Michael si siede sulla poltrona e Katy sull'altra. Mia madre e mio padre invece rimangono in piedi vicino la tv, di fronte noi.

Bentley appoggiato al muro con le mani dietro la schiena.
"Ti vuoi sedere?" Gli domando guardandolo.

"Sta comoda." Mi risponde accennando un sorriso.
Katy è piuttosto distante da me e non mi ha proprio rivolto parola da ieri, quando è rientrata con papà.

"Allora. Innanzitutto sono felice di vedervi dopo cinque giorni." Michael e Ryan sono gli unici a ricambiare. Io guardo mio padre con la punta degli occhi.

"Siamo stati via, perché ho avuto problemi di lavoro e Katy mi ha dato una mano." Abbasso lo sguardo, osservando quanto è diventato bello il parquet.

Alzo di poco gli occhi su mia sorella e vedo che anche lei mi sta guardando.
Il suo sguardo non trasmette niente.

"Da gennaio credo che le cose siano andate abbastanza bene, apparte per qualche piccola imprecisione." E quando dice 'piccola imprecisione' so perfettamente che si sta riferendo a me.

Alzo di poco gli occhi su mio padre e poi su mia madre.

"Siamo stati bene. La scuola non è andata poi così male." Perché ho come la sensazione che sia una 'trappola'?

"Ma abbiamo avuto anche diversi problemi. Ad esempio il lavoro." Momento di suspense...

Michael pare completamente interessato alle parole di mio padre; Ryan si sta annoiando; Katy non si capisce; Bentley guarda mia madre e mio padre senza distogliere lo sguardo; ed io invece sto aspettando le vera notizia, con molta, parecchia, troppa ansia.

"Perciò, dopo averne parlato per parecchio, lunedì, torniamo a Londra." Boom! Ed ecco il mondo che mi crolla addosso.

Michael e Ryan esultano di gioia, mentre io ho come la sensazione di non avere più fiato. Gli occhi mi diventano lucidi e quando li alzo su mia sorella distoglie subito lo sguardo.

"Non potete. Non possiamo andarcene." È l'unica cosa che riesco a dire.
"Lunedì dobbiamo stare a Londra."

Scatto in piedi e corro in camera, dove mi lascio andare ad un pianto isterico.

Hanno rotto così tanto le palle per venire qui a Los Angeles, e adesso? Vogliono tornare a Londra? Non stanno proprio bene.

-

"Sky..." La voce di Katy è l'unico suono che ho sentito dopo tre ore che non esco da camera mia.

Sono seduta sul pavimento del bagno con il busto appoggiato al muro e gli occhi gonfi.

"Skyler." Mia sorella apre la porta del bagno e rimane sulla soglia. Dal suo sguardo posso vedere quanta pena prova nei miei confronti.

"Ti dirò tutto quello che vuoi sapere, ma non adesso." Non rispondo, la guardo soltanto. Fa per andarsene ma la mia voce la blocca.

"C'entra Justin, vero?"

Dopo una lunga pausa mi risponde: "La sua famiglia sicuramente." Chiudo gli occhi per fermare le lacrime che rischiano di scendere ancora e ancora.
Quando li riapro sono di nuovo da sola.

YOU'LL LOVE THE DEVIL//JB.Where stories live. Discover now