... Ma molte famiglie magiche sono fatte di matrimoni tra consanguinei... L'unica differenza è che il nostro è un amore disinteressato.''  James parlava col fervore di una convinzione cristallina, pura, ma non circa.

Rose si sentì piena di orgoglio verso James. Il suo Jamie, che era pronto a lottare per Dominique, anche contro la sua famiglia.

Il suo Jamie, che in quel momento mostrava un coraggio degno dei figli di Godric.

Decise che sarebbe stata dalla loro parte, perché se lo meritavano, perché Jamie se lo meritava, per tutte le volte in cui le era stato accanto, per tutte le volte in cui le aveva regalato un sorriso o una parola di conforto. E Dominique, che di sicuro meritava il supporto  della sua migliore amica, più di chiunque altro.

Si lanciò su di lui e lo abbracciò con forza.
''Io sono con voi. Sono con te Jamie!' '

James sorrise nei suoi capelli. ''Grazie Rosie!'' sussurrò lui. Grato, lo era davvero.

Quel nomignolo fece rabbrividire Rose, ma scacciò il pensiero di Scorpius Malfoy che si insinuava in lei, prepontente e inopportuno, ancora una volta, senza che potesse farci nulla.

Tornarono dagli altri, forti della complicità dell'altro, sapendo che, così come quando erano bambini, si sarebbero sempre tenuti mano per mano.

Passarono il resto della giornata chiacchierando, ridendo e scherzando.

Più volte gli sguardi di Rose e Scorpius si incrociarono, carichi di un' intensità che si poteva toccare con mano, tanto era forte.

La sera decisero di fare un falò. Si riunirono attorno al fuoco, e Albus tirò fuori la sua chitarra, un regalo che Hermione gli aveva fatto il suo dodicesimo compleanno.

Cantarono, scherzarono e bevvero tanto, ma talmente tanto che Lorcan e Frank erano ubriachi persi e cantavano a squarciagola l'inno dei Cannoni di Chudley senza alcun ritegno.

''Giochiamo ad obbligo o verità!'' disse Lily, schiacciata tra Lysander e Domi.
Tutti erano entusiasti, tranne Rose.

''Andiamo Rose.. Stacca la spina per una sera!'' disse Alice dandole una pacca sulla spalla, un po' brilla.

Rose alzò gli occhi al cielo.
Incrociò lo sguardo di Malfoy, che la guardava con aria di sfida. ''Okay, okay!''

Alice e Lily si sbizzarrirono a più non posso, per le risate di Lys e Scorpius, e la disperazione di Albus.

''Adesso tocca a te Scorpius!'' canzonò Lily, decisamente troppo brilla.

Rose pregò mentalmente Merlino, Morgana, Godric, Silente e perfino Salazar perché non scegliesse lei, anche se già sapeva come sarebbe andata.

''Rosie...'' disse lui, avvicinandosi a lei, che già sentiva le gambe molli e il respiro corto, mentre sceglieva obbligo, perché le verità, in quel momento, non avrebbe saputo tirarle fuori.
"Dovrai fare il bagno nel lago..." annunciò il ragazzo.

Rose tirò un sospiro di sollievo. Poteva farcela. Un bagno era più di quanto potesse sperare.

Ma Scorpius continuò, con un sorriso malizioso. "Senza vestiti."
Partirono fischi di approvazione, risate, e  il rumore di uno schiaffo che Albus si era dato sulla faccia per la disperazione.

"Cosa?" disse Rose con voce stridula.
"Avanti, piccola Grifondoro... Ti manca il coraggio?'' la schernì lui.

Se c'era una cosa che Rose non sopportava era che le si dicesse che non aveva fegato.

Gli diede le spalle e si avviò verso la riva del lago, cominciando a togliersi i pantaloncini.

Non riusciva togliersi quel dannato top, ma in un attimo le mani di Malfoy erano venute in suo aiuto.

Sbuffò, ma il contatto di quelle mani con la sua pelle non le sembrava un'aberrazione.

''Sei bellissima..'' le sussurrò all'orecchio.
''Taci, brutta serpe!'' disse lei, col poco fiato che aveva.

''Puoi spogliarti direttamente in acqua se ti vergogni.'' continuò a schernirla lui.
Gli lancio un'occhiata carica di veleno.
''fanculo Malfoy!''

Con un impeto di sfacciataggine, gli prese la bottiglia di Whisky Incendiario e andò in acqua.
Era calda e invitante. Bevve un sorso di Whisky e si tolse la biancheria.

Se sua madre avesse potuto vederla...
''Allora, Weasley, ti stai divertendo!?'' urlò Malfoy dalla riva.
''Oh si! Grazie Malfoy!'' disse Rose, che cominciava ad essere brilla dopo mezza bottiglia.

Frank si alzò, barcollando un po'.
''Allora entriamo tutti!'' disse prima di crollare a terra e cominciare a russare.

Entrarono davvero tutti. Malfoy compreso.
Rose si nascose dietro un masso che spuntava dall'acqua, nella speranza che non l'avesse vista.

Ma così non andò.
Scorpius infatti la raggiunse, e la intrappolò tra il suo corpo nudo e la roccia.

''Chi l'avrebbe mai detto Rosie.." disse lui, a pochi centimetri dal suo volto.
"Non ti fermi davanti a nessuna sfida!'"

La vicinanza di Scorpius annebbiò completamente la sua ragione.
Gli prese il volto tra le mai e lo baciò. Scorpius la strinse a sé, una mano tra i capelli bagnati e l'altra alla base della schiena.
"Ti desidero da impazzire.." mormorava il ragazzo, tra un bacio e l'altro.

Annullata ogni reticenza, anche Rose lo voleva, col fiato corto e fitte piacevoli che le si irradiavano dal ventre a tutto il corpo. Gli allacciò le gambe intorno alla vita. Sentiva il cuore uscirle dal petto.

Ma si staccò da lui, quando Albus e Lysander passarono di lì, completamente ubriachi.

Rose tornò bruscamente alla realtà, e cercò di andare via.
Ma Scorpius la trattenne.
''Perché te ne vuoi andare?''

C'era una nota di tristezza e rammarico nella sua voce.

Così come nei suoi occhi. Rose tentennò di fronte a quelle parole.
''Io non.. Siamo ubriachi Scorpius!''
''Io non lo sono, e neanche tu, altrimenti non saresti così reticente!'' borbottò lui.

Sembrava davvero triste, davvero malinconico.
Rose si avvicinò a lui, incurante della sua nuditá e di quella di lui.

Non sapeva cosa la spingesse a farlo, forse era il suo cuore a prevalere, come le aveva detto James. Poggiò una mano sul suo petto, sentendo il suo cuore battere forte, e l'altra contro la sua guancia.

Chiuse gli occhi, come un bambino, Scorpius, beandosi di quel contatto, e Rose non poté fare a meno di pensare a quanto fosse bello così, semplicemente Scorpius.
"Usciamo da qui.'' disse lei.
E lui la seguì.

I'm in trouble with you~ScoRoseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora